
Autore: Patrick Hamilton
Pubblicato da Fazi - Aprile 2023
Pagine: 350 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le strade
ISBN: 9788893256957
ASIN: B0BYKXBWBQ

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Inverno 1943: mentre la Seconda guerra mondiale procede inesorabilmente portando bombardamenti e distruzione su Londra, alcuni londinesi si rintanano in una pensione di un paesino appena fuori Londra. Le vite di questi sconosciuti costretti a condividere la quotidianità si intrecciano in questo romanzo tra amori, tradimenti, pettegolezzi e morte.

Forse si sentivano soli in un paese straniero, come lei si sentiva sola nel suo.
Un fenomeno a cui molto probabilmente non tutti pensano, è che durante i bombardamenti su Londra nella Seconda Guerra Mondiale, numerosi abitanti della capitale si sono mossi verso i sobborghi di Londra pensando così di essere più al sicuro, lontano dai più scontati bersagli.
In questo contesto, Schiavi della solitudine ci permette di osservare da vicino la vita di Miss Roach (“scarafaggio” in inglese), una donna sulla quarantina, nubile che lavora in una casa editrice e che ha eletto la Rosamund Tea Rooms come sua dimora temporanea.
In questo contesto si troverà a condividere la quotidianità con numerosi personaggi: riuscendo con alcuni di essi ad instaurare un rapporto di amicizia e sostegno, mentre, con altri, si svilupperanno animati conflitti.
Succedeva lo stesso dappertutto; tutti quanti, allo stesso modo, erano diversi; così era la guerra, la guerra, la guerra…
Tutta la narrazione è pervasa dalla sensazione di solitudine di queste persone, che seppur trovandosi a condividere i pasti ogni giorno, si guardano con sospetto l’un l’altro, andando ad alimentare quella sensazione di sfiducia e – a tratti – paranoia reciproca.
È in questo contesto che fanno capolino alcuni personaggi particolarmente emblematici, sia ai fini della narrazione in sé, che – volendo estenderne la simbologia – per i sentimenti che essi rappresentano nel complesso contesto politico nel quale sono narrati gli eventi.
Mr. Thwaites: anziano e pedante signore che elegge a suo preferito passatempo lo sbeffeggio e la critica di Miss Roach. Volendone estrapolare il significato, si può pensare che rappresenti l’ingiustizia della situazione, che a tratti può sembrare persino insormontabile, una cattiveria gratuita e crudele, come la guerra dopotutto.
Tenente Dayton Pike: avvenente soldato americano con la bizzarra aspirazione di sfondare nel settore del lavasecco, una volta finita la guerra. Senza dubbio rappresenta la speranza, inattesa, di un futuro diverso. Ma poi questo futuro arriverà mai davvero?
Vicki Kugelmann: una ragazza di origini tedesche ma nata in Regno Unito che sia per le sue origini che per i suoi comportamenti si mostra ambivalente. Sarà davvero l’amica fedele che sembra essere? O forse i sospetti di infidi tradimenti non sono solo tali?
Approfondimento
Che cosa sarebbe successo se il nome non fosse saltato fuori e Vicki non fosse stata invitata? Lo svolgersi degli eventi avrebbe potuto essere diverso?
Patrick Hamilton, autore inglese vissuto nella prima metà del Novecento, è in realtà sconosciuto ai più tanto che Schiavi della solitudine, edito in patria nel 1947, risulta essere inedito in Italia fino a questa edizione dell’aprile 2023.
Schiavi della solitudine è un libro che gode di due narrazioni contemporanee: da un lato la quotidianità assolutamente ordinaria durante la quale la guerra non è che meramente menzionata qua e là, quasi casualmente; dall’altro il simbolismo e il profondo disagio dei protagonisti – che poi è anche il disagio di quell’epoca – che seppur non venendo quasi mai esplicitata, viene resa in maniera chiarissima proprio grazie a questo “non-dit”.
Se da un lato, la narrazione ricorda il ritmo lento e confortante del susseguirsi degli eventi tipico di altri scrittori contemporanei di Hamilton (penso per esempio a P. G. Wodehouse), tuttavia viene aggiunto uno spessore emotivo grazie appunto alla “narrazione sottintesa” degli aspetti più intimi e relativi non tanto alle vicende dei personaggi in sé, quanto al forte simbolismo di cui è permeato tutto il romanzo.
Roberta Mezza