Autore: Jhumpa Lahiri
Pubblicato da Guanda - Gennaio 2017
Pagine: 72 -Collana: Microcosmi
Dal 12 gennaio 2017 in libreria
Ci hanno sempre detto che un libro non si giudica dalla copertina, eppure dietro la scelta dell’immagine a corredo di un testo esiste un processo creativo molto più accurato di quanto potremmo immaginare. Il vestito dei libri, in uscita il 12 gennaio edito da Guanda, ci accompagna in questo viaggio visionario con una guida d’eccezione, la vincitrice del Premio Pulitzer Jhumpa Lahiri. Il punto di vista di una autrice, ma anche di una lettrice, alla scoperta del mondo delle copertine.
Vi siete mai chiesti come si vestano i libri? Per la vincitrice del Premio Pulitzer Jhumpa Lahiri il processo di scrivere è un sogno, e la copertina del libro rappresenta il risveglio. È una sorta di traduzione ulteriore delle sue parole in un nuovo linguaggio, quello visivo. Rappresenta il testo, ma non è parte di esso. Come una traduzione, può essere fedele, o può tradire. In questa personalissima e intima riflessione, Jhumpa Lahiri esplora il processo creativo che sta dietro alle copertine dei libri, tanto dalla prospettiva di autrice quanto da quella di lettrice. Sondando le complesse relazioni tra testo e immagine, autore e designer, arte e mercato, riflette sul ruolo di questa particolarissima uniforme, arrivando al cuore della questione: le copertine per lei hanno sempre significato molto, e a volte sono riuscite a diventare «parte di lei».
Jhumpa Lahiri è nata a Londra da genitori bengalesi. Cresciuta negli Stati Uniti, attualmente vive e insegna a Princeton, dopo aver trascorso lunghi periodi a Roma. È autrice di sei libri, tutti pubblicati in Italia da Guanda: L’interprete dei malanni, L’omonimo, Una nuova terra, La moglie, In altre parole e Il vestito dei libri. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio Pulitzer, PEN/Hemingway Award, Frank O’Connor International Short Story Award e Guggenheim Fellowship. Nel 2012 è stata nominata membro dell’AmericanAcademy of Arts and Letters.