
Autore: Carla Montero
- Luglio 2021
Pagine: 544 - Genere: Narrativa rosa, Romanzo d'amore
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: A
ISBN: 9788809892057
ASIN: B098YGLNBG

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Le parole, stampate su fogli di carta, sono la fotografia di un momento; esse descrivono quello che viviamo, quello che proviamo. A volte vengono seppellite sotto pile di oggetti, nascoste in fondo a un cassetto a prendere polveri e muffe, fino al giorno in cui qualcuno le riporta a galla, pronto a immedesimarsi in chi le ha scritte, a vivere le sue avventure, provare quelle particolari emozioni dando nuova linfa al proprio essere e avvicinandosi a chi si vuole diventare.

Gianna è una giovane donna che vive a Barcellona con una vita costellata di grandi soddisfazioni: dopo anni di studio si è imposta come architetta, ha un appartamento tutto suo e grosse prospettive di crescita di fronte a sé. La sua quotidianità viene turbata dalla perdita della nonna materna, l’unica parente che abbia mai amato e che si sia occupata di lei e suo fratello dall’infanzia e fino agli ultimi giorni della sua vita, dopo la scomparsa della madre dei due; sembra infatti che i componenti della famiglia Verelli crescano senza avere la possibilità di conoscere il proprio padre.
Mentre Gianna e Carlo svuotano il negozio di dolciumi dell’anziana parente, impacchettando ogni cosa per poter poi vendere il locale al miglior offerente, trovano nascosta in una scatola una lettera in cui si nomina una persona di cui non hanno mai sentito parlare. Inizialmente non danno molto peso alla cosa, pensando fosse semplicemente un caso che quel foglio si trovasse tra le cose della donna ma quando in casa della defunta trovano altri oggetti, tra cui un diario, scritto dalla stessa persona citata nella lettera, cominciano a domandarsi se costei non fosse qualcuno di importante per la famiglia. Si scoprirà che questi oggetti appartengono ad Anice, la bis bisnonna dei due, e descrivono la sua vita di giovane donna vissuta nel periodo della prima guerra mondiale nel paese di Castelupo, in Liguria.
Mentre Gianna si interessa alla ricerca delle sue radici, la sua vita a Barcellona si complica ulteriormente per una serie di imprevisti. Decide così di staccare da questa routine che non riesce più a gestire, fatta di dolore per il lutto appena subìto, l’incertezza per il futuro e la solitudine e si mette in marcia verso l’Italia, per visitare i luoghi che hanno dato i natali alla sua famiglia e scoprire così qualcosa di più sui suoi avi e su sé stessa.
L’avventura italiana di Gianna durerà alcune settimane nelle quali la donna scoprirà non soltanto la vera storia di Anice ma anche un nuovo modo di vivere fatto di relax, del tempo che si dilata, della bellezza dei paesaggi, della riscoperta di una serata tra amiche e dell’amore. E mentre la sua bis bisnonna lotta, nel suo racconto, per la sua libertà, la nipote nel presente si riscoprirà insieme a lei, come se un filo invisibile collegasse passato e presente in un continuum senza pause.
La mia bisnonna, che era una fata, era solita dire che nelle profondità del bosco devastato dal fuoco c’è sempre un germoglio pronto a farsi strada tra la cenere. E proprio come la Madre Terra trova la sua luce in mezzo alla distruzione, così fanno anche gli esseri umani. Ogni morte lascia il posto a una nuova vita. Tutto ciò che se ne va fa spazio a ciò che sarà. Basta tenere la mente e il cuore aperti per poter ricominciare. Ogni nuovo inizio è una rinascita e ogni vita nuova porta con sé qualcosa di meraviglioso.
Approfondimento
Il libro Le donne di casa Verelli racconta in parallelo le storie di Anice e Gianna, alternando in modo armonico i capitoli che raccontano le vicende ambientate nel presente e quelle ambientate nel passato.
Le pagine dedicate a Gianna riportano nel titolo il nome di ricette, dolci, ingredienti utilizzati dalla nonna della protagonista nelle sue ricette e tipici della tradizione italiana; ogni cibo citato appare durante la narrazione diventando elemento cruciale del racconto. I capitoli dedicati ad Anice invece riportano date, nomi di persone o avvenimenti e oltre a raccontare la storia di questa donna, sono una fotografia degli orrori della guerra, non solo per la descrizione che si fa dei territori colpiti dal conflitto ma anche e soprattutto per quella dei superstiti che tornano a casa conservando la vita ma perdendo la propria anima.
C’è un filo conduttore tra le vicende di Gianna e la sua antenata: entrambe soffrono nello stesso istante, entrambe subiscono la perdita di un caro, entrambe conoscono il dolore della solitudine e dell’abbandono. Ed entrambe a un certo punto, ritrovano la forza dentro di sé, lottando per i propri cari e riscoprendo, in modi differenti, quel valore tanto caro che è la libertà.
Giusy Pitzeri