
Autore: Scarlett Thomas
Pubblicato da Newton Compton - Ottobre 2010
Pagine: 480 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Nuova narrativa Newton

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Alice Butler è una ventinovenne creativa della Pop.co. Vive immersa nel suo mondo di creazioni per bambini e kit di salvataggio per insegnarli a cavarsela in ogni situazione. Durante un meeting organizzato dalla società, si rende conto delle manipolazioni che le grandi aziende compiono sulla popolazione e decide di opporsi mettendo a frutto tutte le sue conoscenze sulla crittografia. Un modo per rendere riconoscenza ai suoi cari nonni ribelli matematici.

Ma le persone non mettono gli operai delle fabbriche cinesi sul loro stesso piano (…) osservando le vecchie lapidi di bambini morti a sei o a nove mesi (…) pensiamo che quelle perdite siano state in qualche modo meno dolorose perché accadevano così di frequente, e a degli sconosciuti, e molto tempo addietro.
Alice ragione a voce alta come facciamo tutti noi. Nella sua mente scorrono i ricordi di quando era bambina, delle sofferenze e delle gioie: orfana di madre, viene abbandonata all’improvviso dal padre. Ma a soli nove anni sa come gestirsi; fino a che dopo qualche giorno non si accorge che poche monete non potranno farla sopravvivere ancora a lungo. Viene allevata dai nonni, due geni della matematica, amici di università di menti eccelse, come ad esempio Alan Turing. Loro non sono da meno però: il nonno, un famoso crittografo, che a causa del suo carattere un po’ troppo impulsivo fu cacciato dall’università, mentre la nonna, da studentessa, partecipò al progetto Enigma del Bletchley Park per la decodifica dei messaggi cifrati utilizzati dai paesi dell’Asse durante la seconda guerra mondiale.
Alice cresce immersa nei numeri primi e nei codici. Sviluppa una particolare capacità nella fattorizzazione, per cui riesce ad aiutare il nonno nella sua ultima sfida: la decifrazione del Manuale Voynich. Nonostante trascorra un periodo di ribellione, come qualsiasi adolescente del mondo, riesce a riprendere in mano la sua vita e rimettersi sulla retta via.
I racconti di Alice da bambina/ragazza s’intervallano con quelli di Alice adulta, immersa nel verde, a tratti inquietante, della rimessa di Dartmoor di proprietà dell’azienda in cui lavora: la Pop.co.
Diversi avvenimenti e situazioni porteranno Alice a capire come il mondo della sua azienda, così come quello di tutte le grandi aziende, sia basato sulle menzogne e sullo sfruttamento del lavoro, incluse le loro idee. Alice non sarà da sola in questa fase, scoprirà un gruppo di persone che già da qualche tempo prima di lei si erano resi conto della pericolosità del marketing aziendale e che, nel loro piccolo, avevano iniziato la loro rivoluzione. Inoltre il codice inciso sulla sua catenina, misterioso regalo del nonno, diventerà un modo per riscattarsi e riuscire in qualche modo a rendersi fiera agli occhi dei nonni.
Schietta e sincera, Alice è per certi versi un personaggio esilarante. Nel leggere i suoi pensieri e le sue risposte, molti lettori riusciranno a immedesimarsi con la nostra protagonista. Soprattutto quando racconta la sua fase di anarchia adolescenziale: chi di noi non ha mai avuto il periodo ribelle in cui “tutto il sistema è uno schifo e le uniche cose giuste sono quelle che pensiamo noi”? Sino a che non succede l’irreparabile, e allora si deve per forza fare un passo indietro.
La mia vita è come uno spettacolo di fuochi d’artificio appena terminato: rimangono gli incarti freddi degli hot-dog sparsi ovunque e i resti carbonizzati del divertimento di poco prima.
Approfondimento
La soluzione di flashback continui ideata da Scarlett Thomas, alleggerisce un racconto che a tratti potrebbe risultare poco scorrevole. La tematica della crittografia e della crittoanalisi avanza in maniera preponderante sul discorso delle falsità del marketing e dello sfruttamento del lavoro. PopCo è reso particolarmente interessante dalle inserzioni di fatti realmente accaduti, come il progetto Enigma e Alan Turing, l’esistenza dell’Ipotesi di Riemann, alla quale la nonna di Alice dedica una vita intera; e ancora le citazioni tratte dal Conte di Montecristo, il Manuale Voynich e tanto altro, che rendono affascinante l’intero romanzo.
Pur essendo raccontato in prima persona, PopCo assume una forma particolarmente scorrevole, data sia dalle inserzioni sopra citate, sia dall’intervallarsi dei racconti di Alice da adulta e Alice da ragazza, che consento al lettore di “respirare” tra una situazione e l’altra.
Il personaggio di Alice, inoltre è particolarmente autoironico e alcuni suoi commenti rendono la lettura scorrevole e divertente. Chi di noi non ha mai pensato di voler dare una risposta, ma per il quieto vivere, decide di dire tutto l’opposto?
Quando il dottore che la visita le chiede se è allergica a qualcosa Alice tra sé e sé risponde:
“Sono allergica ai dottori, al lavoro, alla vita contemporanea. In questo momento vorrei trovarmi dentro una bolla d’aria su un altro pianeta, se proprio vuole saperlo”.
Ma in realtà dalla sua bocca esce solo un semplice e scontroso “No”.
Testo assolutamente consigliato anche ai lettori adolescenti, che hanno voglia di scoprire qualcosa di nuovo del mondo degli adulti, e perché no, rimanere affascinati dal mondo della matematica e dei numeri.
Mary Marinella
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