Ci sono canzoni che ti ritrovi a canticchiare senza motivo, all´improvviso, e sono sempre quelle. Conosci centinaia forse migliaia di canzoni e canti sempre quelle 2 o tre. E non sono nemmeno quelle che consoci meglio, non ti sembra di avere un rapporto particolare, forse non sai nemmeno tutte le parole. Inspiegabili. Stai lavando i piatti, sei sotto la doccia, prendi il gelato, sei in fila, sei al semaforo e tornano. Sempre quelle due o tre. Il ritornello ti rilassa o semplicemente butta fuori l´euforia, ti distrae, ti dá sicurezza. Come se ascoltando la stessa canzone di sempre tu sia lo stesso di sempre, la tua storia ti protegga, la tua identitá si rafforzi, e tu ricordi attimi simili in cui la lingua danzava sul palato per altrettanti inspiegabili motivi.
Ci sono persone come quelle canzoni. Ti ritrovi a pensarle senza motivo, all´improvviso ti si aprano davanti. Tra tanti, loro. Ti tormenti su quell´inspiegabile, un vicolo cieco. La veritá é che se c´é un motivo non lo saprai mai oppure lo saprai solo osando. Cerchi concentrarti e lui, lei. Guardi tutto quel mentre cerchi di perderti e compare lui, lei. Vuoi essere ignorato, vuoi essere niente da nessuna parte, vuoi solo vivere dentro a una pausa e tornano loro a mettere in play. Perché scende la neve? Perché si raffredda il cuore? Perché gli interessi tirano come un vento? Perché muori dalla noia senza? Perché perché perché? Devi accettare di non sapere, devi convivere con le paure, devi pre trattare i misteri come i capi piú sporchi per trovarci un fondo di plausibile.
Lo pensi, la pensi. E ti dici che é finita, che non é mai cominciata, ti chiedi dove sia e come ci sia finito senza te, senza voi. Cambia il tuo piano di volo, nuove coordinate. Ti cambia l´umore, lo stato dello stomaco, ti cambia il mal di testa. Stai facendo una delle tue mille cose e torna. Sempre lui, sempre lei. E ti senti al sicuro, ti senti pensato o forse dimenticato, disprezzato, ti senti in quarantena. Ti senti un po´meno tu, in equilibrio, oppure piú forte, invincibile quasi, apri la finestra e sfidi il mondo intero perché non sei piú solo come credevi di essere. E quello che vedi é oltre, quello che senti é tutto o forse tutto lui, tutta lei, quello che respiri é libertá. La libertá senza dimensioni e confini, di oggi, del carcerato, preclusa, di un sogno, come premio. Scegli tu.
Allora chi sceglie non importa, se sei tu a voler essere pensata o io ad averne il bisogno. Il caso, la coincidenza, la spiegazione. Quel che conta é che torni, almeno nei pensieri. Come un ritornello.