
Autore: Andrea Salonia
Pubblicato da La nave di Teseo - Novembre 2020
Pagine: 464 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Oceani
ISBN: 9788834605127

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“Sarebbe troppo facile dire che non esisti. Non ti vedo, non ci sei. Invece tu sei lì, forse con la gonna e i tacchi, o con le mutande lunghe…Poco importa la tua forma; ci sei in sostanza. Ti prendi molto sul serio, forse troppo. Incombi e decidi tutto.”

Faustino è un bimbo silenzioso. Si sofferma molto a osservare il mondo, ad ascoltare gli altri, a incamerare nella sua testa e nel piccolo taccuino che gli ha regalato il suo amico Felice tutti i vocaboli nuovi che gli sfiorano le orecchie. Si sente attratto dalle parole, dal loro suono, dal loro significato, da ciò che evocano. Non le dà per scontate; percepisce il potere che da ognuna di loro scaturisce e quanto sia importante utilizzarle nella giusta maniera.
…puoi dire cose sagge, cose belle, o anche soltanto cose vere, ma presta attenzione perché le stesse che a te danno refrigerio ad altri urticano e fan male.
Ma arrivano i suoi dieci anni e, con loro, tutto questo sapere silenzioso, conservato nella sua mente, esplode, inondando le persone che ha intorno. Sarà l’incontro con Dio che ha favorito questo suo tramutarsi in un fiume in piena? Eppure non c’erano parole in quella chiesetta in mezzo al prato dove, per la prima volta, aveva ascoltato la musica degli angeli. Era lì che Dio lo aveva chiamato. Da quel giorno il suo rapporto con Lui era diventato sempre più intenso. Apparentemente la sua quotidianità non era cambiata. Continuava a vivere come prima, nella sua famiglia ordinaria, onesta e pulita, seguendo le partite dell’Inter, ascoltando le storie di nonno Aurelio e le lezioni di botanica di Felice. Ma ora al centro dei suoi interessi c’era Gesù, l’uomo Gesù, che tanto aveva patito su questa terra per aiutare noi. E Faustino voleva fare ciò che lui aveva fatto: aiutare gli altri, fuori, per strada, in mezzo alla gente. Per questo a tredici anni decide di entrare in seminario, nonostante suo padre non sia d’accordo, nonostante sua madre non sia contenta. Ma entrambi si mettono da parte e gli permettono di fare le sue scelte.
La vita in seminario non è semplice. Deve imparare a dimenticarsi di tutto, fare il vuoto dentro di sé per accogliere appieno la voce del suo Gesù, scordandosi della sua. Solo allora potranno parlare lui e Dio, solo allora potranno, insieme, portare avanti il loro progetto e costruire una nuova Chiesa.
Io avevo lasciato che Dio si appropriasse di me perché io fossi utile, utile all’uomo. Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni e procedimenti…la mia Chiesa parlava all’uomo e del Cristo che era sceso dal piedistallo. Il mio Cristo suonava la chitarra, parlava alle prostitute, lavava i piedi, quelli sozzi davvero…
La sua voglia di aiutare i più poveri lo porta in Africa. Questo nuovo continente, la sua gente, il loro diverso modo di pensare, lo portano a porsi nuove domande sulla vita, su ciò che è giusto o sbagliato, su Dio. Le risposte non sono facili da trovare e, mentre l’Africa scava dentro la sua anima con i suoi profumi e i suoi colori, lui si sente diverso, si scopre uomo e si innamora.
Nives era davanti a me. Bella, di una bellezza imperfetta. Così avevo pensato. Irregolare. Antica. Attorno a lei un profumo di mirto così intenso che invadeva tutto…Ero felice. Non sapevo, non capivo bene. Un sentimento nuovo per me, inatteso, innaturale…mi sentivo sporco e candido in una volta sola…
Ora dovrà decidere se seguire il suo Dio o abbandonarsi tra le braccia di quel fiore di ragazza dal nome candido e dalla pelle color cioccolato. Cosa sceglierà Don Faustino?
Approfondimento
Odiodio è senza dubbio un libro che porta il lettore a riflettere su temi importanti (come quello della spiritualità, dell’amore, del rispetto per culture differenti) senza tuttavia appesantirli. È scritto molto bene, Andrea Salonia sa giocare con le parole piegandole al suo volere; a tratti troviamo passi di una delicatezza straordinaria, in altri punti invece è la quotidianità che, inaspettatamente, con i suoi suoni e rumori, irrompe nel testo regalando sorrisi.
In diversi passaggi assistiamo all’accavallarsi delle riflessioni del nostro Faustino che si mescolano a ricordi di infanzia, a sensazioni ed emozioni, dando vita a una linea di pensiero a volte difficile da seguire, a tratti ripetitiva. Il suo continuo rimuginare, se da un lato mette in evidenza il tormento interiore dell’uomo in cammino, dall’altro rende, in alcuni passi, un po’ monotona la narrazione. Ciononostante ritengo che Odiodio sia un libro degno di nota e sicuramente ne consiglio la lettura soprattutto per la freschezza e la profondità con cui Andrea Salieri affronta il tema della fede e della religiosità.
Aira Ria