
Autore: Paolo Panzacchi
Pubblicato da Laurana - Novembre 2018
Pagine: 219 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Calibro 9. Gialli e Noir

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Il titolo del libro fa pensare ad una riunione di famiglia, agli affetti riuniti intorno ad una tavola imbandita, ai cuori che si aprono nel giorno di riposo dal lavoro e dai pensieri….titolo molto ingannevole! Sì, abbiamo una famiglia, la Famiglia Arienti, Giovanni e Lucia i genitori, Roberto e Anita i figli; sì, abbiamo un incontro fra tutti i componenti una domenica a pranzo; sì, i protagonisti si confidano tra loro. Si parla però di segreti tenuti nascosti per troppi anni, di odi profondi e di ferite non rimarginabili. “Il cavaliere è caduto. Quattro parole per raccontare un ricatto, un successo, una trattativa lampo. Quattro parole che riassumono le anime nere di questa maledetta storia”

Ne Il pranzo della domenica Roberto Arienti sta portando al fallimento l’azienda di famiglia a causa dei suoi vizi e del suo modo sbagliato di amministrare i soldi “un certo stile di vita costa, anche se sei un uomo con una certa posizione. Negli anni ha perso ingenti somme. Ogni buco che si apriva era coperto da fondi tolti all’azienda” ; Anita, sua sorella gemella, avrebbe maggiori capacità dirigenziali, ma è una persona fragile e a causa di una forte delusione d’amore, ha perso la testa e si è lasciata andare all’alcol ed alla droga “Anita non era solo una mera esecutrice, come Roberto, non era solo carriera come il suo gemello. Era intuito, originalità, creatività. Brillantezza. Era.”
Giovanni, il patriarca, ha cercato di salvare il salvabile, ma non ha altra scelta che accettare che la sua azienda venga venduta dai figli ad una società cinese. Giovanni non sta bene, ha scoperto di avere un tumore che non gli dà speranze di vita; questo lo porta a confidare al suo amico, il notaio Zani, il suo più grande segreto: ha un figlio illegittimo, Gianni, nato prima dei gemelli, all’inizio del suo matrimonio, da una relazione di una sola notte. Questo figlio lui non l’ha mai conosciuto, ma il segreto, ora, alla fine della sua vita, gli brucia l’anima.
Non sa però che Gianni è un ex militare, un ex agente segreto ed ora è un mercenario professionista, ricercato da molti e praticamente inesistente da tutte le documentazioni ufficiali. E’ cresciuto nella sofferenza, nelle ristrettezze economiche, e ha coltivato per questo padre sconosciuto un odio infinito che lo ha spinto negli anni a seguire e spiare la sua vita e quella dei fratellastri; adesso ha organizzato un piano per vendicarsi di tutti loro, per quell’affetto che si meritava, ma che gli hanno negato, per quei pranzi della domenica di cui è stato privato tutta la vita.
Giovanni, inerte di fronte alla consapevolezza dell’esistenza di questo figlio mai amato, è costretto a vendere a Gianni, tramite una società misteriosa, la sua azienda di famiglia prima che i figli legittimi terminino la transazione in Cina. “Il momento in cui un uomo comprende l’esistenza di un qualcosa che possa comportare il disfacimento completo di tutto ciò che ha realizzato nella vita, è paragonabile unicamente all’Armageddon descritto nei sacri testi” Seguono quindi una serie di eventi concatenati, fatta di imbrogli, ricatti, tradimenti, omicidi, stragi… fino alla resa finale dei conti ad un pranzo della domenica di un novembre nella villa Arienti, dove tutti finalmente sapranno e capiranno tutto. “Certi conti speri di non pagarli mai, soprattutto perché non sei mai tu che ti sei tenuto a mente di dovere qualcosa a qualcuno, è sempre l’altro che ricorda.”
Se metti una pallina in cima ad una piano inclinato, questa, scendendo, acquista, anche se in modo impercettibile, sempre più velocità e se non incontra ostacoli continua a scendere senza fermarsi…così in questo noir viene raccontato come la solitudine senza gli affetti a colmarla, si auto-alimenta e si può trasformare in astio, in odio, in paura, fino a che il terrore e l’orrore prendono il sopravvento.
In ogni brutta storia alla fine un po’ del male che l’ha fatta nascere sopravvive. Il male minore, quello che sembra tale, o quello che potrebbe col tempo divenirlo. Ma il male è sempre male, non è qualcosa da cui si possa prescindere. Nel male è presente il dolore e con esso la perdita e la mancanza, lacrime e carne spezzata, sangue e vuoto avido di anime.
Amelia Sara Macca
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