Autore: Gastone Breccia
Pubblicato da Mondadori - 2013
Pagine: 279 - Genere: Non fiction
Formato disponibile: Brossura
Collana: Strade Blu
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✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Il libro perfetto per approfondire la questione della guerra in Afghanistan. Chi sono i Talebani, perché hanno dato asilo a Osama Bin Laden, come ha fatto questo popolo, padrone di un cumulo di sassi a resistere agli assalti dei più grandi imperi della storia senza perire?
Da tanti anni la parola Afghanistan è sulla bocca di tutti. Le prime immagini che ci vengono in mente sono quelle dei guerriglieri con la barba nera, gli Ak 47, lo sguardo impenetrabile. Sì, è vero, questa è l’immagine dominante del popolo afgano, molto simile a quella di Osama Bin Laden, non trovate? Eppure c’è molto di più, dinamiche complesse che risalgono addirittura alla guerra fredda. Dopo aver letto le prime pagine del libro La tomba degli imperi di Gastone Breccia mi è venuto naturale accostarlo a un ottimo testo che più o meno tratta gli stessi argomenti: I Bravi Soldati, un’opera davvero straordinaria, spiegata dal punto di vista di un battaglione americano nella terra del “grande conflitto della nostra epoca”.
Ma torniamo a noi. Si dice che dopo aver creato il mondo, Allah si ritrovò in mano qualche pietra d’avanzo e la usò per dar vita alla Tomba Degli Imperi. Non a caso a questo paese è stato attribuito questo titolo. Da Alessandro il Grande al vastissimo Impero Britannico, la Russia Sovietica, e infine l’America hanno cercato d’invadere questo agglomerato di sassi solo per tornare indietro con le ginocchia sbucciate.
Il saggio di Gastone Breccia, analizza molto da vicino il popolo afgano, lo spirito combattivo e indomabile dei Mujaheddin. Questi guerrieri sono pronti a tutto in nome di Allah e della Jihad, la guerra santa contro gl’infedeli invasori. Si può pensare che l’Afghanistan sia una terra barbara e tecnologicamente arretrata e questo in parte è vero, ma la compensazione arriva proprio dalle innumerevoli battaglie che sono stata combattute in questa zona, le cui vittorie e sconfitte sono tramandate ai posteri la sera insieme alla ninnananna. Siamo abituati a considerare gli occidentali i “Buoni”, ma leggendo scopriremo del finanziamento degli USA ai guerrieri islamici contro la Russia per dissapori risalenti alla guerra fredda, dell’abilità strategica di Bin Laden e del Mullah Omar, uomini dal carisma trascinante, capaci di soggiogare nazioni intere mettendo in ginocchio i più potenti “Imperi” occidentali. Nei vari capitoli sono analizzate le dinamiche storiche, geografiche, ideologiche.
Personalmente ho trovato bellissimo questo saggio quasi quanto mi ha terrorizzato. Dalle parole dell’autore che ha vissuto sulla pelle quei luoghi, parlato di persona con quella gente, ho capito che neppure la morte ferma la vendetta degli afgani. Non è un caso se c’è il detto: padre preservaci dal serpente del deserto, dalla puntura dello scorpione e dalla vendetta degli afgani! Per un leader che muore ce ne sono decide pronti a prenderne il posto fino alla morte, ricordiamoci che per loro morire uccidendo gli occidentali è un onore altissimo, che porta al paradiso. Se volete capire meglio la storia contemporanea, le scelte che hanno dato l’avvio alla crisi economica (certe armi americane costano anche 50 milioni di dollari al pezzo) perché tanti ragazzi stanno perdendo la vita per una guerra che non va da nessuna parte, comprate questo libro e non ve ne pentirete.