
Autore: Ilaria Tuti
Pubblicato da Longanesi - Maggio 2019
Pagine: 480 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Audiolibro, Copertina Rigida, eBook
Collana: La Gaja scienza
ISBN: 9788830451551
ASIN: B07QZCQWRV

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“Il rosso cola, penetra nei recessi delle fibre, finché diventano un tutt’uno. Le dita lo allargano con una pressione potente, un impeto disperato. Intingono e colorano. Vogliono imprigionare l’immagine prima che la bellezza svanisca.”
Al centro della nuova indagine del commissario Teresa Battaglia, un misterioso quadro che si pensava fosse andato perduto e il cui ritrovamento aprirà una breccia sul passato, scatenando così un susseguirsi di inquietanti eventi che travolgeranno il commissario e la sua squadra sin dal primo momento.

Il commissario Teresa Battaglia è alle prese con un nuovo caso: è stato ritrovato un dipinto che tutti credevano smarrito, la Ninfa dormiente, ultimo capolavoro di Alessio Andrian, il pittore partigiano. Il dipinto è il ritratto di una giovane donna datato 20 aprile 1945, che strega chiunque lo guardi con la sua bellezza e l’accuratezza dei dettagli.
Da un esame più meticoloso si scopre che il ritratto nasconde un macabro segreto: è stato realizzato con il sangue.
L’unico a conoscere la verità celata dalla Ninfa è il suo stesso autore Alessio il quale, però, si è votato al silenzio e all’immobilità da quando fu ritrovato coperto di sangue e in fin di vita nel maggio del ’45. Benché il suo corpo sia ancora funzionante, l’anima di Alessio è come morta, rimasta intrappolata nel giorno della tragedia vissuta 70 anni prima.
Cos’è successo quindi il 20 aprile 1945?
Per far luce sulla vicenda, il commissario Battaglia e il suo team si spingeranno fino alla suggestiva Val Resia, dove entreranno in contatto con i suoi abitanti e una cultura arcaica e millenaria, rimasta immutata nel tempo.
Gli eventi si alternano con le inquietudini dell’ispettore Massimo Marini, alle prese con un passato tormentato, la paura di Teresa di dimenticare a causa dell’Alzheimer e il ricordo di una perdita dolorosa che l’ha perseguita.
Questa indagine non riesco a lasciarla andare. È mia, in ogni senso, con il suo carico di ricordi e di tormenti. È qualcosa che devo fare, prima che il mio inverno arrivi. Sento già l’autunno, in anticipo: anch’io, come la natura, ho bisogno di ritirarmi nell’essenziale.
Due nuove risorse completano la squadra della Battaglia, Blanca e Smoky, una ragazza ipovedente poco più che ventenne e il suo bizzarro cagnolino che, grazie alle loro competenze in Human Remains Detection, saranno fondamentali nel corso delle indagini.
Ninfa dormiente racconta una storia d’amore e sangue, racconta di una natura oscura, dello sciamanismo femminile, di Madonne nere ed esoterismo, una storia in cui le donne, vittime e carnefici di loro stesse, sono le protagoniste indiscusse.
Il mistero da risolvere non è solo uno, bensì tanti che convergono tra loro, si ingarbugliano, si sovrappongono e solo Teresa, con la sua empatia e il suo intuito, può sbrogliare questo groviglio.
Approfondimento
Inizialmente il romanzo di Ilaria Tuti mi aveva convinta, anzi, ne ero entusiasta; il plot letterario e il linguaggio volutamente ricercato lasciavano presagire uno svolgimento avvincente. Riusciva ad accendere la curiosità e a saziarla con la giusta dose di suspense, ma senza appesantire troppo il discorso.
Tuttavia, continuando la lettura la trama diventa farraginosa. L’autrice sembra non badare minimamente alla diversa estrazione sociale dei personaggi, associando a tutti lo stesso linguaggio aulico e lo stesso bagaglio culturale creando così un insieme disarmonico.
Ninfa dormiente dà l’impressione di un libro costruito su un’idea originale e accattivante, ma che è stata sviluppata in modo confuso ed eccessivamente complicato.
Roberta Di Pietro