
Titolo: La strada di casa
Autore: Kent Haruf
Pubblicato: Giugno 2020 da NN Editore
Genere: Narrativa Contemporanea Formato: Brossura Pagine: 194
ISBN / EAN: 9788894938616
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Se sei già stato ad Holt in compagnia di Kent Haruf ritroverai l’atmosfera delicatamente drammatica di cui sentivi la mancanza. Se arrivi qui per la prima volta, benvenuto: la cittadina immaginaria di Holt sta per diventare uno dei luoghi più reali che conosci.

A metà pomeriggio dell’ultimo giorno di dicembre del 1976, Jack Burdette scomparve. E non tornò a Holt per molto tempo, quando ormai il danno era fatto, e si trattava di un danno molto grave.
La strada di casa è il romanzo che Haruf ha scritto prima di tutti gli altri, ma che noi leggiamo alla fine, soltanto ora che è uscito in Italia, trovando già in nuce tutti gli elementi che esploderanno nella Trilogia della Pianura: la narrazione piana che scorre da sola da una riga all’altra, lasciandoci solo la possibilità di seguirla, e che è allo stesso tempo una narrazione cruda come crude sanno essere le vicende della provincia americana e della provincia in generale; i personaggi così ben delineati che ci danno quasi fastidio quando sbagliano, come può innervosirci un amico che fa qualcosa di veramente sciocco; un lessico che, anche grazie all’ottima traduzione, non sbaglia un colpo nel dipingere l’intera umanità con pochi colpi di pennello.
In La strada di casa, la vita di Holt è turbata da un personaggio, Jack Burdette, che appartiene alla città tanto quanto questa gli sta stretta: per quanto lui fugga, dalla città o dal lato oscuro che lui ha dentro, non potrà far altro che tornare e portare altro male, lasciando cadere al suo passaggio chi non può resistere alla sua forza: la madre che si chiude nella follia religiosa pur di evitare le sofferenze che il figlio continua a causarle, l’eterna fidanzata che lui non sposerà mai, la stessa voce narrante, Pat Arbulckle, che assiste inerte alla violenza quasi non voluta di Burdette. L’unica che pare stare al suo passo è la moglie, Jesse, entrata nella vita di Jack e di Holt in un modo insensato e incomprensibile, e che non soccomberà al suo passaggio ma neanche sarà mai libera da lui.
Approfondimento
In tutti i romanzi di Haruf troviamo vicende decisamente tristi quando non tragiche, ma questo non ci allontana dalla narrazione, anzi questa disperazione sussurrata e controllata ci tiene incollati alle pagine. È una disperazione controllata perché niente è eccezionale in provincia, niente è eclatante, neanche il dolore. La forza della provincia porta avanti tutti, anche chi ha vissuto i dolori più gravi, con la stessa inesorabilità. Il dolore non può fermare gli abitanti di Holt.
Maria Beatrice Böhm