Autore: Takuji Ichikawa
Pubblicato da Salani - 2008
Pagine: 265 - Genere: Narrativa rosa
Formato disponibile: Brossura
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Takumi perde la moglie Mio a causa di una malattia e rimane solo col figlio Yūji. La personalità ed i problemi di Takumi rendono il compito di ragazzo padre più difficile di quanto normalmente non sia. Ma Mio ritorna, in un giorno di pioggia, proprio come gli aveva detto. Resterà sino alla fine della stagione, per vedere come se la sta cavando. Sei settimane rubate alla morte. Ma Mio è davvero un fantasma?
<Ho smesso molto tempo fa di desiderare cose che non devo desiderare, o di voler fare cose che non posso fare. Io sono composto di rimasugli sottratti a persone normali. Per questo non potrò mai crescere Yuji come un bambino di una famiglia normale.> Quando cadrà la pioggia tornerò
Takumi è un padre particolare. Non è perfetto, ma ama suo figlio come amava la moglie Mio. Mio ora si trova su Archivio, spiega al bambino, un pianeta dove vanno tutte le persone che lasciano la Terra. E cosa fanno tutti ad Archivio? Scrivono. Scrivono dei romanzi coi loro ricordi, coi ricordi delle persone che hanno conosciuto in vita. Questo è ciò che racconta Takumi al figlio Yuji, un bambino sveglio che dal padre sembra aver preso solo l’abitudine di chiedere sempre: “davvero?”. Takumi decide di scrivere per lui la storia del suo amore per Mio.
Dopo aver sorriso delle apparenti nevrosi del protagonista e del suo bambino apparentemente distratto quanto lui, ci si immerge, in Quando cadrà la pioggia tornerò, in un’atmosfera soffusa dal velo della pioggia che porta con sé promesse di ritorno. La quotidianità a volte tragica dei due viene interrotta dal ritorno di Mio, in un pomeriggio all’inizio della stagione delle piogge. Mio riappare dal nulla, sembra più giovane e non ha più memoria del marito e del figlio. Per quanto possa sembrare incredibile, Takumi prende per mano quella donna e la porta a casa con sé, nella loro casa. Le dice che lui è suo marito e quel grazioso bambino che piange sempre è suo figlio. Mio sembra confusa e incredula, sebbene appunto tutto pare che sia proprio come quell’uomo le racconta. Takumi si accorda con Yuji di rendere la presenza della madre il più possibile “normale”, come se non fosse mai morta, ma come se avesse trascorso del tempo a letto per un’influenza. E lo avvisa che probabilmente Mio tornerà ad Archivio, con il loro ricordo, per scrivere il suo romanzo. Forse è tornata perché ha perduto la memoria e non può scrivere la loro storia!
Le settimane trascorrono liete, Mio sembra riprendere inconsapevolmente memoria di ciò che era e Takumi, per aiutarla, le racconta del loro incontro alle scuole superiori, di com’era nato il loro amore e di come aveva rischiato di finire, a causa della propria malattia, una malattia che lo rende “diverso”, che gli impedisce di prendere un treno, di ricordare le cose a breve termine, che lo trascina in stati di crisi. I due si innamorano nuovamente, trascorrendo una seconda giovinezza da marito e moglie, sino a quando termina la stagione delle piogge e Mio deve tornare su Archivio. La donna scopre dell’esistenza di Archivio e del suo soggiorno temporaneo quando trova il romanzo di Takumi, che il ragazzo aveva nascosto insieme ai referti medici e i documenti relativi alla morte della moglie, e così Mio scopre la verità. Insieme si preparano ad una nuova separazione, e Mio prepara Yuji ad affrontare la vita senza di lei. Mio è quindi solo un fantasma tornato per un breve periodo a far visita alla sua famiglia? O è carne e sangue, consistenza vera, come Takumi ha potuto appurare? Ed allora perché le è stato concesso di tornare da loro? La risposta la trova in una lettera che la ragazza aveva consegnato prima di morire ad un amico di famiglia, da recapitare al marito solo dopo un anno dalla sua morte.
Lo stile di Quando cadrà la pioggia tornerò è quello comune alla letteratura giapponese, sospeso tra il possibile e l’impossibile, tra il mondo dei vivi e quello dei morti, tra le leggende ed i miti e la modernità di questo paese. Da subito, quindi, la promessa di Mio al marito sembra avere un seguito reale: qualcosa accadrà, anche se non è logico che accada. Una storia d’amore al confine del tempo e dello spazio, con un finale sospeso tra il presente, il passato ed il futuro.
Cristiana Antonioni