Roberto Alajmo con Il primo amore non si scorda mai neanche volendo ci costringe a riflettere sulla crescita personale. Narrando la sua storia ci guida alla riscoperta dell’infanzia con tutti i suoi “perché”. Sempre più presi dalla narrazione non possiamo fare a meno di focalizzare l’analisi anche sull’adolescenza, quell’età di tormenti che credevamo dimenticata.
È una scrittura lenta quella che l’autore palermitano utilizza in questo libro, uguale a quella usata nei diari scritti a mano, aspettando che i ricordi prendano forma. È un viaggio all’indietro nel tempo, pieno di commozione e meraviglia. Passo dopo passo l’avvenuto si mescola al presente; tornano alla mente pensieri legati a oggetti, luoghi, persone che forse neppure esistono più. Ad esempio, voi ricordate il momento esatto in cui la vostra infanzia è finita? Alajmo lo ricorda bene.
Cos’è essere bambini se non vivere in uno stato fra sogno e realtà? Purtroppo solo Peter Pan era destinato a rimanere sempre un bimbo, e come per noi, l’infanzia dello scrittore termina il giorno in cui capisce che la vita quotidiana è normale, priva d’incanto. Lo scopre quando un suo amico scavalca un muro, dietro il quale non ci sono cose straordinarie, ma solo un campo incolto. Poi arriva il giorno che fare domande ai grandi non basta più, le risposte bisogna scoprirle da soli. Ed eccola lì, l’adolescenza.
Ricordate gli ormoni impazziti, il pensare continuamente all’altro sesso? Chi può affermare di non essere in qualche modo nato di nuovo, quando il cuore non batteva più solo per le corse dietro un pallone? Io mi sono rivisto lì, a una delle feste descritte nel romanzo. Era una di quelle sere in cui mi sentivo invincibile e insicuro allo stesso tempo. E poi, in un angolo, lei, la ragazza inarrivabile che tutti volevano e nessuno ha avuto. È questa la particolarità di questo autore, aver scritto un libro duplice in un solo romanzo, così abile da narrare una storia capace di trasformarsi in quella personale di ogni lettore disposto a perdersi fra le pagine di Primo Amore Non Si Scorda Mai Anche Volendo.