
Autore: Emanuela Canepa
Pubblicato da Einaudi - Febbraio 2020
Pagine: 248 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788806243333

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Tre donne, molto diverse tra loro le cui vite si intrecciano inevitabilmente per sciogliere nodi appartenenti al passato e al presente.

Non occorre pensarla allo stesso modo per aiutare qualcuno. Può esserci amore nella furia. Può esserci amore nella distanza.
Essere madre non è cosa facile, soprattutto per Emma che lo è diventata in giovane età.
Tanti sacrifici, rinunce e segreti che hanno costruito una corazza intorno a lei aumentando le incomprensioni e la distanza con sua figlia Matilde creando cosi un rapporto fragile e travagliato.
Matilde è una ragazza brillante e ambiziosa , molto matura nonostante la sua giovane età e intenta a progettare e costruire il suo futuro sia come studentessa che come donna.
La sua voglia di indipendenza e il fatto di non sentirsi compresa sono le cause scatenanti degli innumerevoli litigi tra madre e figlia .
La natura di tale rapporto e la necessità di avere delle conferme spinge Matilde a scappare di casa.
La sua fuga ha come scopo quello di ritrovare Irene, amica di infanzia della madre e possibile custode di scomode verità. Irene scelse fin da giovane di abbracciare i voti e di trascorrere la sua vita in convento un luogo di rinunce ma che allo stesso tempo la fa sentire libera e protetta.
Insegnami la tempesta è un libro che descrive in modo semplice ma incisivo il legame tra queste tre sorprendenti donne. Diversità, insofferenze e incomprensioni sono alla base del loro rapporto ma rappresentano anche un collante tra di esse,un magnete che in qualche modo le unisce e le attrae.
Approfondimento
“il bisogno è una dinamica squilibrata”
Emma è una donna che nasconde le sue insicurezze e frustrazioni dietro una corazza costruitasi nel tempo. La scelta di diventare madre rappresenta per lei un futuro di rinunce e sacrifici generando paure che la fanno sentire inadeguata e mai all’altezza. Senza dubbio è una madre che ama ma che manifesta in modo impacciato il sentimento che nutre per la figlia.
Matilde è una ragazza testarda, risoluta a tratti spietata che non riesce ad aprirsi con la madre e che a sua volta tende ad affrontare in modo solitario ogni situazione. Tra le pagine si coglie però l’ambivalente bisogno di essere presa per mano e la voglia di potersi esprimere come donna indipendente e consapevole.
E infine Irene la cui determinazione la spinse a farsi suora e ad abbandonare non solo la sua vita ma anche la sua cara amica in un momento assai delicato. Irene che a suo tempo scelse di trascorrere la vita in un convento, un luogo tranquillo e isolato che la fa sentire libera dai giudizi ma che allo stesso tempo la esonera dall’averne.
Il rapporto tra i personaggi genera diverse emozioni. Ci si sente impotenti davanti alle dinamiche algide e dure delle protagoniste ma allo stesso tempo si percepisce chiaramente la presenza di un amore incondizionato che ha solo bisogno di trovare il modo di esprimersi e di essere accolto.
Una storia che fa trasparire tra le righe il tema della scelta ovvero come il passato e le decisioni prese influenzino inevitabilmente il modo di porsi agli altri e di come sia faticoso mostrarsi per ciò che si realmente si è. Sebbene il libro tratti argomenti molto delicati l’autrice riesce a introdurli nella storia in modo fluido e naturale l’alternanza di passato e presente incuriosisce e crea aspettativa intrigando il lettore e facendolo affezionare alla vita di queste insolite donne.
Petra Raimondi