
Autore: Wilhelm Schmid
Pubblicato da Fazi - Agosto 2018
Pagine: 114 - Genere: Coaching
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Campo dei fiori

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La pienezza della vita può essere considerato un manuale di auto-aiuto, un medicinale a cui fare ricorso al bisogno, un’ancora di salvezza per ritrovarsi e ritrovare la serenità in mezzo alle difficoltà della vita e della tristezza che inevitabilmente siamo costretti ad affrontare.

Questo saggio sulla vita, sul suo significato e su come viverla al meglio, nel pieno delle potenzialità e delle possibilità, è strutturato come un discorso fluido, una conversazione con un caro amico che ci consiglia, un insieme di immagini, ricordi, riflessioni a ruota libera che ci faranno stare meglio.
Certamente utili sono i consigli pratici, ad esempio gli olandesi non si aspettano dalla vita sempre di più, per poi rimanere delusi, anzi apprezzano e magnificano ogni dettaglio della quotidianità, e questo si può riscontrare sia nell’arte olandese che dipinge con cura e amore i particolari più piccoli, sia nelle case e nei locali olandesi, decorati al fine dell’intimità e dell’accoglienza. Anche noi dobbiamo imparare ad amare la quotidianità, un paesaggio rasserenante, la vicinanza delle persone che amiamo, la sicurezza di ritrovare oggetti familiari e con essi la serenità e la felicità.
Un altro consiglio pratico è: cantate! Il canto ha un provato potere curativo; in coro il nostro corpo esprime la fusione di noi stessi in un nuovo corpo armonico più forte e più grande. Da solisti la voce di innalza al di sopra delle bassezze della tristezza umana.
Quindi attraverso questi insegnamenti, come cantate, fate un bagno al mare, isolatevi per un breve periodo di tempo, camminate sotto la pioggia, ubriacatevi, indossate calzini con fantasie originali, l’autore ci prende per mano per farci comprendere che nella vita possiamo commettere cose giuste o sbagliate e non sarà mai tutto giusto o tutto sbagliato. Sbagliare è il presupposto per riconoscere l‘errore e quindi non commetterlo più.
La pienezza della vita va imparata, e in particolare gli adulti farebbero bene ad imparare a vivere dai bambini, che ci possono insegnare la capacità di sorprenderci, la completa dedizione alle varie esperienze, la disponibilità a mettersi in gioco.
Si può imparare a vivere un poco alla volta, esercitandoci con pazienza e riprovando dopo gli errori.
Approfondimento
Il libro è suddiviso in quattro parti, ognuna corrispondente ad una stagione dell’anno e quindi anche ad una stagione della vita.
Ogni parte è poi divisa in piccoli capitoli titolati e numerati per un totale di cento, ognuno indipendente dagli altri, in modo che il lettore possa scegliere anche di leggere una pagina a caso senza seguire la cronologia, ma solo ispirato dal titolo.
Il linguaggio è semplice e coinvolgente, come una conversazione; anche quando vengono affrontati argomenti come la filosofia o il genitivo nella grammatica tedesca, sono sempre trattati in modo che chi legge possa imparare nozioni nuove ed interessanti nel giro di pochi paragrafi.
Ci sono parecchi riferimenti alla cultura tedesca, a musicisti e scrittori del Nord Europa, ma tutti facilmente riconoscibili e riconducibili ad esperienze e personaggi più vicini al nostro vissuto.
La riflessione sulla vita e in particolare sulla fine della vita e sulla morte sono molto pragmatiche: è proprio la morte che dà valore alla vita, se la vita durasse per sempre sarebbe terribilmente noiosa.
In conclusione l’autore con i suoi modi brillanti e pratici ci fa apprezzare che la vita abbia un termine, in modo da poterla gustare nella sua pienezza con gioia e gratitudine. Consiglio questo libro a chi vuole regalarsi o regalare a chi vuole bene un volumetto piccolo ma prezioso, denso di insegnamenti e spunti di riflessione.
Elena Naldi
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