Autore: Sarah J. Maas
Pubblicato da Mondadori - 21/05/2013
Pagine: 468 - Genere: Fantasy
Formato disponibile: Brossura
Collana: Chrysalide
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Celaena, la migliore assassina del regno, sta scontando una pena ai lavori forzati. Potrà avere la libertà a un patto: difendere il regno contro ogni minaccia, ma per dimostrarsi all'altezza bisogna che sconfigga i più pericolosi galeotti del mondo
Dopo aver letto di “fate pianta con sembianze umane, streghe che s’innamorando dei loro inquisitori, paladine della giustizia che si mettono in viaggio con i loro domestici per salvare il proprio mondo, vampiri cattivi/buoni che prima ammazzano a destra e a manca senza problemi, anzi direi con gusto, ma che alla fine trovano la ragazza-coniglietta che fa stringere i loro cuori dannati”, approdo al Trono Di Ghiaccio di Sarah J. Maas, e riporto testualmente quello che dice la campagna pubblicitaria di Mondadori: Più adrenalinico di Assassin’s Creed, più competitivo di Hunger Games, e più epico delle Cronache Del Ghiaccio E Del Fuoco… e aggiungerei in linea perfetta con le migliaia di fiction adolescenziali basate sullo schema: ragazza contesa fra due uomini; il primo all’inizio la odia, mentre l’altro vorrebbe fin da subito farci coppia. Come ripeto ormai da diverso tempo, (il triangolo no, non l’avevo considerato!) le storie d’amore iniziano a farsi un po’ ripetitive, dato che seguono quasi sempre lo stesso schema. Diciamo che appena hai letto una trentina di pagine capisci come andrà a finire il libro.
In questo caso, la nostra paladina, la famosissima assassina Celaena, condannata a scontare una sorta di ergastolo in miniera, viene scelta dal Re di quei posti per competere in un torneo atto a decidere chi sarà il migliore del regno. (Suppongo che questo sia il termine di paragone con Hunger Games.)Dopo aver fatto conoscenza col principe ereditario Dorian (c’è bisogno che specifichi quanto il suddetto principino sia figo?) e del capitano delle guardie, Chaol (che sarebbe quello truce che non la sopporta), la nostra beniamina giunge al palazzo, dove inizierà l’allenamento e il torneo di cui vi dicevo. Le regole sono semplici: i partecipanti vengono sottoposti a delle prove, in ognuna di queste, chi arriva ultimo viene eliminato.
Le cose procedono, Dorian s’innamora sempre di più, nonostante tutte le dame a corte sbavino per lui, come da copione il principe è cotto della pericolosa e diversissima assassina. A questo punto Chaol prova a farlo ragionare, non si capisce se per gelosia o altro, ma tutto si complica quando Celaena scopre che c’è un pericolo incombente, una sorta di maledizione (aridaje, dall’America all’Italia le storie so sempre quelle.) L’autrice viene fuori dal self-publishing, mi fa piacere vedere che ogni tanto anche da qui spunti fuori qualcosa di accettabile, e sempre più spesso. Il libro scorre, la scrittura è ottima, ma ripeto che le idee sono sempre le solite. Primo di una trilogia, aspettiamo di leggere gli altri per vedere come andrà a finire la storia.