
Autore: Michel Bussi
Pubblicato da E / O - Ottobre 2018
Pagine: 484 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Dal mondo

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Nella cittadina portuale di Le Havre due intricate vicende stanno impegnando il commissario Marianne Augresse e la sua squadra di abili poliziotti; due madri, rapinatori, psicologi, bambini, racconti di pirati, castelli e razzi, solo alla fine di La doppia madre tutti i pezzi combaceranno perfettamente nello stile inconfondibilmente coinvolgente di Michel Bussi.

In La doppia madre incontriamo Malone, un bambino di tre anni che alla scuola materna sta raccontando strane storie; dice che quella che lo accompagna ogni giorno a scuola non è la sua vera mamma e che il suo peluche preferito gli parla ogni notte di luoghi lontani, di un castello, di un razzo che Malone stesso ha visto, e della sua mamma di prima.
Lo psicologo della scuola raccoglie le confidenze del bambino, e, preoccupato, contatta la polizia nella persona del commissario Marianne, che subisce il suo fascino, ma nel frattempo deve seguire anche un altro caso, quello di una rapina finita nel sangue, della refurtiva mai recuperata, e di un bandito ferito nascosto da qualche parte.
La poliziotta si trova così a dividersi tra il caso dei rapinatori, che necessita di tutta la sua attenzione e di tutto il suo impegno, e quello di Malone, che la appassiona per il suo amore verso i bambini, e le fa ricordare che il suo orologio biologico sta arrivando al tempo limite per diventare madre; inoltre lo psicologo che l’ha contattata sarebbe il candidato ideale per il suo progetto genitoriale.
..desiderava un bambino più di ogni altra cosa al mondo. Sarebbe stata una buona madre.
L’amica Angie sta facendo il tifo per lei, e l’aiuta in ogni modo; Marianne non potrebbe mai immaginare che le due vicende e l’amica siano in un qualche modo collegate tra loro e che alla fine tutto si risolverà nel migliore dei modi.
Approfondimento:
Michel Bussi ha ormai acquisito la fama di abile giallista, e anche in La doppia madre riesce a tenere il lettore in sospeso e a tirare solo alla fine le fila di tutte le complicate storie narrate in capitoli alternati. La sua peculiarità è disseminare il romanzo di indizi, racconti, particolari per poi spiegare tutto solo alla fine, quando negli ultimi capitoli il lettore viene a capo di ogni spiegazione e riesce a collocare al punto giusto tutti i dettagli.
La doppia madre ha come base le teorie psicologiche della memoria e delle sue possibili manipolazioni, soprattutto per quanto riguarda le menti infantili.
Si può cancellare la memoria di un bambino di tre anni? Sfuggire ad un trauma? Impedirgli di crescere, mettere radici, rovinare una vita?
Come sappiamo nessun adulto riesce a ricordare i dettagli dei primi anni di vita e se lo fa è tramite ricordi di ricordi, cioè racconti o fotografie, quindi facilmente modificabili o manipolabili.
Soprattutto, però, La doppia madre è un romanzo sulla maternità, voluta, negata, nascosta, vissuta dal punto di vista dei padri, delle madri e dei nonni; in ogni personaggio di questo romanzo si può leggere una sfaccettatura dell’universo genitoriale. Alcune delle madri descritte sono inadeguate, oppure commettono degli errori; altre sembrano perfette ma non lo sono. L’amore genitoriale però sovrasta ogni difficoltà, alla fine ogni mamma riuscirà a trovare la serenità.
L’ambientazione portuale, tra container e ponti mobili, tra onde del mare in burrasca e miniere abbandonate, contribuisce a creare un’atmosfera cupa e incerta, come i pensieri di Malone in balia di due madri e del commissario Marianne in bilico tra difficili scelte.
Consiglio questo libro ai fan di Michel Bussi, ma soprattutto a chi non lo conosce e vuole addentrarsi in un intricato giallo in cui ogni dettaglio è perfettamente progettato.
Elena Naldi
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