Autore: Heloneida Studart
Pubblicato da Marcos Y Marcos - Marzo 2012
Pagine: 208 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Gli alianti
ISBN: 9788871684819
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Donna Menina, quasi centenaria, vive la sua vita caparbiamente trincerata all’interno della propria regale residenza nel nord-est del Brasile. Da lì governa con il pugno di ferro la vita di tutti i componenti della famiglia Carvalhais Medeiros, prete compreso.
Che cos’è che i Carvalhais Medeiros non possono fare? Se lo sai, dimmelo.
Il figlio Lucas, costruttore solitario di aquiloni, è morto. Guiomar la figlia, dopo aver dato scandalo di sé, è stata richiusa in convento. Infine il nipote Joao è stato recluso in carcere per aver scritto, sui muri della città, che “il passero è un uccello blu”. Dopo tutto questo soffrire, l’anziana donna pretende dalle sue ultime due figlie una rigida e ossequiosa osservanza delle sue regole, che dopo qualche tempo, inizierà a disprezzare essa stessa. Le due nipoti esaudiranno i desideri dell’anziana donna obbedendole senza fiatare.
Ad aggiungersi al quadretto famigliare ci pensa, un giorno, Luciana, ragazza allegra e molto bella. Luciana torna a casa dopo essersi sposata senza il benestare della madre e con due bambine, Marina e Dalva. A opporsi con il suo carattere caparbio e coraggioso alle volontà della nonna ci pensa Marina, nipotina caparbia e coraggiosa. Con il suo carattere, simile a quello della nonna, saprà ottenere la sua simpatia. Infatti bruttina e debole di costituzione fisica, Marina lotta da sempre, fin dalla nascita, con le ostilità materne e con la sua compagna inguaribile: l’asma. Mantiene forte la promessa, quella di andare a trovare, ogni sabato, Joao, rinchiuso nel carcere dove ora è detenuto. Non la fermerà nemmeno la notizia, sbattutale in faccia da uno sconosciuto di bellissimo aspetto, che Joao è omosessuale.
La libertà è un passero blu è un libro di quelli che ci portano all’interno di un mondo a noi sconosciuto. Con delicatezza, ma anche con una certa brutalità. L’intera storia si svolge in Brasile, tra le pareti di una grande e potente famiglia matriarcale, i Carvalhais Medeiro, dove da tempo gli uomini non esistono più. C’era solo Joao, ma lo hanno incarcerato per aver scritto sui muri della città che “la libertà è un passero blu.”
Al paese sono tutti sotto le grinfie della nonna, perfida, ma si scoprirà che non lo è del tutto. Donna all’antica, con convinzioni ben radicate e timorata di Dio. La Studart ci porta in un universo magico contornato di cruda realtà. Marina infatti, ci mostrerà come si fa a lottare fin dalla nascita, superando gli ostacoli della vita, sia quelli di natura fisica sia quelli imposti da adulti. Viene infatti abbandonata dalla madre alla nascita e la nonna mina la sua libertà di bambina.
Approfondimento
Marina, piccola e cagionevole nipotina di nonna Menina, è la vera eroina di La libertà è un passero blu. Nonostante la sua giovane età dimostra fin da subito di avere un carattere da persona adulta. Magari alcune persone adulte non arriveranno mai ad avere la sua forza di volontà. Accetta la sua condizione fisica che la tiene ad un passo indietro rispetto i suoi coetanei, ma lei non sembra curarsene. Anzi, cresce combattendo, quasi sembra che non se ne accorga neppure di essere asmatica. Lotta per farsi amare dalla nonna Menina. Marina cresce, vive intensamente e ama allo stesso modo. Lei ama Joao.
Con Joao, ha esplorato tutti gli angoli della città li conosce a memoria. Ma ora senza il suo amore non è più la stessa, tra quelle strade ora si perde come in un labirinto. Il suo amore per lui è nato a diciott’anni, sulla sabbia fine delle dune di Jacana. E ora che Joao è in prigione Marina non vede l’ora che venga il sabato, per andarlo a trovare con una scatola di biscotti fatti in casa.
Un’opera splendidamente tradotta da Amina Mummo, uscita dalla penna della scrittrice, recentemente scomparsa, Holeneida Studart e data alle stampe dalla coraggiosa casa editrice Marcos Y Marcos. Dopo poche pagine si entra subito nella narrativa latino-americana, quella narrativa che ti permette di traslare, senza che il lettore se ne accorga, in un contesto realistico i gesti e i rituali di una realtà senza tempo, magica e surreale. A volte la scrittrice ci porta con sé nelle atmosfere cupe della dimora della famiglia Carvalhais Medeiros.
Riesce benissimo a rapirci e a portarci nel suo incanto, pieno di amore, sofferenze eterne, bellezze incantevoli e mostruosità inguardabili. Non ci resta che farci rapire o farci accompagnare per mano.
Albero Rossi