
Autore: Hilary Mantel
Pubblicato da Fazi - Ottobre 2020
Pagine: 1000 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le strade
ISBN: 9788864116181

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“Tutti conoscevano Cromwell da bambino. Prima di compiere i dodici anni era il piccolo esattore dei suoi crediti…A quindici anni…era partito con il suo fagotto verso altri lidi e verso un’altra guerra…A diciotto anni aveva alle spalle due delle sue vite. La terza era cominciata a Firenze nel cortile di casa Frescobaldi…Ad Anversa aveva ricominciato da capo, alle dipendenze dei mercanti inglesi…La vita successiva era stata con la moglie, i figli, il suo signore il grande cardinale. La sua sesta vita è stata come Segretario Particolare servitore del re…”

Lo specchio è la luce
è l’ultimo di una serie di tre libri scritti da Hilary Mantel dove si raccontano le vicende che hanno segnato la vita di Thomas Cromwell alla corte di Enrico VIII d’Inghilterra.
Il libro si apre con la decapitazione di Anna Bolena alla quale il nostro protagonista assiste. Siamo nel 1536, Cromwell ricopre il ruolo di segretario privato del re. È grazie a lui, alla sua astuzia, che Enrico VIII riesce a liberarsi di sua moglie, ormai diventata scomoda e di intralcio per le nuove nozze alle quali vuole convolare.
La prescelta questa volta è Jane Seymour, un tempo dama di compagnia dell’ormai defunta regina Caterina.
«Immagino che per un mese o due sarà soddisfatto di Madame Jane…finchè l’occhio non gli cadrà su un’altra signora. Allora si scoprirà che Jane lo ha ingannato – e che non era affatto libera di sposarsi, per via di qualche contratto antecedente con un altro gentiluomo…»
Il volubile regnante delega al suo segretario ogni compito possibile e immaginabile e lui, Cromwell, cerca di soddisfare ogni suo desiderio conscio del fatto che la sua posizione a corte e la sua stessa vita dipendono esclusivamente dai capricci del re.
Ma d’altronde lui è abituato a guardarsi sempre le spalle e a stare attento a dove mette i piedi. Figlio di un fabbro violento e alcolizzato, fin da piccolo ha dovuto cercare di cavarsela nel migliore dei modi per poter sopravvivere. La posizione di prestigio che ora occupa fa sì che su di lui vengano puntati gli occhi dei nobili e di chiunque ambisca al potere. Le diverse fazioni che intendono mettere mano sulla corona fanno a gara per dispensargli favori. Ma lui sa benissimo che ogni cosa ha il suo costo e come dietro ad ogni sorriso o ammiccamento possa nascondersi un pugnale. Non si lascia abbindolare: prende da tutti ciò che al momento può essergli utile senza porsi troppo il problema del domani. Ha accanto a sé degli uomini fidati, più che altro appartenenti alla sua famiglia allargata, ragazzi che ha preso sotto la sua protezione fin da piccoli. Ha perso sia la moglie che le figlie anni prima. Solo suo figlio Gregory è sopravvissuto alla malattia del sudore che ha spazzato via la maggior parte dei suoi affetti.
La corte d’Inghilterra pullula di intrighi, complotti, omicidi mascherati da giustizia. La mancanza di un erede maschio legittimo che possa prendere il posto di re Enrico alla sua morte lascia tutte le strade aperte per poter ascendere al trono. Inoltre, la rottura con la chiesa di Roma, le diverse rivolte da parte della popolazione rendono al sovrano difficile gestire il regno. Ma dove Enrico non arriva ecco che arriva lui a placare controversie, a trovare vie d’uscita, senza però riuscire mai a compiacere all’aristocrazia che, vedendolo solamente come un popolano arricchito che il re ha posto sul piedistallo, cerca di eliminarlo in ogni modo possibile e immaginabile…
Approfondimenti
Ho avuto difficoltà nel leggere questo romanzo. Troppi nomi, troppi fatti dati per scontati, nonostante un breve riepilogo iniziale dei primi due volumi, fanno sì che diventi complicato per il lettore catapultarsi da subito nella storia. Per questo vi consiglio di leggere prima i libri che lo precedono, alla fine io l’ho fatto perché mi infastidiva non avere un quadro chiaro di tutte le vicende.
Per chi è affascinato dai romanzi storici sicuramente queste mille pagine saranno succulente. Credo che l’autrice ami particolarmente l’Inghilterra del XVI secolo visto la descrizione dettagliata di usi e costumi allora in voga alla corte del re, la caratterizzazione dei personaggi storici e l’analisi particolareggiata delle vicende.
Devo ammettere che è riuscita ad incuriosirmi e a spingermi ad andare a verificare se ciò che raccontava corrispondesse o no a verità.
Quello che più ho apprezzato è che sia riuscita a dare un’anima a quei personaggi che ci vengono proposti nei libri scolastici le cui vicende spesso memorizziamo controvoglia per poter prendere un bel voto. Presentati come ha fatto lei, invece, anche quelli più ostici prendono vita, sbucano dalle pagine e colpiscono il nostro interesse. Grazie a questo libro posso dire di aver più chiare molte vicende che conoscevo solo sommariamente.
Nel complesso posso dire di ammirare il grande lavoro che ha portato alla stesura di questo e dei romanzi precedenti e, anche se io non mi sono entusiasmata nel leggerli, non posso negare che siano scritti bene e che sicuramente riscuoteranno parecchio successo in chi ama conoscere tutto ciò che si nasconde dietro editti, leggi e vicende del passato.
Aira Ria