
Autore: Valentina Farinaccio
Pubblicato da Mondadori - Maggio 2022
Pagine: 180 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Narrativa italiana
ISBN: 9788804751205
ASIN: B09XTTKS57

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Vittoria non ha una vita. O per meglio dire ha una vita che non la vuole. Davanti a lei si aprono sempre scenari che la fanno sentire profondamente inadeguata. Passa da un eccesso all’altro dondolandosi su un’altalena che la spinge sempre più lontano da quello di cui ha bisogno. Il suo è un viaggio interiore, un percorso, una crescita che ti avvince e ti porta ad ogni pagina un passo più in là della tua curiosità, con la voglia di conoscere la fine del suo percorso e fin dove la sua storia ti potrà portare.

Mi piaceva perché io non gli piacevo. Anzi perché ero convinta di non potergli piacere.
Questa è la riflessione di Vittoria sull’uomo da cui è attratta, la riflessione su tutta la sua vita. Ogni momento per lei è stato un rifiuto, prima ancora di aver chiesto, ogni attenzione viene scambiata per una critica, ogni gesto cortese per un atto di pietà. Ogni singolo momento della sua giornata scandito dal pensiero di non essere abbastanza, di non essere giusta, di non essere all’altezza. E allora come fare per vincere questo senso di sofferenza perenne? Cibo. Mangiare. Riempirsi di consolazione e calorie, immaginare nella sua mente che quella sia la cura da tutti i mali per poi restare imprigionata dalla cura stessa. Vittoria non sa lottare, ma sa scappare bene. In un’epoca dove sei sempre rintracciabile lei riesce a sparire dal mondo. Crea uno spazio dove l’accesso è negato, dove non è raggiungibile. Questo è il contesto in cui lei si muove, in un viaggio pieno di ricordi che a malapena rammenta, ma che influenzano il suo presente. Una disperata ricerca, non della felicità, ma di qualcosa di più importante: della memoria di se stessa, di chi veramente era, di chi è adesso.
Al momento non è raggiungibile è un libro che si legge bene. Una scrittura semplice e diretta che rende esattamente l’idea di quello che è lo stato d’animo della protagonista: è un racconto che scava nell’animo di tutte le persone che vivono in conflitto con loro stessi. Ci fa guardare, non da buco della serratura, ma dalla porta spalancata il degrado dell’autostima, la paura del vivere di ogni giorno che si tramuta nel nascondersi dietro delle foto, dietro un social. Ci mostra la violenza dell’esposizione mediatica vissuta da chi invece farebbe di tutto pur di non esserci, di chi ha bisogno di nascondersi al mondo per poter sopravvivere o di chi vorrebbe solo essere e non apparire. Una bella storia di una donna che mentre cadeva nel vuoto ha rammentato di essere abbastanza anzi di essere davvero tanto per la persona più importante e cara che aveva, se stessa.
Approfondimento
A te è mai capitato? Di passare giorni come quelli di Vittoria, di non sentirti all’altezza del mondo che c’è fuori, di essere solo una minuscola inutile particella e di voler scomparire per smettere di arrampicarti e cadere nel vuoto. Il modo in cui è scritto Non è al momento raggiungibile: diretto, senza mezzi termini mi ha spesso fatto riflettere e sinceramente intristire in alcuni momenti.
Pensandoci bene si, ci sono stati giorni così e certamente ce ne saranno ancora nella mia vita (forse in quella di tutti), ma vivere un’esistenza intera in questo stato di malessere perenne, senza mai un attimo di leggerezza? Quest’idea mi ha destabilizzato.
Perché mai facciamo tutti così tanta fatica a riprenderci noi stessi? Perché Vittoria deve arrivare al limite della sua forza per potersi ricordare quanto è bello poter decidere come vivere?
Questo non significa avere il controllo di tutto, (non facciamolo questo errore di onnipotenza che poi come un boomerang ci ricorda che il controllo assoluto non è di questo mondo), significa poter scegliere come affrontare le cose.
L’unica cosa di cui aver paura è la paura.
Citava F.D. Roosevelt e Vittoria ne ha di paure, decine, centinaia. Con la sua storia, rappresenta una parte viva e presente in ognuno di noi.
Alla fine del libro come lettore mi sono posta tre domande che forse verranno in mente anche a voi (o ne avrete altre dopo averlo letto).
Quanta importanza diamo a quello che ci circonda in relazione a quelli che siamo?
Quanto siamo disposti a spendere ed esporre di noi stessi per ottenere quello di cui abbiamo bisogno?
Quanto vale il nostro coraggio nell’affrontarlo tutti i giorni sapendo il grande impegno che ci aspetta?
Per quanto mi riguarda non ho le risposte ma; se leggere questa storia mi ha fatto fermare un istante e fatto venire in mente queste domande, direi che è un buon inizio.
Antonella Flavio