
Autore: Richard Osman
Pubblicato da SEM - Settembre 2021
Pagine: 384 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
ISBN: 9788893903882
ASIN: B09G3HQV14

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Elizabeth Best, un'anziana ex spia inglese, e i suoi amici si troveranno a dover risolvere due casi di omicidio, un furto di diamanti del valore di milioni di sterline e dovranno scegliere bene di chi fidarsi.

Non vogliono niente in cambio, a parte la sua felicità e la sua amicizia. Le vogliono bene, tutto qui. C’è voluto un bel po’ di tempo per Elizabeth per accettare questo dato di fatto.
Elizabeth Best è una ex spia inglese, ormai ultrasettantenne, ma ancora molto scaltra e lucida.
Vive in una residenza per pensionati fuori Fairheaven e trascorre il suo tempo libero con i suoi amici di una vita: una ex infermiera petulante, uno psichiatra in pensione e un altro che un tempo si occupava di automobili.
Tutti e quattro sono i componenti del Club dei Delitti del Giovedì, che sembra sia stato istituito per risolvere crimini complicati, con la supervisione di Elizabeth, la più esperta fra tutti, sempre davanti a buon cibo.
Quando Elizabeth riceve una strana lettera dal suo ex marito e collega, che le chiede un incontro, si presenta all’appuntamento stabilito con sospetto e la guardia alta. Scopre così che Douglas è coinvolto nella sparizione di diamanti del valore di milioni di sterline.
Il passato di Elizabeth è pieno di segreti, che tali devono rimanere, poiché spia una volta, spia tutta la vita.
In questo caso però racconta del suo appuntamento ai suoi amici, che davanti a tazze di tè e bicchieri di vino, elaborano congetture, a tratti molto fantasiose, mentre Elizabeth cerca di tenerli con i piedi per terra.
I diamanti sono scomparsi dall’abitazione di Martin Lomax, un criminale che ha rapporti con la malavita di tutto il mondo e qualche cadavere sepolto in giardino, che deve ritrovarli e restituirli molto in fretta al proprietario, un uomo abituato a regolare i conti con la pistola.
Elizabeth e i suoi amici dovranno seguire le tracce dei diamanti per evitare a Douglas di essere ucciso, ma anche per incastrare pericolosi spacciatori ed insospettabili funzionari pubblici.
Il caso di furto però si trasforma presto in caso di omicidio, aumentando il livello di pericolo dell’indagine; a quel punto
i membri del Club collaboreranno con la Polizia e l’esperienza di Elizabeth aiuterà gli agenti a sbrogliare la matassa.
Lo stile narrativo vorrebbe essere divertente, ma senza riuscirci, e i contenuti non hanno suscitato in me nessun coinvolgimento, principalmente perché pieni di informazioni del tutto inutili.
Approfondimento
Il Club dei Delitti del giovedì è composto da quattro anziani amici, che indagano, parallelamente alla Polizia, su crimini difficili. Tra tutti è Elizabeth che funge da organizzatrice del gruppo e delle attività, perché è una ex spia in pensione, con una lunga esperienza alle spalle.
Il nuovo caso però coinvolge Elizabeth in prima persona, quando riceve una lettera dal suo ex marito Douglas, che le chiede aiuto per risolvere una faccenda delicata: è coinvolto nel furto di diamanti che valgono milioni di sterline e che sono spariti dalla villa di Martin Lomax, amico di mafiosi, trafficanti ed assassini.
Tutti hanno interesse a ritrovare i diamanti, Lomax perché deve restituirli al suo amico mafioso che in caso contrario lo ucciderà, Elizabeth perché anche se Douglas è stato un marito fedifrago ed imbroglione, non vuole che gli accada nulla di male.
Le cose si complicano quando il caso si trasforma da furto in omicidio ed Elizabeth dovrà tirare fuori tutte le sue risorse materiali e psicologiche se vuole trovare una soluzione. Trascinerà i suoi amici in azioni pericolose e dall’esito incerto, affidando a ciascuno compiti delicati che loro svolgono con leggerezza e senza fare troppe domande: del resto si fidano ciecamente di Elizabeth e fanno tutto ciò che lei chiede.
Verranno intralciati sia dalla difficoltà a trovare una soluzione sia da individui insospettabili agli occhi dei più ma che si dimostreranno gravemente coinvolti.
Elizabeth mi ricorda l’ispettore Vera Stanhope, per l’età avanzata e per i suoi continui “caro” e “cara”, ma anche perché entrambe sono inglesi e vivono lontane dalla città e fra tutti i protagonisti di L’uomo che morì due volte mi sembra quello più degno di attenzione così decisa, concreta e lungimirante.
Il libro è traboccante di informazioni inutili che arrivano soprattutto per bocca di Joyce, ex infermiera chiacchierona e membro del gruppo, che tiene un diario dove racconta l’evoluzione dell’indagine ma perlopiù racconta la sua vita quotidiana scendendo in dettagli superflui.
Anche la costruzione della trama dal punto di vista poliziesco non mi ha convinto, l’autore Richard Osman cerca di trasmettere in parte suspense e in parte senso dell’umorismo, peraltro senza riuscirci e sinceramente non è un libro di cui consiglierei la lettura.
Angela Atzeni