
Autore: Melania G. Mazzucco
Pubblicato da Einaudi - Novembre 2019
Pagine: 568 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Supercoralli
ISBN: 9788806209421

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Plautilla è la figlia prescelta dal Briccio per essere istruita nell’arte della pittura: in lei, riversa la speranza di vedere realizzato quel sogno di gloria per lui ormai lontano. A sorpresa di tutti, la ragazza mostra di possedere un talento che la spingerà oltre ogni limite, portandola a diventare il primo architetto donna della storia.
“Architetto no. Architetta? Suonava ridico. La donna pittore è una pittrice, la donna miniatore miniatrice. Architettrice, dunque.”

1616-1693: Plautilla Bricci è la figlia di Giovanni Bricci, detto il Briccio. Egli è un uomo spensierato e pacifico con una marcata indole artistica. Ama la pittura che, da semplice passione, diventa il suo vero lavoro. Inoltre viene riconosciuto come abile scrittore. Plautilla è una giovane donna molto insicura di sé e fragile a causa di un problema di salute che tiene nascosto. Il suo destino cambia quando il Briccio si ammala: egli sceglie di iniziare la figlia alla pittura creando, attraverso lei, un suo alter ego. Ma Plautilla mostra di avere molto talento e ciò lo manifesta nella sua prima opera: la “Madonna con Bambino”. Solo in età adulta le verrà commissionata un’opera straordinaria dall’abate Elpidio Benedetti, suo intimo compagno: dovrà costruire la Villa Benedetta. Nel corso della sua vita, Plautilla verrà sempre guidata da un ricordo d’infanzia che segnò il suo futuro: il dente di balena posto sullo scrittoio del padre. È un oggetto affascinante che rappresenta una promessa: cercare le cose sconosciute per dare loro un volto.
1849: la guerra domina sul suolo romano. I soldati sono schierati contro l’esercito francese. I bombardamenti si susseguono senza tregua. La Villa sembra una fortezza sicura. Ma la guerra può distruggere tutto.
“L’architettrice” è un libro che risulta piacevole e affascinante soprattutto per chi ama il romanzo storico/biografico. Difficile da apprezzare in caso contrario. Ma, a prescindere da questo, bisogna ritenere ammirevole la ricostruzione precisa dell’ambiente secentesco fatto di corruzione, ricchezza, tirannia papale e di immenso amore per l’arte, la scultura, l’architettura. Interessante è la scelta di inserire nel libro le raffigurazioni che corrispondono alla descrizione delle opere citate: in questo modo il lettore riesce a immedesimarsi a pieno nella storia.
Approfondimento
La bellezza della nostra millenaria città mi emozionava, come se anche io ne avessi qualche merito. Perché sentivo adesso che avrei fatto qualcosa, che avrei potuto aggiungerle una nuova bellezza.
Il romanzo racconta la storia di Plautilla Bricci, nata a Roma nel 1616 e morta nel 1705. Nota pittrice, tra le sue opere si ricordano: la “Madonna con Bambino”, realizzato per la chiesa dei carmelitani di Monte Santo, e la Cappella di San Luigi, che si trova nella chiesa di San Luigi dei Francesi. Indimenticabile è la “Villa Benedetta”, denominata il “Vascello” per la sua forma assomigliante a un veliero, commissionata dall’abate Elpidio Benedetti, consigliere di Mazzarino. La Villa, che si trova vicino alla Porta di San Pancrazio, fu in parte demolita durante l’invasione francese nella Repubblica romana nel 1849.
Plautilla si forma nel contesto barocco pullulante di artisti che saranno fonte d’ispirazione per la donna: tra questi si trovano Bernini, Cortona e Maratta. Inoltre ebbe anche la possibilità di entrare a far parte dell’Accademia nazionale di San Luca.
Plautilla, definita “architectura et pictura celebris”, è una figura importante che merita di essere ricordata nel campo artistico in quanto riesce a imporsi nel mondo maschilista dell’architettura divenendo la prima donna a praticare questa professione, abbattendo ogni stereotipo e pregiudizio. Nel romanzo vengono esposti gli eventi che hanno portato la giovane donna a sviluppare questa indole combattiva: il suo intento è quello di lasciare ai posteri un segno del suo passaggio nella storia per non essere dimenticata.
La minuziosa precisione delle descrizioni (delle opere, delle vicende, dei ricordi ecc.) rende prolissi alcuni punti della storia, rallentando la lettura: ciò può essere considerato sia un pregio che un difetto dal lettore, a seconda del suo gusto personale. Sicuramente è un libro perfetto da leggere se si vuole conoscere qualcosa in più sulla storia dell’arte e, soprattutto, dell’architettura italiana.
Alessia Bellebuono