Autore: William Butler Yeats
- Gennaio 1973
Pagine: 344 - Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788845900785
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L'autore espone ciò che ha conosciuto tramite studi esoterici e forme di autoscrittura. Teorie filosofiche e mistiche si susseguono, insieme a pensieri di Yeats sulla storia e sul presente.
Opera eccentrica che svela una personalità sfaccettata dell'autore inglese.
Ciò che veniva fuori in frasi staccate, in una scrittura quasi illeggibile, era così esaltante, a volte così profondo, che la convinsi a dedicare tutti i giorni una o due ore allo ignoto scrittore, e dopo una mezza dozzina di queste ore mi offersi di passare il resto della mia vita a spiegare e a mettere insieme quelle frasi sparse. «No» fu la risposta «Noi siamo venuti a darti metafore per la poesia».
Il libro Una visione si apre con la spiegazione di come William Butler Yeats venga a conoscenza di certi principi che a suo dire regolano l’universo e la storia dell’uomo come individuo e della società stessa. La moglie lo inizia all’occultismo e lui ne trae benefici, a suo dire, per la scrittura delle poesie e per esprimere attraverso metafore ciò che gli “istruttori” gli fanno sapere. I misteriosi “istruttori” che parlano con lui attraverso la scrittura automatica, gli fanno sapere quali sono i meccanismi che regolano ogni cosa e Yeats, con fare quasi scientifico, riporta disegni e schemi con i quali far capire le teorie mistiche nel successivo capitolo. Se all’inizio il libro sembra un racconto delle sue esperienze con l’occulto, procedendo con la lettura si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad un trattato filosofico.
«I contrari sono positivi», scriveva Blake «una negazione non è un contrario»; «quanto è grande l’abisso tra semplicità e l’insulsaggine»; e ancora «C’è un luogo in fondo alle tombe dove i contrari sono ugualmente veri ».
La teoria viene esplicitata attraverso il primario e l’antitetico, due coni all’interno dei quali si muovono quelle che vengono chiamate le Quattro Facoltà: volontà, maschera, mente creativa e corpo del fato. In questa parte del libro questi quattro elementi vengono spiegati anche alla luce del tempo dell’autore con esempi su personaggi noti e su come si intersecano e si contraddicano tra loro. Già in questa sezione si ha l’idea di una certa semplicità di ragionamento che non spiega fino in fondo la natura di alcune affermazioni e la loro ragionevolezza.
Nelle parti successive si continua a procedere con metodo elencando le varie fasi, in tutto ventotto, della vita dell’individuo o “incarnazioni” che riprendono le fasi lunari.
William Butler Yeats è criptico, seguire il suo ragionamento non è per niente facile, anzi quasi noioso dopo alcune pagine. Sembra che nemmeno lui creda fino in fondo a ciò che descrive, ma anzi lo guardi come voce esterna. In effetti questi insegnamenti gli vengono dettati e non sono sue rielaborazioni.
In alcuni casi riesce ad avere più enfasi aiutandosi con alcuni brani poetici di altri autori.
Il misticismo al quale aspira resta comunque evocativo, non si spiega mai fino in fondo il significato di certi termini e il metodo ripetitivo di spiegare ogni fase di certo non aiuta.
Ogni epoca svolge il filo che aveva ravvolto, e ci diverte pensare che prima di Fidia e della sua arte tesa verso l’Occidente, era caduta la Persia […] Tutte le cose muoiono ciascuna la vita dell’altra, vivono ciascuna la morte dell’altra.
Lo schema delle fasi e dei coni opposti può essere usato anche per la descrizione delle varie epoche storiche, con la nascita di Gesù e del Cristianesimo come linea di riferimento importante.
In questa parte del libro la scrittura è meno metodica e più letteraria, anche se risulta difficile seguire il ragionamento troppo criptico. Si fa riferimento a Spengler e alla filosofia del tempo con riferimenti banali e affettati.
Non ho apprezzato molti passaggi di Una visione in quanto veramente ostici e poco comprensibili anche da chi ha studiato filosofia e ne ha nozioni. I riferimenti storici e filosofici li ho trovati molto blandi e poco dettagliati.
Se si legge il libro per scoprire qualcosa in più su Yeats e le sue opere, credo che non sia di grande interesse, piuttosto un curioso addentrarsi in teorie strampalate ed eccentriche e trovare in qualche passo alcune cose interessanti, come i riferimenti alla natura umana spesso contraddittoria e caotica o all’arte moderna che vede la luce proprio dall’occultismo.
Approfondimento
W.B. Yeats nasce a Dublino nel 1865, nella sua vita ha scritto poesie e opere teatrali. Da sempre un fervente nazionalista, ha ispirato il cinema, la letteratura e le canzoni per il suo spirito patriottico irlandese.
La sua vicinanza con la natura e con forme di occultismo note nel suo periodo storico lo hanno fatto affascinare all’occulto e a ciò che la nostra mente non può spiegare. Diventa quindi un mistico, studiando varie forme di spiritismo, scrittura automatica che a suo dire lo aiutano anche nella sua scrittura poetica.
Magia è sicuramente la sua opera più nota, dove il misticismo, l’amore per la magia e per la sua terra si mescolano in modo reciproco, dando vita ad una delle sue opere più caratteristiche.
In una Una visione non è ancora chiaro fino in fondo il suo pensiero e sebbene voglia esprimerlo agli altri rimane gelosamente nascosto nella sua mente, criptico e distante.
Gloria Rubino