
Autore: Ester Viola
Pubblicato da Einaudi - Giugno 2016
Pagine: 218 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: I coralli

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“Chi vo male a chist'ammore prima soffre e doppe more.” È proprio Napoli, con il suo mare e il suo Vesuvio, a fare da cornice a questo divertente romanzo sui disastri e i fraintendimenti dei rapporti di coppia. Trovarsi non è facile, ma è ancora più difficile non perdersi dopo che ci si è trovati.

Dario Giordano è laureato in medicina e, anche se il padre lo vuole chirurgo, lui pensa di essere nato per fare lo scrittore. Olivia Marni è un avvocato divorzista ed è molto brava nel suo lavoro tanto che ormai è considerata un’autorità in materia di matrimoni, tradimenti e separazioni.
Dario e Olivia ultimamente fanno spesso lunghe telefonate notturne, in cui lui cerca conforto alle rogne della quotidianità, come le discussioni con il padre. Tutto normale, fino a qui. Tutto normale, se non fosse che Dario ha lasciato Olivia da sei mesi.
Noi donne lo sappiamo bene, intorno a una telefonata possiamo costruirci un film con una trama così articolata che neanche a Hollywood sarebbero in grado di elaborare. E Olivia non fa eccezione: è convinta che Dario si sia pentito e che le sue telefonate a orari improbabili siano un maldestro tentativo di riavvicinarsi. La sua amica Anna, inguaribile ottimista, non le è di grande aiuto, mentre la cinica Viola ha le idee molto più chiare: se Dario volesse tornare da lei le avrebbe chiesto di incontrarsi di persona e le telefonate sono solo il passatempo di un essere immaturo. Per Viola, architetto di successo e donna indipendente, nessun uomo si salva.
Ma Olivia non sembra essere d’accordo e continua a perdere il sonno pensando a Dario; quando scopre su Facebook alcune foto in atteggiamenti affettuosi con una bella biondina, arriva a toccare il fondo. E come si risale dal fondo, quando ci si arriva?
Insomma, non sei salvo finché non ti innamori di nuovo. E farai meglio ad essere tu il più veloce. È Darwin applicato alla sciagura sentimentale: non il più forte, ma il più veloce a dimenticare è quello che sopravvive.
Forse potrebbe essere d’aiuto Massimiliano, un collega che le chiede aiuto per alcune cause. È notoriamente fidanzato, ma a Olivia sembra che l’aver scelto lei e l’essere gentile debbano pur voler dire qualcosa. E poi c’è Luciano, forse l’unico uomo normale della storia e ovviamente l’unico che a Olivia non piace, nonostante sia belloccio, affidabile e palesemente interessato a lei.
In sostanza L’amore è eterno finché non risponde è un resoconto in chiave ironica delle avventure sentimentali di Olivia, farcito con elementi tratti dalle cause di divorzio di cui si occupa. La conclusione è che l’amore eterno non esiste; il matrimonio è la sua tomba perciò prima o poi tutte le unioni scoppiano. Quelle poche che non scoppiano bè…è solo questione di tempo.
Approfondimento
Ho iniziato L’amore è eterno finché non risponde convinta che si trattasse dell’ennesimo deludente libro che si propone di parlare dei rapporti di coppia in modo brillante. E in effetti è così.
Per quanto la scrittura sia sciolta e vivace, le vicende di Olivia annoiano in fretta e il tono ironico che all’inizio sembra promettere bene, dopo un po’ non basta più a rendere sopportabile la lettura. Meno male che ci sono le battute di Viola, che sono l’unica cosa davvero divertente.
Capisco che possa essere frustrante osservare il matrimonio dal punto di vista di un avvocato divorzista, ma la versione dei fatti presentata in questo romanzo non è realistica. Indubbiamente destinato a un pubblico femminile, spero che però non tutte le donne credano a quello che c’è scritto. Alcuni passaggi fanno sorridere, perché enfatizzano alcuni comportamenti tipici di uomini e donne nei rapporti, ma il merito del romanzo finisce lì.