Autore: Susanna Tamaro
Pubblicato da Bompiani - 2013
Pagine: 99 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Tascabili
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Anselma,insegnante eccentrica ormai in pensione,un pappagallo Amazzone e tanti ricordi,in conflitto con un mondo fuori fatto di figli,generi,nuore,nipoti, vicini e burocrati che non li accettano : ecco gli ingredienti per una storia dai risvolti malinconici conditi da un pizzico d’amore.
“Che cosa c’è? Sei Triste? Anche tu hai un peso sul cuore, Luisito? “ –cit-
Poiché è menzionata la parola chiave peso sul cuore, cito come incipit e capirete dopo perché: “Non si può ricevere la serenità da qualcun altro, e non la si può comprare né ottenere solo chiedendola, neppure se implori!La serenità è uno stato d’animo. Qualcosa che ciascuno deve imparare a trovare da sé ” –da Il cavaliere che aveva un peso sul cuore di Marcia Grad Powers. Anche uno splendido volatile dal piumaggio color arcobaleno possiede quel muscolo cavo che, secondo luogo comune del pensare umano, è sede delle emozioni e chi meglio di Susanna Tamaro, scrittrice triestina famosa soprattutto per il romanzo epistolare Va dove ti porta il cuore che ha venduto oltre 15 milioni di copie in tutto il mondo, poteva insegnarcelo, attraverso il personaggio di Anselma, estrapolato da un fatto di cronaca vera. Impariamo da Luisito – Una storia d’amore, bella parabola con filo conduttore la poesia delle piccole cose,che se purtroppo o per fortuna- dipende dai punti di vista- ne è dotato l’amico pennuto oltre che l’anziana signora, il risvolto della medaglia è un grosso fardello a suo carico: i sentimenti provati nei confronti del mondo esterno e soprattutto lo specchio di noi stessi che gli altri ci consegnano, l’accettazione e l’integrazione, l’amore di rimando, possono forgiare sofferenza psicologica e malessere, uno grosso macigno che pesa assai.
Allora, perla di saggezza preziosa ma sempre solita solfa, basta abbandonarsi ai sogni e infischiarsene del contorno, magari guidati da una bambina. Lottare per raggiungere, non voglio abusare del sostantivo felicità, troppo ambizioso, probabilmente sta altrove, ma quantomeno ben stare sulla terra fino alla fine dei giorni, arricchendoci dei piccoli momenti, della semplicità di condividere un boccone o una carezza della gioia di ritrovarsi sotto lo stesso tetto, dello scoprirsi reciprocamente necessari… basta poco … che ce vo’! …per dirla come una celebre frase del finale dello spot Save the Children. Ecco l’allacciamento con l’esergo della Powers. Retorica? Fiaba a lieto fine mielosa? Paradosso della realtà? Può essere ma va bene così. Scrittura lineare, romanzo breve, scarno di personaggi ma ben delineati,linguaggio semplice,eventi narrati con la caratteristica fluidità e coerenza tempistica propria della Tamaro,un amabile scritto carezzevole. Che cosa vogliamo di più per trascorrere due orette in santa pace? Forse un suono della fantasia che ci guidi per mano al piacere della lettura? C’è, in Lousito -Una storia d’amore, garantisco che c’è.