
Autore: Caroline Eriksson
Pubblicato da Nord - Maggio 2016
Pagine: 318 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Narrativa Nord

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«Assicurati che tua figlia non sia presente», bisbiglia «e che sembri un incidente.» Doveva essere una gita di famiglia, solo loro tre in barca. Ma Alex e Smilla raggiungono la sommità dell’isolotto e poi spariscono.

Greta, una giovane donna, decide di andare a fare una gita in barca con la sua famiglia. Raggiungono un isolotto che si trova in mezzo al lago Maran. Alex e Smilla decidono di andare a fare una passeggiata «Attenzione isolani arrivano Papà Pirata con la principessa Pirata Smilla!» Ma niente è quello che sembra. Greta si appisola e al suo risveglio, quel silenzio e quel verso desolato di uno strano animale forse mai esistito realmente, quel cielo macchiato di sangue, le dicono che ormai lei è sola.
Smilla e Alex non sono più lì e chissà se li rivedrà mai più. Greta non si arrende, prova a cercarli, tergiversa perché non sa se quello che vuole è realmente trovarli. I giorni passano ma lei è ancora al cottage sola e di Alex e Smilla nessuna traccia. Decide di andare alla polizia ma l’agente che prende i dati e fa una ricerca si rende conto che Greta non è sposata e non ha figli. Allora qual è la verità? Chi è Greta? E soprattutto dove sono Alex e Smilla?
Scomparsi è un libro che non è passato inosservato all’ultima fiera di Francoforte. Un thriller psicologico i cui diritti di traduzione sono stati venduti in 22 paesi a soli dieci giorni dalla sua uscita. Greta, la protagonista, si presenta come un personaggio strano, ambiguo. Fin dall’inizio è difficile capire se sia lei la vittima o il carnefice di una situazione surreale. Nella prima parte del libro però, sembra che la causa di tutti gli avvenimenti nefasti che accadono a Greta sia proprio quel lago, di cui non si conosce neppure il nome reale.
Un lago stregato. Posseduto da una forza maligna in grado di penetrare nella mente delle persone, spingendole a commettere azioni tremende.
È il lago che attira, è il lago che separa, è il lago che forse custodisce i corpi delle persone scomparse. Parte un po’ in salita Scomparsi, Caroline Eriksson, a mio avviso, dedica troppo spazio alla descrizione di quello che è capace di fare il Maran, dei tormenti psicologici che affliggono Greta. Non c’è distinzione tra il reale, il sogno, il ricordo e il desiderio. Sembra un po’ forzato il legame tra questa prima parte e la seconda, che al contrario è rivelatrice di una brillante scrittrice e di un libro che fino all’ultima pagina è capace di svelare i suoi misteri.
Approfondimento
Caroline Eriksson, laureata in psicologia sociale, ha dato il suo meglio creando una storia intrigante un po’ troppo carica di digressioni a mio avviso ma ricca di suspense. Scomparsi è un libro che comincia in sordina, sembra il solito thriller psicologico in cui il lettore è distratto dal cercare il colpevole credendo di riuscire a leggere tra le righe gli indizi che si snocciolano nel corso del libro. In realtà tutti quelli indizi e cambi repentini di direzione sono perfetti per confondere il lettore, per instillare in lui diversi dubbi, per tenerlo in sospeso, come in attesa.
Ci sono, a mio avviso, troppe ripetizioni, e l’incoerenza che tiene in sospeso il lettore all’inizio, non viene purtroppo spiegata alla fine: ci sono infatti alcune cose che rimangono scollegate dal contesto e dalla struttura.
Nonostante questo però, a partire dalla seconda metà del libro, Scomparsi incalza talmente tanto da avermi tenuta sveglia la notte! Dovevo finirlo e sentire esplodere inesorabilmente la forza delle donne, di tutte le donne che apparentemente subiscono, soccombono ma che in realtà aspettano il momento giusto per cambiare la propria esistenza.
Giada Alfano