Autore: Peter Terrin
Pubblicato da Iperborea - Gennaio 2021
Pagine: 288 - Genere: Fantascienza
Formato disponibile: Brossura
ISBN: 9788870916355
ASIN: B08THZZ4KC
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Harry e Michel sono i guardiani del seminterrato. Non hanno idea di cosa succede fuori dal cancello. La routine è sempre la stessa: turni di guardia, ronde… ogni giorno identico a quello precedente. Saranno pronti a reagire al cambiamento quando questo sconvolge completamente la loro realtà?
Da qui dentro non abbiamo idea di cosa succede. Ci è praticamente impossibile immaginare come sia realmente la situazione fuori. E comunque non ha importanza: la nostra missione è qui, nel seminterrato, all’ingresso.
Michel e Harry sono i guardiani del seminterrato di un condominio di lusso. Quello è il loro mondo, da cui non sono autorizzati a uscire: il loro compito è proteggere i residenti, nient’altro.
Le giornate si susseguono, tutte uguali, una dopo l’altra: il giro di ronda nel seminterrato, controllare le munizioni nel magazzino, dormire a turno, cinque ore per notte. Ma perché in pochi giorni tutti i residenti (eccetto uno) e i relativi domestici abbandonano il palazzo?
Non importa: secondo Harry è rimasto un ultimo residente, bisogna restare per proteggerlo. È il loro dovere. È ciò che l’Organizzazione chiede loro di fare. E poi è indispensabile svolgere bene il lavoro se vogliono essere promossi ed entrare nell’élite, il gradino più alto della sorveglianza, guardiani eccezionali.
Ma le stranezze proseguono: perché i rifornimenti arrivano in ritardo? Perché le telecamere di videosorveglianza, all’improvviso, non ricevono più alcun segnale? È successo qualcosa nel mondo esterno?
Non importa: bisogna continuare il lavoro, proteggere l’ultimo residente.
Approfondimento
A prima vista si potrebbe pensare che l’unico ambiente del romanzo Il guardiano sia quello del seminterrato, ma non è esattamente così: ci sono tanti piccoli scorci del mondo esterno (suoni, odori, immagini…) che danno al lettore l’impressione di guardare dal buco di una serratura. Tutto ciò contribuisce ad aumentare il senso di incertezza e smarrimento in cui si trovano anche i protagonisti. È sempre presente un certo senso d’ansia, come di una catastrofe imminente, che trascina il lettore pagina dopo pagina.
Molto interessante è osservare come le impressioni e gli stessi ricordi di Michel si modificano man mano che si confronta con il collega, tanto che in alcuni punti risulta difficile distinguere la realtà dall’immaginazione di Michel.
Per tutto il mio addestramento non ho mai sentito parlare di controlli a campione. Nessuno li ha mai nominati. Ecco perché dopo qualche secondo la loro esistenza mi sembra del tutto plausibile.
Non avendo idea di cosa succede al di fuori del seminterrato i due inizieranno inevitabilmente a porsi delle domande e a formulare teorie. Perché i residenti se ne sono andati? Un attacco atomico, o un disastro nucleare. Perché il fattorino non indossa l’uniforme dell’Organizzazione ma con un semplice maglione? Sarà forse intessuto di fili di piombo? E perché l’Organizzazione non ha mandato il terzo guardiano che era stato loro promesso? Non possono essersi dimenticati di loro. No, hanno deciso che sono talmente bravi nel loro lavoro che non serve una terza persona. Giusto?
L’incapacità di capire cosa sta realmente succedendo porterà, in particolar modo Harry, alla paranoia e poi al tracollo della situazione.
La scrittura è molto minimale e funziona molto bene per il romanzo. Le descrizioni sono ridotte al minimo indispensabile e lasciano ampio spazio all’immaginazione del lettore – addirittura, parte della vicenda si svolge nel buio completo.
Scomparendo alla vista, il seminterrato ha rafforzato la sua presenza.
Erica Carrara