
Autore: Marina Viola
Pubblicato da Rizzoli - Marzo 2015
Pagine: 243 - Genere: Autobiografico
Formato disponibile: Copertina Rigida

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Luca, è felice, alto, biondo, occhi scuri, ama l’Ipad, la musica (non tutta, soprattutto James Taylor), il budino al cioccolato, ballare, spacchettare i regali. Eccolo lì mentre spegne le candeline al suo 18° compleanno, tut-to è perfetto, lui è perfetto. Sì, oggi, lo è per i suoi genitori, Marina e Dan, ma per tutti gli altri Luca è un di-verso, un handicappato con sindrome di Down e autismo acuto.

«L’uomo coraggioso non è colui che non si sente impaurito, ma colui che vince la paura» (N. Mandela)
Per la sua famiglia Luca è Luca, per tutti gli altri Luca è un ritardato mentale, un handicappato con sindrome di Down e autismo acuto, per cui solo l’amore di una madre e di una famiglia può cambiare.
Anche nel XXI secolo, come nell’antica Sparta, il diverso, l’handicappato, non ha speranze di integrarsi con i “normali”, non potrà mai esserlo, per cui l’equivalente moderno dell’antica romana Rupe Tarpea, per espellere i diversi, è l’indifferenza sociale.
Diventare genitori è un viaggio meraviglioso, ma se il figlio che generi non è quel capolavoro di perfezione che il mondo di oggi richiede, ecco che il viaggio di venta un incubo e la destinazione finale non è chiara e spaventa.
Marina Viola trasmette tutto il dolore, il terrore e la rabbia che si prova nella fase iniziale di questo viaggio. La paura, soprattutto, di non essere adeguati come genitori, di non potere mai vivere momenti “normali” come vacanze, sogni, progetti per il futuro con il proprio figlio, come accade al resto dei genitori, ma riesce anche ad andare oltre e a rivoltare il punto di partenza.
Lei, il suo meraviglioso marito Dan e le altre due splendide e “normali” figlie, ripartono da Luca è Luca.
Mr Shmoo è perfetto così come è: perfetto nel suo mondo fatto di silenzi, di abbracci mancati, di scarsa socializzazione. Occorre partire da qui, dall’accettare questo mondo e andarlo a scoprire e conoscere il più a fondo possibile, con tanta fatica e sacrificio. Ma ecco che come tutte le profondità racchiude tesori inimmaginabili: felicità, successi, conquiste.
La famiglia composta da Viola, Dan, Luca, Sofia, Eleonora, è una famiglia forte, unita, che ha trovato nella dimensione dell’amore il mondo ideale che accoglie tutti indistintamente: normali e diversi.
La storia del mio bambino perfetto è un libro a emozionante, vivo, grida rabbia e dolore, urla gioia, a volte è ironico.
La diversità è un tema che riguarda tutti: genitori, familiari di genitori, amici, vicini. Tutti interagiamo o possiamo in qualche modo interagire con famiglie con figli “diversi”, per cui tutti dovremmo aprirci a questa lettura, per farci sensibilizzare e non renderci ancora più apatici e insensibili, per essere idonei alla comprensione della situazione altrui e dare sostegno invece che voltarsi dall’altra parte o chiudersi nel proprio giardinetto di normale quotidianità.
Questo libro aiuta a combattere uno dei mali maggiori della nostra società: l’indifferenza verso i diversi, gli stranieri, i più deboli. Sensibilizza le coscienze sul tema dell’integrazione, a ciascuno di noi la responsabilità di cosa fare.
Approfondimento
Luca non è un personaggio di un romanzo, è una persona vera, questo rendo il soggetto e la trama più avvincente.
Storia del mio bambino perfetto è un libro toccante, emozionante, scritto con il cuore da una donna, da una madre, con una prosa densa di pathos e ironia. Figlia del giornalista Beppe Viola, Marina Viola si racconta nelle sue fragilità e nelle sue forze, apre le porte di casa sua e della sua famiglia, anche quella di origine, quella italiana, quella che l’ha sempre sostenuta. Uno stile molto moderno, ma accattivante, che vale il detto tale padre, tale figlia.
Valentina Montanari