Autore: Jami Attenberg
Pubblicato da Giuntina - Maggio 2016
Pagine: 297 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Diaspora
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Mazie era conosciuta in tutto il quartiere, chi le aveva chiesto una sigaretta, chi un goccio, chi aveva ricevuto una moneta dalle sue mani. Il Cinema Venice era la sua casa di giorno, e mentre vendeva biglietti guardava scorrere quel mondo che lei viveva di notte.
Mazie è la seconda di tre sorelle, e hanno un padre “carogna”: scarica la collera sulla figlia maggiore Rosie che, sotto le botte, quasi sempre, perde i sensi e cade rovinosamente a terra. Proprio Rosie sposa un vicino, Louis, uomo dalle dubbie e sospette attività, il quale accoglie in casa anche le sorelle della moglie, Mazie e Jeannie, e dà loro una famiglia, sottraendole così alla furia violenta del genitore.
Da subito Mazie si rivela indipendente, intollerante delle norme e delle convenzioni, capace di sfidare i maschi del quartiere e di batterli. Jeannie invece, sogna di diventare ballerina e, appena si presenta l’occasione, se ne va di casa per esibirsi al Thalia Theater in spettacoli sempre più equivoci e scadenti.
A Mazie viene affidato il compito di staccare i biglietti nel cinema Venice, di proprietà di Louis che, avendo altre non chiare attività, non può stare tutto il giorno rinchiuso nel gabbiotto a occuparsi della sala cinematografica attiva fin dal mattino. Di malavoglia, la ragazza accetta quell’impegno: costretta nella biglietteria, è triste e disperata sentendo che attorno a sé la vita si preparava ad accadere. Ha l’abitudine di confidarsi con un diario, quello dove vanno a finire i segreti e ogni sera scrive qualche pagina.
Il suo lavoro la porta a conoscere un po’ tutti, non solo quelli che vivono nel suo quartiere, ma anche coloro che arrivano dalle zone limitrofe di New York. Con ognuno Mazie scambia parole, sorrisi e saluti: tutti iniziano ad andare al di là dell’apparente e vistoso aspetto della giovane e ad apprezzarne la bontà d’animo.
Dopo l’ultimo spettacolo, Mazie esce nelle strade affollate della grande città e si reca nei bar a bere. Spesso si accompagna a uomini occasionali con i quali, il più delle volte, trascorre una sola notte. Soltanto con il Capitano Benjamin, un uomo in uniforme del quale si innamora, Mazie vive spensierati momenti d’amore. Ma è un uomo che vive lontano da lei, sempre in viaggio, e solo di tanto in tanto arriva nella grande città e la cerca. Si rassegna a questa specie di amore, accetta la sporadicità degli incontri improvvisi e mai annunciati, vive per il lavoro e per la sorella Rosie che, man mano che passano gli anni, diventa maniacale e ossessiva: pulisce e ripulisce la cucina ininterrottamente, vede sporco dovunque, sente odori malevoli inesistenti e, dopo la morte del marito, obbliga Mazie a cambiare continuamente dimora.
Siamo negli anni della Grande Depressione, alla fine degli anni Venti, durante il Proibizionismo, e le due donne vivono agiatamente: la gente non può più frequentare il cinema, ma Mazie lo mantiene aperto per assicurare ai lavoratori una paga sufficiente a sfamare le famiglie. Luis, il marito di Rosie, ha lasciato molte proprietà, oltre a un consistente patrimonio in denaro che le donne conservano ben nascosto in casa. Era un usuraio e molti debitori, alla sua morte, avevano brindato e festeggiato.
Le strade della città pullulano di barboni e mendicanti che non hanno di che vivere. Mazie aiuta tutti: cammina per le strade dopo essersi riempita le tasche di denaro che, ogni giorno, distribuisce tra quei disperati. Tutti le vogliono bene, le sono riconoscenti e la rispettano. Lei non ha paura di girare da sola di notte, per le strade, con le tasche piene di soldi. Si sente protetta e amata. Si scrive di lei sui giornali, diventa una famosa cittadina di New York.
Approfondimento
La struttura di Santa Mazie, sotto forma di diario, dai dieci anni fino alla vecchiaia di Mazie, con interventi di persone che l’hanno conosciuta o ne hanno sentito raccontare, è dispersiva. La presenza di riflessioni, pensieri, punti di vista di personaggi quali George, vicino di casa della famiglia Phillips, segretamente innamorato della protagonista, il capitano Benjamin e Jami Attenberg stessa che intende indagare sulla vita della protagonista, rendono la lettura faticosa e pesante.
In molte pagine le annotazioni del diario sono ininfluenti e inutili. Sicuramente la storia di Mazie Phillips non andava relegata nell’oblio. E Jami Attemberg l’ha ripescata dal buio per affidarla alla memoria di chi leggerà il libro.