
Autore: Benedetta Cibrario
Pubblicato da Mondadori - Ottobre 2018
Pagine: 756 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Scrittori Italiani e Stranieri

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L'ufficiale piemontese Prospero Carlo Carando di Vignon, di stanza a Londra, sposa Anne Bacon, figlia di un ricco mercante di seta. Quando, dopo essere stata vittima del vaiolo, arriva a Torino, Anne è molto diversa. La vita coniugale si annuncia come un piccolo inferno domestico, ma il suocero Casimiro la invita a occuparsi della proprietà del Mandrone. Tra i due si stabilisce un'imprevedibile complicità e Anne matura amore e dedizione per la vita appartata e operosa che vi conduce. La storia della famiglia Vignon si intreccia ai fili dello spirito del tempo, e non di meno a quelli della seta. Anne Bacon scopre come conquistarsi un posto nella storia di un paese non ancora nato, di un orizzonte ideale che infiamma il mondo.

La vita, qualunque sia la prospettiva da cui la si osservi, resta ancorata – zavorrata – al presente. È nella pertinace concretezza delle decisioni umane che sta tutto il suo perifrastico accadere.
Anne Bacon è la figlia di un ricco mercante di seta londinese che sposa Prospero Vignon, militare torinese di stanza a Londra. Nel lungo viaggio che da Londra la porterà a Torino, Anne contrae il vaiolo, malattia che lascia profondi segni non solo sul fisico, ma anche, e soprattutto, nel suo carattere, per certi versi fragile e delicato. Le cicatrici sul suo viso hanno rovinato la sua pelle e si sono portate via anche il suo futuro; arrivata dinanzi al marito non lo riconosce più, non si riconoscono più e si ritrovano due estranei costretti dalle circostanze ad un matrimonio che forse non vogliono più. La vita familiare ed intima che Anne aveva sognato ed immaginato sembra destinata al fallimento, ingabbiata in un paese straniero, fatto di consuetudini che non conosce e non comprende. Ma inaspettatamente un’ancora di salvezza le arriva dal suocero Casimiro, burbero conservatore che nutre un amore viscerale per gli alberi e la campagna, il quale la invita a prendersi cura del Mandrone, la tenuta di campagna dei Vignon. Ed è proprio nella operosa campagna piemontese che Anne riscoprirà una nuova se stessa, troverà nuovi slanci e nuova vitalità, troverà nuovi e veri amici, che la accompagneranno nel suo viaggio verso la consapevolezza di se stessa e dei nuovi tempi in cui vive. Immersa in una natura magnifica e struggente, spinta dalla dedizione per le opere benefiche, come la promozione dell’istruzione, ed aiutata dalla vita operosa che vi conduce, e grazie alla frequentazione di persone gentili e dai modi semplici e amichevoli, Anne affronterà lutti e dolori, custodirà nuove gioie e nuovi orizzonti, rinascerà di nuovo e tornerà di nuovo a sentirsi parte di una comunità.
Il rumore del mondo è un romanzo ottocentesco, pieno di descrizioni, di personaggi, di luoghi e di precisi eventi storici, ma è anche un romanzo di formazione e di scoperta, di rinascita e di consapevolezza. Nella scrittura fluida, ricca e meticolosa della Cibrario, si snodano le vite di tanti soggetti, alcuni con un peso determinante nella storia, altri solo di fugace apparizione, ma di tutti il lettore percepisce il carattere, la psicologia, il muoversi in un tempo ed in uno spazio ben determinati e di alcuni vive l’evoluzione e la rinascita.
Approfondimento
Romanzo nel romanzo, la storia di Anne contiene in sé tante altre storie, intreccia destini ed eventi storici, tanto da dipanare dinanzi al lettore un grande affresco di un periodo storico, dal 1838 al 1848 il decennio che va dalla restaurazione fino al risorgimento, pieno di fermento, di viaggi e di innovazioni. Londra, Torino, Lione, Parigi, usanze e costumi, modi di vivere e di vedere diversi si alternano e si scontrano attraverso personaggi meravigliosi, che diventano emblema ed icona dei loro rispettivi territori. Il tumulto della storia si mescola alla vita dei personaggi, i fatti del quotidiano diventano cassa di risonanza dei grandi eventi storici ed il romanzo riesce così a restituire un quadro nitido ed efficace di uno dei periodi più interessanti e complessi della storia d’Italia. Accanto ad una minuziosa ricostruzione storica, la Cibrario tratteggia con grande attenzione l’animo dei suoi personaggi, li trasforma e li cambia tra le pagine di un romanzo che si vorrebbe non finisse mai.
Un mondo che non viaggio, verrebbe voglia di dir loro, è un mondo angusto, che rifiuta di sedersi a una delle tavole meglio imbandite tra quelle a disposizione della natura umana, dove saziare la curiosità con gli usi, i costumi, l’arte e la civiltà di altri popoli è il maggiore e più fecondo dei piaceri.
Romina Celani