Autore: Elizabeth Jane Howard
Pubblicato da Fazi - Novembre 2021
Pagine: 350 - Genere: Commedia e Humour, Romanzo di formazione
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le strade
ISBN: 9791259670878
ASIN: B09JZS8GP3
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
In una Londra di fine anni Settanta trascina i suoi giorni il giovane Gavin, un timido e sensibile parrucchiere di modesta estrazione. Il suo mestiere lo porta a essere il confidente di molte donne: con loro Gavin è brillante e prodigo di consigli, mentre è assai goffo con le ragazze che gli piacciono. Ha anche un caro amico, un ragazzo omosessuale di nome Harry. È proprio lui a rimescolare le carte della vita del giovane aprendogli le porte della mondanità e portandolo a una festa presso una casa aristocratica. La padrona di casa, Joan, è una donna adulta molto carismatica, colta, capace di sfidarlo intellettualmente, e Gavin ne è subito irretito. Quella sera, però, conosce anche la giovanissima Minerva: ricca e infelice, cresciuta in un ambiente indifferente e anaffettivo, ha un disperato bisogno di attenzioni. Dopo aver sperimentato, non senza scottarsi, i due opposti modelli femminili, Gavin sembra finalmente accorgersi dell’esistenza di una ragazza che gli è sempre stata molto vicina…
“Non credi che il concetto di ‘persona giusta’ sia relativo? Tu pensi che un giorno arriverà la persona perfetta, e allora sarà fatta! Ma non arriverà. E se arriverà, non sarà così per sempre. Nessuno resta com’è. Puoi sperare al massimo che decida di muoversi nella tua stessa direzione.”
Entrato in camera sua, mise la sveglia alle otto per sicurezza e poi si sdraiò al buio pensando che nella vita faceva tutto ‘per sicurezza’.
In una Londra di fine anni Settanta, Gavin vive i suoi trentuno anni in una ripetitiva quotidianità che pare non turbarlo: lavora come parrucchiere in un salone frequentato prevalentemente da donne di mezza età e vive con i genitori, senza intenzione di trovare un suo spazio fuori dal nido. La vita del protagonista di La ragazza giusta è ordinata e statica, condizione che per lui è assai positiva, dal momento che ha delineato una personale “piramide della paura” da cui proteggersi. Nel gradino più alto Gavin colloca il relazionarsi alle ragazze. Tuttavia, non può impedirlo, sogna ogni notte la sua ragazza perfetta, quella a cui non dovrà chiedere niente e che capirà tutto subito.
A spezzare il ben solido equilibrio ci pensa il miglior amico di Gavin, Harry, che lo invita ad una festa che si rivelerà il punto di non ritorno: in quella serata il protagonista conosce Joan, donna eccentrica e grottesca, intellettualmente e culturalmente stimolante per Gavin; incontra anche Minerva, fragile ragazza sopra le righe, che darà del filo da torcere al protagonista, mal celando un disperato bisogno di amore.
Gavin si ritroverà travolto da una serie di eventi che riuscirà a fatica a contenere e metteranno in discussione tutto il suo ordine interiore, compresa quella scala della paura che per molto tempo lo ha tenuto intrappolato nella sua maniacale programmazione della realtà e dei sogni. La scoperta di due universi femminili agli antipodi, Joan e Minerva, permetterà a Gavin di mutare profondamente; a contatto con le due cambierà pelle e occhi, arrivando finalmente a posare lo sguardo su ciò che prima non riusciva neanche lontanamente a vedere.
Fresco di stampa in Italia ma scritto dall’autrice inglese nei primi anni Ottanta, La ragazza giusta è una commedia ironica e dissacrante, che con arguzia prende in giro le contraddizioni della medio-borghesia inglese sul finire degli anni Settanta. Leggere il romanzo oggi significa immergersi con Gavin in situazioni grottesche, al limite del ridicolo, estremizzate fino all’ultimo momento per poi rientrare nella piatta normalità in un brusco cambio di scena. Un ritmo da montagne russe, in cui grottesco e grigia quotidianità si alternano in maniera frenetica. Risulta comunque evidente che l’autrice ha chiara la bussola che guida la narrazione e il ritmo del romanzo è scelto in piena consapevolezza, volto a rendere stilisticamente oltre che narrativamente la sottotrama ironica che regge l’intera narrazione. Le sequenze descrittive sono frequenti e corpose, ma è proprio in quelle che la Howard svela la frizzante ironia che punzecchia le contraddizioni borghesi dure a morire.
Approfondimento
Il protagonista del romanzo (che risulta essere a tutti gli effetti di formazione) non è un eroe: rappresenta anche lui tutte le contraddizioni e i limiti della classe medio borghese inglese auspicante a una perfezione che non solo non esiste, ma si rivela anche una gabbia da cui è difficile svincolarsi. Una lettura interessante sui limiti umani e sì, anche sull’amore. Una commedia sicuramente tinteggiata di rosa e fresca, leggera, ma che non esaurisce il suo potenziale nelle relazioni amorose.
La ragazza giusta è una lettura dalle molte potenzialità, caratterizzata da un’energia caotica che affolla le pagine e che pure è dosata con consapevolezza. Porta il lettore a ridere teneramente di Gavin e scoprire che Gavin è il lettore stesso. Forse il protagonista è estremizzato, ma dietro la caricatura perfettamente calibrata si cela ognuno di noi, coi nostri sogni e le nostre paure sociali, con l’irrazionale speranza di poter controllare quello che non può essere controllato. La grande forza del romanzo è quell’ironia pungente che non si accanisce sui personaggi ma gioca con le contraddizioni umane e urla al lettore: goditi il viaggio!
Silvia Rodinò