
Autore: Elena Kostioukovitch
Pubblicato da Bompiani - Novembre 2014
Pagine: 821 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Narratori stranieri

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Viktor è un archivista, e il suo lavoro si dimostra tutt’ altro che noioso. Sarà costretto a guardare indietro nel tempo, a sviscerare la storia della sua famiglia e, con difficoltà, a guardarsi dentro. Potete già immaginare che sarà tutt’ altro che facile.

La Omnibus è l’agenzia letteraria presso la quale Viktor svolge il suo lavoro di archivista: i testi appartenenti al passato sono ritrovati, studiati, setacciati a fondo e poi divulgati. La Fiera di Francoforte è un’opportunità unica per pubblicizzare i propri progetti, e sarà proprio alla vigilia di questa che un uomo confuso come Viktor dovrà fare i conti con il suo passato. Semyon Zalussky è suo nonno, ritrovatore, nel maggio del 1945, dei tesori della Pinacoteca di Dresda, trafugati dai tedeschi in seguito alla seconda guerra mondiale. Sono proprio le memorie di questa pericolosa impresa che Viktor cerca di ricostruire, tentando di ricomporre i tasselli, ufficiali e non, che già possiede. Ma sono molti i misteri che si celano dietro questa storia, e ancor di più le persone intenzionate a soppiantare il legittimo erede degli scritti. La soluzione dell’enigma non è semplice e mette a dura prova quella che è la solita calma di Viktor, che arriva a dubitare delle persone a lui più vicine, e ad esprimere perplessità sulla stessa personalità di suo nonno, fondamentale per la sua formazione fin da bambino.
Sette notti è un romanzo intricato e le vicende sono fitte, in un alternarsi di presente e passato, con uno stile difficile da comprendere, se non ci si immerge totalmente nell’atmosfera della storia narrata. È necessario saper cogliere i pensieri profondi dei personaggi per poter interpretare i loro gesti e il senso della vicenda. Non si tratta di rimembranze vane di memorie storiche, anche se a primo impatto potrebbe apparire così.
Elena Kostioukovitch si dilunga sulla descrizione di luoghi, personaggi e azioni, elencandoli e mettendo spesso a dura prova il lettore che non ha conoscenze così specifiche. Non è solo passato, ma passato immerso nel presente, fondamentale affinché Viktor faccia ordine nella sua vita.
Approfondimento
I personaggi di Sette notti sono molti e vari, e anche quelli che sembrano marginali finiscono per rivestire un ruolo determinante. Colpi di scena continui svelano personalità e guidano Viktor nella ricerca. Fondamentali nella sua vita sono le donne: Lucia, sua madre, da cui ha ereditato la determinazione; Liora, sua nonna, a cui si sente profondamente legato, e che rivede nei suoi numerosi flash back, Antonia, il suo primo e forse unico amore, Mireille e Natalia, donne da cui è affascinato e che perseguitano i suoi pensieri. Non meno importanti sono i personaggi maschili: Behr, soprannominato l’Ebreo errante, uomo vissuto nei lager e ora direttore della Omnibus; Ulrich, suo patrigno, che vede in questa ricerca un modo per conquistare finalmente l’ affetto e la comprensione che ha sempre desiderato da Viktor; Semyon, suo nonno, e infine, Pletynov, personaggio che ha influito fortemente su Lucia, e forse ancor di più su Viktor, che ne è affascinato.
Ciò che colpisce di Sette notti è sicuramente l’accuratezza con cui sono trattati i particolari, affinché ne prevalga il senso profondo. Lo stesso Viktor esprime questo punto di vista, quando pensa a com’è sgradevole quando tutto è mescolato in parti uguali e nessun colore prevale. Forse è proprio questo il senso del suo lavoro: far prevalere ciò che è determinante a dispetto di un’accozzaglia di informazioni. Ed è questo anche il compito del lettore che si immerge in questo racconto, per lasciarsi trasportare nei meandri della storia e vivere sensazionali emozioni.
Giusy Santella