
Autore: Jane Hawking
Pubblicato da Piemme - Giugno 2017
Pagine: 552 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida

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La piccola Ruth vive una situazione famigliare difficile nella Londra degli anni ‘50 tra la povertà e la depressione della madre; per fortuna la casa di campagna dei nonni paterni dove trascorre le vacanze rappresenta un’oasi di felicità e serenità, ma soprattutto un luogo magico dove scoprire la passione per la musica e il pianoforte, che imparerà a suonare tra mille sotterfugi e segreti.

A quattro anni, la vita di Ruth viene sconvolta dal ricovero della madre per depressione: questa figura materna dall’umore instabile, fredda e frivola, e apparentemente incapace di amare la figlia, segna per sempre il carattere della timida Ruth. Il padre, sensibile e intelligente, capisce la necessità della bambina di avere accanto delle persone amorevoli e così i nonni paterni assumono un ruolo importante, come la loro casa in campagna e le numerose attività in cui coinvolgono la nipotina. Ruth cresce serena, e scopre che il pianoforte in casa dei nonni era appartenuto alla defunta zia concertista; da quel momento la bimba dedica ogni momento libero allo studio di questo strumento, aiutata dalla nonna e dalla maestra.
Un grosso ostacolo però è costituito dal segreto che deve mantenere: a causa di una vecchia invidia della madre verso la zia concertista, a Ruth è vietato anche solo parlare ai suoi genitori di musica e pianoforti, per non rischiare di fare cadere la madre di nuovo in depressione. Per anni Ruth riesce a studiare musica di nascosto, ma il suo talento non può che emergere a dispetto di tutte le difficoltà, e a dodici anni riesce a coronare il sogno di suonare come solista in un concerto, anche se con la malinconia di non avere più accanto i nonni che tanto la avevano appoggiata.
“Non so proprio perché ti permettessimo di farlo” commentò la nonna, scoccando un’occhiataccia al nonno.
“Le stavo solo insegnando a volare” rispose lui.
La musica però riuscirà a compiere il miracolo di avvinare Ruth alla madre e a ricominciare con i genitori un nuovo rapporto più sereno e felice.
Approfondimento
Leggendo La mia musica segreta ci si trova catapultati in un’atmosfera magica, solenne e unica: quella della musica classica e della capacità di suonare un strumento difficile come il pianoforte, che richiede tanto esercizio e sacrificio, ma che ripaga ampiamente questa fatica con una soddisfazione immensa.
Impariamo a conoscere la protagonista Ruth fin da piccola, a circa quattro anni, per seguirla fino ai dodici anni, e le descrizioni dei suoi stati d’animo e delle sue azioni nella vita quotidiana sono talmente realistiche e dettagliate che al lettore sembra di avere vissuto di persona le sue avventure.
Gli altri personaggi che circondano Ruth vengono descritti sempre dal suo punto di vista: il padre amorevole, la madre emotivamente instabile, i nonni affettuosi e adorabili e Piers, il ragazzino che forse diventerà il suo innamorato.
Quando era con Piers sognava di essere immortale e desiderava che il tempo si fermasse, per poter rivivere quei momenti all’infinito e sempre uguali.
Molte volte la bambina è troppo piccola per capire il comportamento degli adulti, così il lettore rimane all’oscuro di diverse cose che magari potevano chiarire la vicenda, ma la tecnica è interessante perché ci fa vedere tutti gli avvenimenti dall’altezza degli occhi e della mente di un bimba ingenua e candida.
Dopo la lettura rimane un grandissimo senso di serenità per il meraviglioso rapporto tra nipotina e nonni, e anche la voglia di approfondire la conoscenza delle opere di Beethoven e Bach, che creano tanta gioia nei protagonisti del romanzo.
Consiglio La mia musica segreta a chi ama la musica e i nonni e a chi vuole approfondire la vita quotidiana di una famiglia semplice inglese del secondo dopoguerra.
Elena Naldi