
Autore: Isabel Allende
Pubblicato da Feltrinelli - Gennaio 2019
Pagine: 297 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Universale economica

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Tutto inizia tre settimane dopo Capodanno. Una bufera di neve si abbatte furente su Brooklyn costringendo le persone a rintanarsi in casa. Richard di ritorno dall’Università tampona un SUV dal quale esce Evelyn, decisamente spaventata per l’accaduto. Cerca di spiegarsi, di far capire alla ragazza – che ha difficoltà a parlare in inglese – che va tutto bene e le porge il suo biglietto da visita; la ragazza lo afferra di fretta e scappa via. Richard aveva poco prima subaffittato il seminterrato di casa sua ad una collega proveniente dall’Università del Canada – Lucia – finita a Brooklyn perché vincitrice di un contratto da visiting professor per un semestre. I rapporti tra loro due sono cordiali e distaccati sino al momento in cui, in serata dopo il tamponamento, Evelyn si presenta sulla porta di casa e cerca di far capire al professore che ha un problema. A causa delle difficoltà a comprendere la ragazza e del suo evidente stato di agitazione, Richard non ha di meglio da fare che coinvolgere Lucia chiedendole di aiutarlo a venire a capo del problema.

Oltre l’inverno: una tormenta di neve che si abbatte su Brooklyn in un weekend di gennaio, tre personaggi sconosciuti, diversi per origini e caratteri, che si ritrovano a dover fronteggiare il freddo e un’insolita situazione. Nell’arco di pochi giorni, durante i quali si avventurano in un viaggio a nord di New York, si conoscono e affezionano l’uno all’altro, soprattutto si raccontano, ripercorrendo il proprio passato, che, pur con esperienze completamente differenti è caratterizzato per tutti e tre da episodi drammatici e grandi perdite.
Seppur un po’ scontato per quel che riguarda la storia di fondo, dal finale abbastanza prevedibile, in Oltre l’inverno troviamo intensi personaggi il cui destino spesso si intreccia con quello del paese di origine, segnati dalla vita e dalle proprie esperienze, alla ricerca di un riscatto, di una stabilità che li porti di nuovo ad apprezzare la propria esistenza.
Accanto ai tre protagonisti troviamo una serie di personaggi minori che sono entrati a far parte della vita di ciascuno di essi e in qualche modo ne hanno determinato l’andamento. Personaggi minori, ma non per questo poco importanti o poco caratterizzati, che nei racconti dei tre assumono un ruolo di primo piano, capaci di affascinare come se fossero parte integrante della trama.
Sebbene le tre storie siano drammatiche, l’intreccio e il continuo passaggio dal presente al passato, dalla vita di un personaggio a quella dell’altro, rendono la lettura piacevole e per niente pesante.
Vengono toccati grandi temi, come l’immigrazione, la delinquenza, l’alcolismo, la depressione, la dittatura del Cile con il dramma dei desaparecidos, la violenza sulle donne, attraverso le profonde ferite che lasciano sulle persone.
Approfondimento
Il linguaggio in Oltre l’inverno è semplice e immediato, privo di divagazioni e riflessioni personali. Isabell Allende si limita al ruolo di narratrice, senza eccedere nelle descrizioni, ma con stile impeccabile.
Come già detto il punto debole di Oltre l’inverno è la storia di fondo, che vuole incuriosire senza però prendere il sopravvento e ci riesce bene; rimane però una storia scontata, così come il tema dell’amore che sebbene rappresenti la via per superare le prove cui la vita ha sottoposto i protagonisti, lo fa in modo troppo semplicistico e banale.
Tanto di cappello all’autrice per le tematiche trattate pur essendo cose di cui ho già letto, uno sguardo da chi le ha conosciute più da vicino è sempre importante. Quello che personalmente invece non posso negare è la poca empatia trasmessa. La storia si alterna fra presente e racconti passati e nel passato sono molte le cose toccanti che succedono, ma restano solo in superficie, come se il lettore si trovasse a leggere di una catastrofe su un giornale, non come se leggesse la sofferenza che il protagonista sta provando e ha provato. Posso fare un esempio per spiegarmi meglio: sono una lettrice che assimila (effetto spugna) quello che legge e la mia sensibilità mi spinge sempre ad abbandonare alcune letture la sera per evitare di rivivere certe scene appena lette. Questo libro l’ho potuto tranquillamente leggere la sera, perché pur trattando argomenti molto forti, mi sono scivolati addosso. Li ho recepiti, li ho letti e poi ho voltato pagina e quando si legge certi argomenti, non si dovrebbe mai solo voltare pagina.
Un libro quindi nel complesso gradevole, che si legge rapidamente e con piacere, ma che non riesce a lasciare un segno forte nel lettore, non cattura e non coinvolge.
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