
Autore: Stefano Benni
Pubblicato da Feltrinelli - Maggio 2017
Pagine: 224 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: I narratori
ISBN: 9788807891212
ASIN: B07H94N4BY

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Il fantasma del gatto Ariel affida all’anziana maestra Prendiluna una Missione: trovare Dieci Giusti a cui affidare i Diecimici. Alla riuscita dell’impresa è legato il destino stesso dell’umanità. Ma è tutto vero o è solo l’esito di un sogno allucinato?

I numeri ordinano il mondo, ma abbiamo bisogno anche di disordine, sogni e patatine fritte.
Prendiluna ha una Missione da compiere: un eccentrico incarico al quale è appeso il futuro dell’Umanità. Con stupore e incredulità, la maestra (di vita ancor più che di scuola) ascolta le parole del fantasma del gatto Ariel: possibile che qualcuno possa affidare propria a lei, “una povera vecchia in pensione”, una Missione tanto rilevante? E in cosa consisterebbe questo compito, quest’ultima possibilità di salvare il mondo? La maestra dovrà consegnare i Diecimici ad altrettanti Giusti: persone degne e buone ma anche “Folli”. E forse in un presente violento, strampalato e balordo a potersi considerare Giusti sono davvero solo i folli, i pazzi… coloro che non hanno mai smesso di credere ai sogni. Ma è tutto vero? L’apparizione di Ariel è reale o solo frutto di allucinazione? Non potremo mai saperlo.
Da questo momento dovremo limitarci a seguire Prendiluna nei suoi diversi spostamenti, guidati dalla voglia di portare a termine il suo compito prima di morire. Nel suo viaggio la maestra rincontrerà alcuni dei suoi ex alunni: la timida Clotilde, ora gestrice del Sex Shop; Enrico il Bello, star della televisione; Fiordaliso, la ragazza volata in America per diventare la “regina della matematica”, schiacciata negli anni dalla sua stessa ambizione. E poi ci sono Dolcino l’Eretico e Michele l’Arcangelo, anche loro ex alunni di Prendiluna (attualmente ospiti in una clinica psichiatrica), impegnati in una ricerca parallela. Mentre la maestra tenta di consegnare i dieci gatti, loro provano, infatti, a rintracciare la stessa Prendiluna: l’unica capace di condurli fino al Diobono. Perché mai volersi trovare al suo cospetto? Per protestare e picchiarlo, punendolo per il troppo dolore che si ostina a causare nel mondo.
Le strade dei tre inusuali eroi convergono fino ad intrecciarsi nei corridoi dell’Università Maxonia, sede della setta degli Annibaliani, dove avrà luogo la cruenta battaglia finale. A cosa abbiamo assistito? Allucinazioni, sogni, deliri? Davanti a noi c’è la realtà o un intricato universo onirico, dove a un sogno Matrioska segue un Trisogno profetico? E se alla fine di tutto ci accorgessimo che per capire davvero la vita è necessario guardarla attraverso la lente della follia?
Approfondimento
Tra le pagine di Prendiluna c’è un momento in cui varchiamo i confini della normalità per introdurci nel disordine delirante del sogno. Ma non sappiamo quale sia questo momento. Lo superiamo senza fare attenzione. Ci ritroviamo ad ascoltare gatti parlanti come se non ci fosse nulla di strano. Inseguiamo l’anziana maestra con la sua valigia carica di mici miagolanti. Facciamo il tifo per due pazienti psichiatrici impegnati ad organizzare una fuga il cui obbiettivo è raggiungere Dio. Sì, ci siamo proprio distratti!
E allora eccoci di nuovo impegnati a fare ordine tra l’ironia e le invenzioni linguistiche di Stefano Benni. Impegnati a ritrovare una normalità, con un setaccio capace di distinguere la realtà dal delirio. Dov’è iniziata l’allucinazione? Da che punto della storia i personaggi hanno cominciato a sognare? Non c’è una risposta. Non c’è perché dietro quella sorta di folle vaneggiamento che anima l’intero libro si nascondono pezzi di realtà vera che non possiamo che riconoscere come tali. L’autore ci affida una lettura così viva e vera del mondo da lasciarci senza parole. Ed è così che, nonostante tutto, dobbiamo ammettere di non aver sognato. Era tutto vero. È tutto vero. Ed è proprio questo a farci paura.