
Autore: Andrea Montovoli
Pubblicato da Mondadori - Aprile 2021
Pagine: 156 - Genere: Autobiografico, Letteratura per ragazzi
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Novel
ISBN: 9788804732358
ASIN: B091FMRK98

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Grigio è un ragazzo di provincia, una giovane promessa del calcio, un adolescente come tanti. Un giorno, però, la sua vita viene sconvolta da un evento tragico e inaspettato: è qui che inizia la sua storia. Quando si è giovani può capitare a tutti di commettere degli errori, di imboccare, senza neanche volerlo, la strada sbagliata. E infatti anche la giovane vita di Grigio è come se fosse ferma su un gradino indefinito nella scala dei colori, un limbo in cui riflettere, un muro immobile che schiaccia e porta a mettere tutto in discussione, perfino i sogni.

Sorridevo, con la faccia ancora impiastricciata dalla ghiaia, spalmato contro il finestrino della volante osservavo le montagne che apparivano e scomparivano velocemente tra la nebbia durante il tragitto verso la caserma. Sorridevo, perché ero ancora vivo.
Io non sono Grigio è il libro di esordio di Andrea Montovoli, pubblicato dalla Mondadori. Con questo racconto, in parte autobiografico, l’attore fa conoscere al grande pubblico la sua vita passata e le difficoltà che l’hanno caratterizzata. Al suo alter ego dà il nome di “Grigio”, e non lo fa a caso. È quello il colore che rappresenta la sua adolescenza, le striature delle sue emozioni in un periodo nel quale la perdita della figura paterna lo porta a stendere un velo sui suoi sogni.
Grigio narra la sua storia in prima persona, lasciando filtrare i suoi sentimenti attraverso le parole. Il suo è un racconto accorato che inizia per l’appunto con la morte del padre, che trascina via con sé parte dell’animo del bambino che Grigio era stato fino a quel momento.
Senza neanche rendersene conto, il giovane comincia a perdersi nel nulla dei giorni, fumando per dimenticare e cercando di semplificarsi la vita con facili ma illeciti guadagni.
Una scintilla di luce arriva quando incontra Azzurra, il suo primo amore, che gli regala attimi di serenità. Ed è proprio il giorno di San Valentino, dopo aver trascorso una bellissima giornata con lei, che Grigio, a causa di una soffiata, viene colto con le mani nel sacco. Recatosi ad un “appuntamento di lavoro”, proprio nel momento in cui avviene lo scambio della merce, dei colpi di fucile riempiono l’aria. In men che non si dica delle manette cingono i polsi del nostro protagonista, che si trova ad affrontare una situazione che la sua eccessiva leggerezza non aveva previsto. Da questo momento in poi la vita del ragazzo subirà una svolta. Il carcere sarà per lui un’opportunità per redimersi. Tra le mura del penitenziario scoprirà la sua grande passione per la recitazione, che porterà avanti una volta lasciate dietro di sé le sbarre della sua cella…
Approfondimento
Quando ho terminato questo libro non avevo idea di avere a che fare con una storia vera, anche se in parte romanzata. Lo ritenevo ben scritto, lineare, scorrevole, ma non mi aveva appassionata tanto.
Andandomi a documentare sull’autore, mi è capitata tra le mani un’intervista rilasciata a Vanity Fair, alla luce della quale ho dato un peso diverso a quello che avevo letto. Perché Io non sono Grigio non ha il solo scopo di far evadere momentaneamente il lettore attraverso una narrazione più o meno credibile, ma è piuttosto una testimonianza che può esser di sprone a tante persone che si arrendono davanti alle difficoltà della vita.
La scrittura per il nostro autore emergente diventa una terapia. Tramite essa riesce a “confessarsi” al mondo intero, e soprattutto ad accettarsi e a rivalutare il suo cammino e le sue emozioni ora che ha la consapevolezza di avercela fatta ad uscire dal tunnel in cui era intrappolato.
Il suo libro diventa una sorta di incoraggiamento, un messaggio di speranza che spinge a cercare la felicità tra le cose che si danno per scontate, come, per esempio, gli affetti. La sua famiglia non lo ha abbandonato neanche un secondo anche quando la situazione si è fatta critica. Sua madre, sua sorella, la sua ragazza, con il loro amore, lo hanno sostenuto e aiutato a non farsi fagocitare dal clima pesante del penitenziario. I suoi sogni, spariti con la morte del suo genitore, sono rinati proprio dietro quelle sbarre, dove Grigio, non potendo più sfuggire a sé stesso, si è ritrovato e ha riscoperto la voglia e la capacità di sognare.
Nella vita si può e si deve sbagliare, ma il bambino che vive in ognuno di noi non deve mai smettere di sognare.
Oggi Grigio fa l’attore, ha finalmente trovato il suo posto nel mondo, ma non dimentica ciò che è stato. Da naufrago di tempeste personali è diventato protagonista della sua vita. La sua tela bianca ora è piena di schizzi colorati, uno per ogni emozione, uno per ogni passo falso, tanti per formare l’arcobaleno del suo cielo. In bocca al lupo “Grigio”!
Aira Ria