
Autore: Han Suyin
Pubblicato da Sonzogno - Aprile 2016
Pagine: 394 - Genere: Autobiografico
Formato disponibile: Brossura
Collana: Bittersweet

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Suyin vive combattuta tra le sue due anime eternamente in opposizione, quella Occidentale e quella Orientale, e nel desiderio di tornare nel suo paese d’origine, la Cina. La sua vita procede, tormentata dai conflitti interiori e dall’amore per l’affascinante inglese Mark. Un amore che, ostacolato da mille impedimenti, difficilmente sarà destinato ad avere un lieto fine.

Qualcuno una volta mi disse che è una vera tragedia non essere amati. Ma la vera tragedia non è forse quella di non amare?
Han Suyin è una giovane donna euroasiatica, lavora come medico all’ospedale di Hong Kong in attesa di poter tornare nella sua amata Cina. È una vedova di guerra, con una bambina piccola e ha smesso ormai da tempo di cercare l’amore, ma l’amore non ha smesso di cercare lei.
Così, in un Hong Kong dei primi anni ‘50, terra di passaggio per la protagonista di L’amore è una cosa meravigliosa, crocevia di persone in entrata e in uscita da una Cina lacerata dalla guerra civile, Suyin incontra Mark, corrispondente estero per un giornale. I due, dopo essersi conosciuti a casa di amici comuni, cominciano a frequentarsi e ben presto tra loro nasce un forte legame. Legame che ben presto si trasformerà in amore. Questo amore però non avrà vita facile. Per i due poter stare insieme non è scontato: per poterlo fare devono infatti affrontare numerose difficoltà, non ultimo il pregiudizio della società. Mark è sposato e, agli occhi della famiglia di Suyin, è uno straniero. Comincia così la lotta dei due protagonisti per poter stare insieme.
Mi sentivo dilaniata: il sangue misto non era un ostacolo, l’educazione era un legame che ci univa, ma come potevo ignorare la scissione dello spirito che vivevo dentro di me? Una parte di me non sarebbe mai appartenuta a Mark e l’altra parte non sarebbe mai tornata in Cina.
L’amore è una cosa meravigliosa è un romanzo autobiografico, è il racconto di una storia d’amore, molto profonda e intensa, alcune volte descritta con toni anche troppo stucchevoli, che rendono i sentimenti provati dai due amanti quasi surreali. Il romanzo è il racconto di una donna tormentata a metà tra i suoi desideri e il legame con le antiche tradizioni. Una donna che non riesce a scegliere.
Approfondimento
L’amore è una cosa meravigliosa pone sin dalle prime pagine le premesse per essere un romanzo eccezionale. Sembra che la storia debba esplodere da un secondo all’altro, ma in realtà rimane piuttosto piatta e banale, le aspettative vengono disattese. La cosa più apprezzabile del libro sono le descrizioni, mentre troppo spesso sono utilizzati dei termini forse troppo maestosi e frasi ricche di retorica quando Han Suyin racconta della storia d’amore. Le descrizioni dei luoghi in cui si svolge la vicenda sono invece molto piacevoli, ti trasportano completamente in un mondo, quello dell’estremo Oriente, che, per lo meno nel mio caso, è quasi sconosciuto. Suyin, forse proprio grazie all’affetto che lei stessa prova per questi luoghi, riesce a farti sentire gli odori e a suscitarti le stesse sensazioni provate dalla protagonista. Viene la voglia di intraprendere un viaggio con destinazione Cina per conoscere e scoprire di più sullo stile di vita dei suoi abitanti.
Quello descritto nel romanzo è un mondo in cambiamento rappresentato bene dai personaggi dello zio e della sorella di Suyin. La figura del Terzo Zio è affascinante, è il rappresentante della vecchia Cina del mondo antico che sta scomparendo per fare spazio al nuovo. Dall’altra parte si trova la sorella di Suyin che raffigura un ideale di vita completamente opposto, che tende in tutti i modi a distaccarsi dalla sua parte orientale.
L’amore è una cosa meravigliosa è un romanzo che apre a prospettive culturali diverse e permette di fare una riflessione su come molto spesso il pregiudizio di alcuni possa rovinare l’esistenza degli altri. In ogni caso la vera protagonista di questo romanzo rimane sempre e comunque la storia d’amore. Tutto sommato si potrebbe quindi definire come una buona lettura per i più romantici.
Maria Chiara Scotto