Autore: Sophy Divry
Pubblicato da Einaudi - Gennaio 2012
Pagine: 65 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Stile libero big
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
La custode dei libri, che si racconta in prima persona in questo romanzo, lavora in una biblioteca comunale e vive sola. Il suo interlocutore è un giovane che bivacca nel seminterrato della biblioteca ed è a lui che la protagonista si rivolge lasciando libero sfogo al suo mondo interiore.
Ragion per cui con gli uomini è finita. L’amore, lo trovo nei libri. Leggo molto, il che mi rincuora. Non si è mai soli quando si vive in mezzo ai libri. Mi elevano. Quel che importa è venire elevati. Ecco perché è particolarmente penoso per me lavorare nel seminterrato, non trova che sia buio?””
La custode dei libri narra la storia di una bibliotecaria senza una precisa identità, rinchiusa in un seminterrato della biblioteca, intenta quotidianamente a sistemare i suoi libri negli appositi scaffali. Una donna annoiata, sola, lamentosa e disillusa a causa anche di vicissitudini amorose poco felici. La biblioteca rappresenta per lei un nascondiglio perfetto, un luogo protetto dal quale osservare il mondo che la circonda nella totale indifferenza altrui.
L’originalità del libro é rappresentata dalla scelta narrativa, quella del monologo, che lo rende di facile lettura. Lo sfogo della protagonista, al quale assistiamo con il susseguirsi delle pagine, coinvolge un interlocutore esterno, silente ma presente, un giovane frequentatore della biblioteca assopito tra gli scaffali.
Nel monologo della custode dei libri emerge tutto, le sue frustrazioni, i suoi desideri, le sue illusioni e il dolore per gli amori mancati ma anche citazioni e giudizi, a volte spietati, verso il mondo presente e passato.
La custode dei libri è un libro che punta su uno stile ironico e divertente anche se in alcune pagine sembra scadere un po’ nel banale. In fondo, che siamo dei “lombrichi in questo mondo” e che la nostra finitudine ci faccia soffrire lo sappiamo già.
Tuttavia, a La custode dei libri va riconosciuto il pregio di sostenere e difendere a spada tratta il piacere della lettura e la passione per i libri, che rappresentano dei veri salvagente o rifugi dove trovare un po’ di sollievo nei momenti più bui della vita. Perché è vero, con i libri ci sentiamo molto meno soli.
Approfondimento
La bibliotecaria di provincia, protagonista dell’opera prima della giovane scrittrice Sophy Divry, è una donna ferita, chiusa e inacidita ma con un amore incontenibile per i libri, che classifica, commenta e tratta con cura seguendo l’ordine monastico tipico della biblioteca, quell’ordine che rappresenta un modo di reagire al caos emotivo e sentimentale che la assale.
Semplice e di facile lettura, La custode dei libri è un testo breve (poco più di 60 pagine) senza troppe pretese, con citazioni culturali importanti e anche divertenti (per esempio quelle sugli autori Guy De Maupassant e Simone De Beauvoir) ma anche riflessioni un po’ scontate e alcune divagazioni a tratti noiose (quelle dedicate alle tecniche archivistiche sono lunghe e pesanti).
Un libro non memorabile ma che ci offre la possibilità di riflettere sul piacere catartico che può donarci la lettura e sulla qualità, ma anche sui limiti, della cultura di oggi.
Lisa Cruciani
[amazon_link asins=’8806209205,8865593830,B018E9S89S,B010B522QS’ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’38ec9987-3a3f-11e7-83e1-ab7cf8ad5873′]