Autore: Esther Kinsky
Pubblicato da Il Saggiatore - Aprile 2021
Pagine: 328 - Genere: Narrativa tedesca
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: La cultura
ISBN: 9788842829546
ASIN: B08ZT39NSP
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Il fiume scorre lento e placido. C’è una donna sulla riva. Non sappiamo il suo nome, non sappiamo la sua storia: sappiamo solo che si è trasferita a Londra da poco e che occupa i giorni con lunghe passeggiate lungo il fiume Lea, che lambisce la periferia della città. Insieme a lei, lungo la riva, i personaggi più disparati: ebrei ortodossi, fruttivendoli tedeschi, un ex artista circense. E come le calme acque del Lea, scorrono anche i ricordi della protagonista: le sue reminiscenze delle fotografie e delle immagini del suo passato e dei fiumi che hanno segnato la sua vita. Il Reno lungo cui è nata, il San Lorenzo nel grande nord, l’Hughli che sfocia nel Gange maestoso.
“Con una lentezza dilatata all’infinito, mani e guance si sfioravano l’un l’altra nel pensiero, agli angoli degli occhi si formavano lacrime rotonde. Un tremolio del labbro inferiore di ogni libro, foto o pezzo di mobilio interessato, che sembrava non voler finire mai.”
In un posto dove non conoscevo nessuno, dove i nomi delle strade, gli scorci, gli odori e le facce mi erano ignoti, in un appartamento a buon mercato, sistemato alla meno peggio, dove desideravo parcheggiare la mia vita per un po’.
Una donna, di cui non conosciamo il nome, fiumi che scorrono, che si susseguono, pensieri, ricordi, emozioni, vecchie e nuove fotografie, lunghe passeggiate, una nuova città dove ha deciso di vivere.
Passeggiate interminabili, passeggiate che le permetteranno di sentirsi meno sola, di riempire le sue giornate, di scoprire e conoscere la sua nuova città e la sua storia, i suoi paesaggi, i suoi luoghi.
Le sponde dei fiumi faranno riemergere in lei momenti dei suoi viaggi, persone del suo passato, ricordi, emozioni, momenti felici, tristi. I fiumi saranno per lei il trait d’union tra presente e passato.
Camminerà poi per le strade della sua nuova città, osserverà con uno sguardo attento tutto ciò che la circonda, scruterà tutto, ogni angolo delle strade, ogni vicolo, ogni negozietto, ogni bottega, ogni paesaggio e ogni persona, talvolta bizzarra che incontrerà sul suo tragitto, imbattendosi, ora in un ex acrobata, ora nel re dello Springfield Park, o nel croato proprietario di un negozietto di merce usata. Descriverà in modo minuzioso e dettagliato tutto ciò che vedrà, persone, oggetti, animali, uccelli, paesaggi, alberi, strade, mercatini, vecchie fabbriche, case abbandonate, campagne deserte e selvagge, stormi di corvi; ascolterà la voce della natura, il fruscio degli alberi, il cinguettio degli uccelli…ci sembrerà di passeggiare insieme a lei.
Le sue passeggiate la porteranno in giro per mercatini, in particolar modo quelli di antiquariato, i cui oggetti abbandonati, venduti, persi o rubati susciteranno in lei un interesse speciale.
La protagonista di Sul fiume è convinta che qualsiasi oggetto abbia una storia propria, un passato, una sua vita, nascondendo e custodendo la storia di chi l’ha posseduto, una storia altra. Gli oggetti, ma ancor di più le fotografie, avranno per la protagonista un fascino speciale. La passione e l’amore per la fotografia, così come quella per i fiumi, le è stata trasmessa dal padre, presenza continua nei suoi ricordi. Nei mercatini sarà attratta dalle foto che vedrà sulle bancarelle. Da quelle immagini impresse sulle pellicole fotografiche, immaginerà la vita delle persone ritratte, i loro pensieri, le loro azioni, le loro storie e, travolta da questa sensazione, acquisterà quelle che per lei susciteranno emozioni più forti.
Con la sua macchina fotografica al collo, catturerà tutti quei momenti che per lei saranno degni di essere immortalati, tutti gli attimi che avranno scaturito in lei dei ricordi, emozioni, sensazioni, fotograferà tutto ciò che le piace, che l’affascina, anche un solo particolare, un piccolo dettaglio, qualsiasi cosa che la incuriosisca e che la riporti con la mente ad un suo viaggio, ad un ricordo, ad un’emozione passata.
Come le fotografie, anche i fiumi, ma in maniera ancor più forte, richiameranno i ricordi e gli eventi più importanti della protagonista. Dal River Lea, fiume dal quale partirà la sua prima passeggiata, scorreranno nella sua memoria tutti gli altri fiumi della sua vita, tutti quelli che l’hanno accompagnata nelle tappe fondamentali della sua vita. Il fiume è un confine, un limite, è un qualcosa che separa, separa la città dalla campagna.
È un limite che separa una sponda dall’altra, che sia la natura dalla città, la campagna dalle fabbriche, ciò che è noto da ciò che è ignoto, il passato dal futuro, le certezze dalle incertezze.
Approfondimento
Guardare oltre il fiume, immaginare cosa troveremo al di là è sempre un mistero. Siamo da sempre affascinati dall’ignoto, siamo spinti dalla volontà di scoprire ciò che è al di là di ciò che riusciamo a vedere, ma allo stesso tempo ne siamo spaventati.
Panta rei, tutto scorre, diceva il filosofo greco Eraclito. La vita è esattamente come un fiume, scorre e porta via le cose belle e le cose brutte. Il fiume trascina con sé tutto ciò che è stato e che ha incontrato nel suo scorrere incessante e inesorabile; le acque del fiume non saranno mai le stesse, cambieranno continuamente, così come le nostre esperienze, non potranno mai essere uguali, seppur volessimo ripetere una determinata esperienza, questa non potrà mai essere esattamente come la precedente, saranno mutate le nostre percezioni, il nostro stato d’animo, il nostro essere. Non si può rivivere il passato se non con il ricordo, non si può tornare indietro, è tutto un divenire, un continuo cambiamento, un crescere, un evolversi e come le acque del fiume che percorrendo montagne, valli, in un lungo, faticoso e tortuoso cammino trascinano con sé detriti, sassi e tutto ciò che hanno incontrato lungo la strada per sfociare poi nel mare, nel mare così immenso e sconosciuto, così è la nostra vita…ci portiamo dietro tutto il nostro bagaglio di ricordi ed esperienze e il più delle volte abbiamo difficoltà a lasciarci il passato alle nostre spalle e incombe su di noi la grande paura di tuffarsi a pieno nella vita e in quello che verrà e che è per tutti noi un profondo mistero.
Simona Signoriello