
Autore: Omar Robert Hamilton
Pubblicato da Guanda - 28 settembre 2017
Pagine: 334 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura
Collana: Narratori della Fenice

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Khalil e Mariam, due giovani ragazzi che come tanti altri combattono un regime oppressivo, combattono per la libertà, per la fine di ogni tipo di violenza. Sullo sfondo di un Egitto in piena rivoluzione, i sogni, le ambizioni, le gioie e le delusioni di un'intera generazione.

L’intera narrazione prende luogo in Egitto, negli anni in cui il movimento di rivolta giovanile combatteva per le strade del Cairo e specialmente in piazza Tahrir. La rivoluzione è raccontata dalle voci dei ragazzi e dei protagonisti Kahlil e Mariam. Kahlil giunge in Egitto per studiare musica e per conoscere la sua terra d’origine, le sue tradizioni. Mariam è totalmente dedita all’impegno politico e al volontariato e combatte per affermare i suoi diritti come giovane donna vittima di un regime crudele. Entrambi, insieme ad un altro gruppo di ragazzi, documentano giorno per giorno, la violenza, la ferocia, la devastazione di un’intera città, di un intero mondo che assiste e che non muove un dito. è un conflitto generazionale, vecchi contro giovani, giovani che oramai possiedono Internet, Facebook, videocamere, fotocamere, cellulari grazie ai quali possono comunicare non solo tra di loro, ma con giovani proveniente da ogni paese della terra. Mariam e Kahlil si innamorano sullo sfondo di una città in preda a militari che sparano sulla folla, stupri, bombe.
“Come fanno a tenerci sotto controllo se possiamo vederci, parlarci, organizzarci tutti insieme? Prima in arabo e poi in inglese nel resto del mondo. L’impero ha gettato i semi della propria sconfitta.”
Approfondimento
Ciò che più colpisce e affascina de La Città vince sempre non è la mera descrizione dei fatti storici, le rivolte che hanno insanguinato le piazze e le strade, ma quanto il fatto che l’autore abbia dato voce ai giovani. Tutti i libri storici, i manuali, i giornali raccontano degli eventi in maniera oggettiva, raccontano di come abbia vinto la Fratellanza Musulmana, di come al-Sisi sia arrivato al governo ma nessuna di quella pagine racconta le speranze di una generazione, di giovani che hanno preferito scendere in piazza a protestare, mettendo costantemente a repentaglio la loro vita, piuttosto che vivere spensieratamente i loro 16, 17 o 18 anni.
Hamilton dà voce a dei martiri come Umm Ayman, giovani che sono morti per le loro convinzioni, per un’ideologia; giovani martiri che restano immortali nel cuore dei loro coetanei. La città vince sempre è la storia di ragazzi che vogliono sognare e che pretendono che il governo li lasci sognare, è la storia di ragazze che imparano a percorrere le strade di una città maschilista senza la paura di poter essere stuprate, è la storia di adolescenti che salvano vite.
Credo che ogni giovane ragazzo dovrebbe leggere La città vince sempre, che si viva in un paese democratico o in un paese in guerra. è un libro che insegna a sognare un mondo migliore ma soprattutto che dà la spinta ad inseguire le proprie ambizioni, a combattere per vivere in un mondo migliore. Robert Omar Hamilton fonde la sua memoria e la sua immaginazione in una scrittura quasi giornalistica, con periodo brevi e parecchi dialoghi, dialoghi tra ragazzi che hanno fatto una rivoluzione.