
Autore: Ninni Schulman
Pubblicato da Marsilio - Settembre 2017
Pagine: 464 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura
Collana: Farfalle

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
Una battuta di caccia all’alce, un gruppo di cacciatori divisi in squadre, tra di loro il capo della polizia locale Petra Wilander; un bosco difficile da raggiungere e, soprattutto, dal quale è praticamente impossibile fuggire in breve tempo senza essere visti. Uno sparo di troppo e Par Sanner viene trovato ucciso, mentre la figlia Alva di tredici anni, con lui sul luogo dell’appostamento, sparisce. Si tratterà di incidente o di regolamento di un conto in sospeso?

Se Bodil Sanner avesse saputo che quello era il suo ultimo quarto d’ora insieme, forse avrebbe detto qualcosa di più.
Inizia con queste parole il thriller di Ninni Schulman e il lettore capisce subito che in quella famiglia qualcosa sta per succedere, che dopo quel giorno le cose non saranno più le stesse. Par Sanner e la figlia Alva stanno per unirsi a un gruppo di cacciatori e partire per una battuta di caccia all’alce, ma Par non tornerà più a casa, verrà trovato morto sul luogo del suo appostamento, colpito da uno sparo. Alva, invece, non si riuscirà più a trovare.
Petra Wilander e Magdalena Hansson si ritrovano nuovamente a indagare nei gialli della Schulman, circondate da quei boschi della Svezia centrale che paiono non avere mai fine, in una cittadina dove tutti si conoscono e paiono essere collegati.
Sembrava che tutta Uvana stesse trattenendo il respiro. La maggior parte delle case era sprangata in quella stagione, ma quasi tutte le finestre illuminate lasciavano intravedere una testa che seguiva il loro passaggio.
Questa volta entrambe hanno, però, un grosso impedimento. Petra viene esonerata dalla indagini e relegata a un ruolo di second’ordine in quanto facente parte della squadra di caccia. Magdalena è in concedo per maternità. Ma, ovviamente le nostre due eroine non resteranno ai margini della scena e riusciranno, ognuna per la sua strada, a scoprire movente e assassino.
Siamo di fronte a un giallo della camera chiusa, un giallo dove l’assassino può essere solo uno dei partecipanti alla battuta di caccia e dove tutti, o quasi tutti i componenti della squadra, hanno un movente o un presunto movente che avrebbe potuto spingerlo a commettere il crimine. È un giallo che parte lentamente, forse un poco troppo lentamente, facendo quasi fatica a ingranare, e questo, a mio avviso, è dovuto al fatto che i protagonisti della storia sono parecchi e l’autrice interseca le vicende personali a quelle del giallo vero e proprio, rallentando in questo modo quello che dovrebbe essere il senso del romanzo stesso: la scoperta dell’assassino o, comunque, di cosa possa essere successo.
Il ritmo aumenta nel proseguo, quando le vicende iniziano a prendere forma e iniziano a delinearsi i vari moventi, quando emergono tradimenti e segreti, qualche dolore e qualche passione, ma mantiene sempre un ritmo non all’altezza di un buon thriller. Pochi colpi di scena, troppi particolari inutili che servono solo ad allungare e, oserei affermare, in parte ad annoiare. Delle vicende dei vari personaggi può anche interessarci, ma senza troppe lungaggini e ripetizioni; oltre al fatto che spesso questa parte del romanzo ha dei dialoghi che risultano essere quasi forzati. Molto meglio la parte della vera e propria indagine, come molto positivo il fatto delle due strade parallele (poliziesca e giornalistica) che si congiungeranno al momento della soluzione del caso.
Rispondi se mi senti è un giallo riuscito nel suo farci arrivare alla soluzione finale passo per passo, svelandoci piccoli tasselli che ci porteranno, insieme alle protagoniste, alla risoluzione del caso. Ma manca di un vero stile, gli stessi personaggi mancano di una loro profondità e molte vicende, o legami che li lega l’uno all’altro, sono solo accennati e non portati avanti, ma questo, forse, è dovuto al fatto che gli stessi protagonisti hanno avuto vita anche nei romanzi precedenti della Schulman e, quindi, molto potrebbe essere stato svelato prima, o verrà svelato nei successivi.
Approfondimento
Un giallo che rispetta i canoni del genere, ma che si disperde troppo. Un giallo che non riesce a fare ciò che ogni romanzo di questo genere dovrebbe fare: spingerti a non staccarti dalla lettura, spingerti a voler sapere cosa succederà nel capitolo successivo. Un giallo che non convince fino in fondo.
Monia Merli
[amazon_link asins=’B0757YSCM2,B00BEOB1JK,B0079TI282,8831729845′ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’0ed770e9-d7b6-11e8-8508-87af774af077′]