Autore: Cosimo Damiano Damato
Pubblicato da Compagnia Editoriale Aliberti - Luglio 2017
Pagine: 160 - Genere: Poesia
Formato disponibile: Brossura
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Profonda e penetrante, questa raccolta di poesie intende far rivivere, attraverso appassionanti ed efficaci figure retoriche, la storia di un tribolato e profondo amore tra lo scrittore e una irrequieta donna capace di mutare se stessa e i propri sentimenti come le stagioni riescono così abilmente a succedersi le une con le altre in un susseguirsi graduale e misurato.
L’amore inteso come la quinta stagione eppure, i mutamenti subiti da questo instabile sentimento, non sembrerebbero altrettanto controllati né facilmente controllabili dal debole e succube essere umano.
La passione, quella vera e profonda, travolge, coinvolge e devasta lasciando uno strano sapore in bocca.
Domani mischieremo ancora libri
e le pagine faranno l’amore liberando l’inchiostro e inventando storie.
Questa notte sorvolerò il giardino dove Goethe curava le margherite
calpestate e fiere nel loro giovane dolore.
Quello provato dall’animo umano viene descritto come un amore passionale, travolgente e che spesso l’essere umano non riesce a controllare perdendosi in una spirale di eventi ed emozioni che lo trascinano e lo guidano verso nuove esperienze.
Vittima di un così appassionante sentimento, l’uomo spalanca le proprie braccia verso un nuovo amore attratto da esso come un raggiante girasole che volge devotamente la propria corolla al caldo sole di primavera. Passione e morboso attaccamento all’amato sono le caratteristiche tipiche del sentimento amoroso che, per sua stessa caratteristica, può apparire nel contempo dolce e tenero provocando la nascita della più profonda attenzione e devozione, quanto aspro e angoscioso scatenando sentimenti ben più irrequieti e dolorosi di quanto l’innamorato sia in grado di sopportare. Eppure questa sembra essere la storia di tutti sin dalla nascita del primo uomo sulla terra, il quale non poté sottrarsi alla necessità di un legame che, forse solo in un secondo momento, è stato riconosciuto non essere la pura e semplice necessità di riproduzione della specie.
L’amore diventa dunque uno dei sentimenti più complessi che la mente umana sembrerebbe in grado di sviluppare; amando follemente si può odiare, amando follemente si può allontanare, amando follemente ci si può annullare e amando follemente si può arrivare a proteggere la vita di colui o colei al quale o alla quale si è deciso di consacrare parte di se stessi a costo della propria esistenza.
La quinta stagione di Cosimo Damiano Damato è una raccolta di poesie dedicata all’amore, o più precisamente, all’esperienza di un amore vissuto; un amore profondo e tribolato.
Servendosi della difficile arte della poesia, del verso e di insolite figure retoriche prese in prestito dai luoghi più disparati dell’ambiente mondo, l’autore racconta la sua esperienza d’amore attraverso descrizione di incontri passionali e dolci effusioni quasi sempre accompagnati da oggetti in grado di collocare il poeta e l’amata nell’ambiente che ha visto la nascita e lo sviluppo di un così importante il legame; appaiono infatti innumerevoli i vocaboli tratti dal linguaggio legato al mare.
Non mancano inoltre rimandi alla professione di Damato in interessanti oggetti come fogli, penne e calamai colmi d’inchiostro presentati come cornice indispensabile allo sviluppo di un sentimento tanto importante nella vita di qualsiasi essere umano, quasi come li si volesse renderli partecipi di questo importante avvenimento, delle gioie e delle angosce inevitabilmente provocate da una simile passione.
Approfondimento
In questa raccolta l’autore Damato intende dare vita a quella da lui definita la “quinta stagione”, quella dell’amore e che racchiuderebbe in sé le già note quattro fasi in cui la natura compie il proprio corso; l’autunno accompagna la nascita di un così meraviglioso e tenero sentimenti che sembra tuttavia destinato a diventare sempre più scostante al sopraggiungere del freddo inverno. Ecco poi sopraggiungere la tiepida primavera e nuovamente il cuore inizia a battere sempre più forte per poi liberarsi nella calda estate e ritornare timido e calmo ai primi segni dell’uggioso autunno.
Questo abbraccio invisibile del vento della notte mi porta a te quando ti parlo con canti oscurati dalla distanza
Un dolore che ha il gusto dell’amore custodito al mattino nello sfinimento del tremore della pioggia.
Gocce che nutrono l’assenza inquieta della fuga. Anche se lontani
ci prepariamo alla danza della nostra vendemmia mosto d’elisir di risvegli
pelle nella pelle
da bere dal calice che decoriamo con girasoli, inquietudine e poesie.
Noemi Veneziani
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