
Autore: Marco Malvaldi
Pubblicato da Sellerio - 2012
Pagine: 196 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: La Memoria

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Un uomo che muore per un attacco di cuore. All'inizio sembra una disgrazia, ma Piergiorgio capisce che non è morte naturale... e l'assassino è ancora in paese visto che è isolato.

Milioni di milioni è l’ultimo romanzo pubblicato nel dicembre del 2012 dall’editore Sellerio, scritto da Marco Malvaldi, giovane autore pisano. Il giovane scrittore, di professione chimico, ha già composto una serie di simpatici romanzi con dei protagonisti molto particolari:i vecchietti del Bar Lume. Personaggi che hanno avuto un notevole successo per l’interesse suscitato nei lettori e per il linguaggio molto realistico. L’autore si è dedicato inoltre al romanzo giallo a sfondo storico attraverso il personaggio di Pellegrino Artusi in Odore di chiuso, con il quale ha vinto nel 2011 il premio Castiglioncello e Isola d’Elba- Raffaello Brignetti.
In questo nuovo romanzo l’ambientazione è sempre toscana, spaccona e popolaresca, come in tutte le altre opere di Malvaldi. Tutto si svolge a Montesodi Marittimo, un paesino con una certa altitudine, situato tra le province di Pisa e Livorno, come possiamo capire dal linguaggio, quasi un dialetto, usato dall’autore. Siamo in inverno, precisamente alla metà di gennaio, come indica la famosa nevicata descritta nell’opera, quando su Montesodi: milioni di milioni, furono i fiocchi che caddero nel corso di quella sera e della notte sul territorio di Montesodi Marittimo. Tutti diversi l’uno dall’altro, i fiocchi, e tutti ugualmente entusiasti di perdere la propria identità per andare a fondersi in un unico, inesorabile e compatto tappeto bianco.
Due i personaggi principali: un genetista, Piergiorgio Pazzi, incaricato di svolgere indagini su questo paese considerato “il più forte d’Europa” e una archivista, Margherita Castelli. Prima della famosa nevicata, tutto nel paesino sembra svolgersi in modo molto ripetitivo e monotono. Dominano due famiglie: quella del sindaco, Armando Benvenuti e della moglie, la sindachessa Viola, e quella della maestra Anna Maria Zerbi Palla, vedova con un figlio poco simpatico ai suoi compaesani, discendente di quel marchese Filopanti Palla, gran donnaiolo, che si è pentito in punto di morte di aver lasciato tanti figli illegittimi. Da qui si capisce come nel paese un abitante su due abbia come secondo cognome Palla, appunto. Prima della famosa tempesta di neve, che lascia il paese isolato per alcuni giorni, sembra anche noioso, piatto e tedioso viverci. Ci sono le solite storie di paese: i pettegolezzi e i rosari delle comari, le feste caratteristiche e tipiche, i personaggi spacconi e forti, dediti alla caccia. Dalla mattina dopo la famosa nevicata tutto cambia: è avvenuto un delitto. La maestra, infatti, viene trovata morta in casa sua e ad essere sospettato è proprio Piergiorgio Pazzi, che alloggiava nella sua casa.
Ad aiutare il genetista a scagionarsi il maresciallo che svelerà segreti e bugie del paese e Margherita Castelli, che aiuterà l’amico, raccogliendo pettegolezzi e dicerie sulle storie d’amore di Montesodi Marittimo. L’autore, sempre onnisciente, lascia nel corso del romanzo e della storia, indizi che aiutano il lettore che si identifica, come nei gialli di Agatha Christie, con colui che svolge le indagini per scoprire l’assassino, cioè con il maresciallo e con Piergiorgio Pazzi. E nel finale, si sente, nella scena della rivelazione, la suggestione di personaggi come Hercule Poirot in Assassinio sull’Orient Espress o di Miss Marple in Assassinio allo Specchio. Originalissima l’ambientazione toscana e il linguaggio usato, molto colorito di espressioni tipiche del parlare di questa regione.
Maria Romagnoli