
Autore: Luca Bianchini
Pubblicato da Mondadori - 2013
Pagine: 262 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura

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Chiara e Damiano decidono di convolare a nozze ma non saranno loro i protagonisti del lieto evento bensì i loro genitori che anni addietro condividevano la giovinezza e l'amore e che ora, a distanza di anni, si ritrovano a rivivere in maniera indiretta.

Rieccoci a un nuovo appuntamento con le nostre recensioni di libri del catalogo Mondadori che gentilmente ci fornisce varie copie. Questa volta vi parliamo dell´ultimo libro di Luca Bianchini scrittore Torinese e speaker radiofonico per Radio Due Io che amo solo te. Uno scrittore sempre fedele a Mondadori che lo ha ricambiato proponendo sempre i suoi titoli in tutta l´Italia. Grande l´attenzione dedicatagli e numerose le presentazioni del libro in tutta la penisola.
Ma veniamo al libro in questione. Il titolo Io che amo solo te farebbe supporre una storia romantica, di sole cuore e amore. In realtà l´amore che scorre in questo romanzo è sterile, represso, impossibile, tutto da costruire.
La storia dura giusto i tre giorni che fanno da cornice al matrimonio tra Damiano e Chiara. Potrebbero sembrare nozze come le altre se non fosse che i rispettivi genitori, Ninella e Don Mimì (Domenico) sono stati fidanzati da giovani e nonostante lo strappo traumatico si amano ancora e far sposare insieme i propri figli, che si son trovati, sembra il più naturale modo di far aver un futuro ai propri figli che loro stessi avevano desiderato. Lo zio di Chiara, Franco, fratello di Ninella, infatti, si porta una storia di contrabbando di sigarette che ha pagato col carcere e che ha fatto pagare alla famiglia con l´onore e il rispetto mancato in paese. L´esperienza coinvolgerà gli Scagliusi, la famiglia di Don Mimì che per salvaguardare l´onore e non avere guai decide di far terminare la frequentazione a Don Mimì che non si oppone. Ora le famiglie si riuniranno dimenticando il passato, perfino Franco accompagnerà la sposa segno di perdono. Sarà un weekend di fuoco a Polignano per i promessi sposi che dovranno lottare con le loro personali tentazioni, un rapporto messo alla prova che lascerà una nuova consapevolezza nei due. E poi il solito stress, il vento che non cala, gli intoppi, il volere dei parenti, le mediazioni, le insicurezze e i dubbi del giorno prima.
Parallelamente alla storia dei promessi sposi si muove quella di Ninella e Don Mimì. Un amore sofferto a distanza, Ninella è rimasta vedova mentre lui è sposato con Matilde che ricambia il suo amore, in un rapporto fatto di silenzi, nel timore da parte di quest´ultima del paragone con l´amore della giovinezza con Ninella. Entrambi i genitori si sentiranno inadeguati nel loro ruolo, Don Mimì si sente un padre fallito per non aver avuto la capacità di trasmettere a Damiano la capacità di amare ma solo quella del compromesso, lui si sposerà proprio come Chiara più per un senso di dovere, perché è giusto che vada così, più che per un amore autentico. Anche Ninella pensa di aver trascurato i figli, in un matrimonio triste, e non aver dato loro abbastanza.
L´amore di Damiano e Chiara potrebbe creparsi ma resiste. L´amore di Don Mimì e Ninella potrebbe scoppiare e travolgere le loro esistenze, cambiare tutto. Il loro futuro è racchiuso nella citazione del film I ponti di Madison County: I vecchi sogni erano bei sogni…non si sono avverati…comunque li ho avuti.
Un matrimonio goliardico e surreale con la situazione poi del fratello gay dello sposo che arriva con una fidanzata di facciata e scopre tra gli invitati la presenza di un suo partner. E poi la giovane Nancy, sorella diciasettenne della sposa che vuole a tutti i costi perdere peso e verginità. Piccoli microcosmi s’intrecciano, storie banali e quasi vere. Bianchini con Io che amo solo te ci offre una storia quasi da regia televisiva, piacevole da leggere e non impegnativa. Se cercate un libro che vi distragga e sia al contempo “leggero”, scorrevole e facile da leggere questa è una possibilità. Probabilmente allo stile di Bianchini manca l´attenzione per le descrizioni e per i dettagli, tutto scorre velocemente, l´autore non si sofferma su particolari, luoghi, introspezione. Tutto è vissuto con una naturale velocità in cui ciò che è scritto in precedenza si perde. L´esperienza del lettore è comunque appagante e la storia ben diretta. Io che amo solo te oltre a parlare del sud, del matrimonio, dell´amore e del sesso è la storia dell´eternità di ciò che è impossibile.