
Autore: Friedrich Hölderlin, Susette Gontard
Pubblicato da Mondadori - Giugno 2021
Pagine: 208 - Genere: Biografico, Classici
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Oscar classici
ISBN: 9788804728610
ASIN: B095W6JV8B

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L'amore tra Susette Gontard, bella, colta e sensibile moglie di un banchire, e Friedrich Hölderlin, poeta di grandi speranze e precettore del figlio, ha acceso la fantasia di artisti e scrittori: intorno al destino infelice dei due si diffonderà l'aura romantica di un amore tragico perché assoluto. Le lettere di Susette, pubblicate come "lettere di Diotima", scritte cioè dalla musa ispiratrice e non da una donna in carne e ossa, raccontano la vicenda reale della coppia, svelando una figura modernissima di donna colta, intelligente e appassionata, che non teme di misurarsi con il suo interlocutore sul piano dei sentimenti, oltre che su quello letterario e filosofico.

Se un amore è del tutto sottratto alla realtà, vissuto solo con il pensiero, non possiamo nutrirlo né dargli speranza, finisce per diventare solo fantasticheria oppure svanisce del tutto, continuerebbe ad esserci ma noi non potremmo conoscerlo, e i suoi benefici effetti su di noi sparirebbero.
Susette era la giovane moglie di un banchiere, colta, raffinata e appassionata; Hölderlin, poeta di grandi speranze ma scarse sostanze, precettore dei suoi figli; entrambi giovani in un mondo che stava cambiando, ma non alla stessa velocità dei loro sentimenti. Quando la loro relazione oltrepassò il limite, Holderlin fu costretto a lasciare la casa del banchiere per trasferirsi in una città limitrofa, ma questo non riuscì a tenere lontani i due giovani amanti, che continuarono a vedersi e soprattutto a scriversi. Sì, perchè il loro amore nasce e si manifesta soprattutto tra le parole, nella filigrana delle lettere, nei sospiri raccontati e trascritti sulla carta.
L’amore tra Susette e Friedrich, entrato nelle cronache letterarie di tutti i tempi, ha acceso nel tempo la fantasia di artisti e scrittori, elaborando il clichè del triangolo amoroso più struggente e drammatico , che oppone il denaro all’ideale dell’arte. Da una parte un poeta che finirà i suoi giorni nell’isolamento e nella follia; dall’altra un banchiere senza scrupoli e tra loro una giovane donna, madre di quattro figli, colta, intelligente e appassionata che del poeta si innamora perdutamente. Ma la storia tra Susette e Friedrich non è solo questo, non è solo lo scandalo di quell’epoca, non è solo l’amarezza di un amore spezzato; è la corrispondenza di due anime gemelle, è il racconto di un’epoca e di una società proiettate verso il futuro ma non ancora pronte ad accogliere la forza dirompente di un amore che scardina le convenzioni sociali e che da scandalo.
La fine della storia è nota: non sarà l’amore a trionfare. Hölderlin si allontanerà definitivamente dall’amata e dalla città, alla ricerca di un nuovo sostentamento economico, iniziando quel percorso tormentato che lo porterà nel giro di qualche anno all’obnubilamento mentale, mentre Susette, minata da una malattia ai polmoni, muore di rosolia e il banchiere non tarderà a risposarsi. Rimarranno tuttavia le pagine appassionate dei due amanti, il racconto dei loro aneddoti quotidiani, le parole scritte per fermare il tempo dei loro incontri, resterà l’aurea di un amore tragico e assoluto, il passaggio di due anime che si specchiano l’una nell’altra.
Lettere d’amore non è un semplice carteggio amoroso, ma è il racconto drammatico, doloroso, esaltante e dolcissimo di due vite che si incrociano in un tempo e in un luogo sbagliato; è la corrispondenza perfetta di due anime destinate però a rimanere insieme solo nelle lettere appassionate, nelle parole pensate e poi scritte per ingannare il tempo, la distanza, le convenzioni sociali; è la certezza di un grande amore che, come tutti i grandi amori, è destinato a rimanere vero, vivo e puro solo tra le righe vergate a mano di una lettera d’amore.
Approfondimento
Restiamo affascinati dinanzi alle parole d’amore, di comprensione, di tristezza, di nostalgia che scorrono sotto gli occhi; noi, lettori del terzo millennio, abituati a esprimerci per emoticon e pittogrammi, come gli uomini primitivi, rimaniamo disorientati davanti a un amore che nasce con le parole e a esse deve tutto; noi che abbiamo perso il senso profondo dello scrivere ci ritroviamo stupiti davanti a una lettera d’amore, e la immaginiamo rigata di lacrime, stropicciata di baci, pasticciata di cancellature perchè a volte anche le parole sono davvero poche per esprimere l’Amore.
E se mai il nostro amore non dovesse venir mai ricompensato, rimane tuttavia così bello per se stesso, nel suo silenzio tra noi, che rimarrebbe per sempre la nostra cosa più cara, unica.