
- Maggio 2015
Pagine: 127 - Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Narratori moderni

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Erin si ritrova risucchiata nel vortice di una nuova vita e di un nuovo amore, inaspettati e incredibilmente perfetti. Forse troppo. Questo è quello che succede quando i fantasmi del passato tornano a farle visita, facendo emergere un segreto inconfessato che rischia di incrinare irrimediabilmente il suo amore da favola.

In Un magnifico equivoco, secondo capitolo della nuova trilogia firmata Jamie McGuire, ritroviamo Erin dove l’avevamo lasciata alla fine di Una meravigliosa bugia.
All’ultimo anno di liceo, dopo che la sua esistenza è stata sconvolta all’improvviso da scioccanti rivelazioni, Erin si ritrova catapultata in una realtà surreale, in una nuova casa e in una nuova famiglia con la quale prende confidenza a piccoli passi. È difficile però trovarsi a proprio agio in un mondo lontano anni luce dalla vita problematica alla quale era stata abituata, tra quelle macchine nuove e quei vestiti alla moda che prima appartenevano solo ai suoi compagni di liceo ma non a lei e l’avevano portata più volte a desiderare di scappare al più presto dalla piccola città di Blackwell. Ad aiutarla in questa transizione ci sono i suoi genitori, pronti a tutto per recuperare il tempo perduto e darle tutto l’affetto che si merita, così come le amorevoli colleghe del Dairy Queen, la gelateria dove vuole continuare a lavorare non più per necessità quanto, piuttosto, per conservare una parvenza di “normalità” nella rivoluzione in corso. Ma soprattutto c’è Weston. Erin ancora non si capacita di come gli stupendi e profondi occhi verdi di lui, il ragazzo più bello e ambito del liceo, si siano posati un giorno proprio su di lei. Eppure il loro amore è inesauribile e coinvolgente, emana quella luce speciale che solo gli amori adolescenziali possiedono. Weston le dà la felicità, la sostiene con dedizione nell’inevitabile smarrimento della sua nuova vita, è il cavaliere senza macchia e senza paura che la protegge dalle angherie e dalle meschinità dei compagni di scuola. Questi non perdono occasione di far sentire Erin inadeguata, la osservano e spettegolano ossessionati dalla piega inaspettata che ha preso la sua vita; un’attenzione che si rivela essere benzina sul fuoco delle debolezze di Erin, per la quale diventa quasi impossibile non avere la sensazione di vivere la vita di qualcun altro.
È facile soprattutto, nel vortice delle sue insicurezze, smettere di credere a un amore troppo bello per essere vero e chiudere a Weston il suo cuore già troppe volte ferito quando, dal passato, emergono altre verità e segreti inconfessati che rischiano di svegliare bruscamente Erin dal sogno di un amore da favola, proprio nell’imminenza del ballo dell’ultimo anno di liceo. Le situazioni difficili nelle quali Weston finisce spesso sono solo il risultato dell’ingenuità e dell’istinto adolescenziale? Erin riuscirà a non farsi sopraffare dalle sue debolezze ed a trovare la forza di rialzarsi ancora? Quale futuro attende i due ragazzi ormai prossimi ad iniziare il college?
In Un magnifico equivoco si riprendono le fila dell’amore tra Erin e Weston nel loro ultimo anno di liceo, così come si erano lasciate all’esito del primo capitolo della nuova trilogia della McGuire. Con uno stile estremamente semplice e scorrevole l’autrice non manca di far affezionare il lettore ai personaggi del suo romanzo, soprattutto ad Erin, una ragazza costretta a diventare matura – a tratti in maniera disarmante – per i suoi sfortunati primi anni di vita, sempre così vicina a una felicità che però pare non essere mai definitiva.
La sapiente penna della McGuire sa incuriosire nella scoperta dei risvolti delle vite adolescenziali dei protagonisti, complicate da vicissitudini che spesso strizzano l’occhio a trame un po’ da telenovelas sudamericane. L’astuzia, forse, è data dall’ambientare il tutto nel tipico liceo americano nel “fatidico” ultimo anno, un’atmosfera che attraverso libri, cinema e serie tv ha affascinato tutti prima o poi, quantomeno nell’età dei protagonisti del romanzo. I trucchi da scrittrice di best-seller di Jamie McGuire non compromettono comunque l’efficacia di questo romanzo breve che, per quanto leggero, risulta ben scritto benché magari non adatto ai lettori più pretenziosi.
Approfondimento
Sicuramente, come si è detto, Un magnifico equivoco non è un libro pensato per i più esigenti, anzitutto per la brevità di un racconto che rischierebbe di non arrivare a coprire l’intera giornata di mare sotto l’ombrellone del lettore accanito, visto che siamo in stagione. Il rischio ulteriore sarebbe quello di rimanere insoddisfatto da un tratteggio del carattere dei personaggi che, per quanto curato e potenzialmente interessante, dà spesso la sensazione di voler rimanere superficiale. Da come l’autrice scrive non sembra imputabile a sua incapacità quanto, piuttosto, alla sua consapevole scelta di privilegiare altri elementi nel dispiegare il plot. Occorre ricordare poi che si tratta del secondo capitolo di una trilogia; questo elemento forse acuisce la percezione il tratto di “elemento di passaggio” del romanzo nella storia dei personaggi, con il lettore portato ad attendere nuovi risvolti che tardano un po’ troppo ad arrivare e vengono poi risolti in maniera quasi sbrigativa, probabilmente nell’attesa del terzo capitolo della serie.
Un magnifico equivoco fa pensare a un libro che può piacere molto ad una buona fetta di teenagers alla ricerca dell’immedesimazione nelle avventure dei coetanei e non tanto del romanzo epico, ma che non si nega anche ai più maturi che in questa calda estate fossero alla ricerca della leggerezza senza pretese, nei ricordi di una stagione della vita che abbiamo tutti nel cuore.