Autore: Irvine Welsh
Pubblicato da Guanda - Aprile 2015
Pagine: 440 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Narratori della fenice
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Terry “Gas” Lawson fa il tassista e, per arrotondare, fa anche il pornoattore, spaccia ed è letteralmente ossessionato dal sesso. Ma il riccioluto delinquentello è costretto a subire l'impatto forte di un'epifania, che giunge inaspettata e per nulla spontanea, che lo farà avvicinare alla lettura, alla riflessione e ai suoi bambocci.
Terry è stato catapultato in un universo nuovo, uno spazio gelido e brutale dove le incursioni ostili degli altri vengono messe a nudo.
Terry “Gas” Lawson, quando ha l’opportunità di approfittarsi di qualcosa o di qualcuno, lo fa, senza scrupoli. Appassionato di droghe e ossessionato dal sesso – quello libero, senza pregiudizi di genere, pronto a sperimentare tutto prima di dire non fa per me –, scarrozza i malcapitati clienti di Edimburgo sfrecciando per le strade come un pazzo, ma cercando di far scattare ancora e ancora il tassametro e chiedendo esplicitamente la mancia. In una Edimburgo sempre più degradata, Gas viene ingaggiato come autista privato da Ronald Checker, star dei reality televisivi statunitensi che assolda il tassista maldestro per recuperare tre costosissime bottiglie di whisky.
Intanto, sopra la testa di Edimburgo, la temibile minaccia dell’uragano Du’Palle incombe: nella notte di massimo splendore della furia dell’uragano, scompare Jinty, una prostituta bellissima che lavora nella sauna-bordello di un gangster locale. Sposata con Jonty, un tontolotto convinto che sua moglie faccia le pulizie, la sua scomparsa intreccerà le storie di tutti i protagonisti, i sentieri delle loro vite un po’ strambe e segnate sia dalla sfortuna che dal degrado più totale.
Godetevi la corsa è un romanzo non adatto a chi è facilmente impressionabile. Dalla pornografia alla sessualità esplicita, dalle metafore crudissime di chi dalla vita ha ricevuto solo e sempre calci, alla necrofilia. Insomma, Irvine Welsh, con questo romanzo, non ha deluso né deluderà i suoi fedeli lettori. Con quella capacità incredibile di consentire a ogni personaggio di esprimersi a modo proprio, permette di instaurare un rapporto, un legame, un filo diretto con ogni singolo individuo descritto tra le pagine.
Triste, crudo, violento ogni oltre immaginazione, senza niente di ciò che viene definita comunemente come morale: Godetevi la corsa è frenetico, drammatico, comico e devastante come un uragano. Forse un po’ lento, a tratti, ma affilato e in grado di rapire il lettore, soprattutto quando le cose si mettono male, molto male.
Approfondimento
Che Terry sia un tassista non è decisamente un caso. Chi, per lavoro, trascorre la giornata in giro, tra la frenesia del traffico e la spocchiosità di alcuni clienti tutt’altro che simpatici, ha una predisposizione per il cambiamento. Certo, cambiare, in molti casi, è doloroso e inaspettato, forzato dalla mano invisibile che in molti chiamano destino. Mentre Du’Palle ulula e inghiottisce Jinty, Terry si appresta ad assistere al più grande cambiamento della sua vita, costretto da un cuore sottoposto a troppi stress per poterne sopportare ancora. E, tra cocaina, sesso selvaggio, pornografia e lavoretti extra tutt’altro che legali, è umano, alla fine, cedere. Ma, se il corpo dice A non sempre la mente gli fa eco.
Il corpo di Terry necessita di riposo: niente sesso, figurarsi la droga, l’alcool è da dimenticare. È talmente scombussolato da questo cambio di scena impensabile da non volerlo dire a nessuno, neppure alla ragazza che ha salvato da un suicidio e con la quale ha instaurato una relazione prima solo di letto, poi, quasi, di cuore. Terry si isola perché si trova lui stesso a vivere su un’isola deserta nascosta all’interno dell’oceano che cela dentro di sé: se le sue uniche certezze erano la malavita, la droga e il sesso, dal momento della sua epifania in poi non ne ha più.
Tra incubi e momenti al limite con la follia, si trova a dover impegnare quella mente impastata dai vizi con la lettura e il golf. Si trova a dover affrontare una paternità che non ha mai voluto, ma che gli ha fruttato dei bambocci di età differenti e per i quali inizia a sentirsi un po’ in dovere di far qualcosa. Un’epifania di quelle sconvolgenti, che, tra i goffi tentativi di Jonty di non doversi staccare dall’importanza, per lui, di Jinty, tra SickBoy furioso con Terry per averlo piantato in asso con la pornografia e Ronald alla ricerca delle bottiglie di whisky perdute, riesce sicuramente a spiccare.