
Autore: Thomas Cullinan
Pubblicato da DeA Planeta - 9 Settembre 2017
Pagine: 512 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: eBook, Rilegato

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Nel Collegio per signorine di Miss Martha Farnsworth sono rimaste solamente cinque allieve. Siamo nella Virginia insanguinata dalla guerra civile, tra l’eco di un cannone e un colpo di fucile la vita della scuola diretta dall’austera Miss Martha scorre lenta e sempre uguale: lezioni di cucito, musica e francese, le incombenze domestiche, i pasti e le preghiere. In questo mondo tutto al femminile irrompe il caporale John McBurney, disertore dell’esercito nordista gravemente ferito. Assediate dalla guerra e dalla noia, le donne della scuola accolgono il soldato nemico e se ne prendono cura. Un po’ alla volta, inevitabilmente, intrecciano con lui una serie di relazioni dove le ragazze di Miss Farnsworth svelano una dopo l’altra la propria vera natura. Un gioco dall’esito imprevedibile e che si rivelerà fatale per qualcuno.

“Se il caporale McBurney avesse saputo che lo volevamo qui, forse le cose sarebbero andate in modo diverso – e lui non si sarebbe comportato come ha fatto..”
“Una piccola storia ignobile”, è questo il sottotitolo che si adatta perfettamente a “L’inganno” romanzo psicologico dell’americano Thomas Cullinan. Nell’opera, ambientata durante la Guerra di Secessione, otto personaggi femminili di età molto diversa narrano il susseguirsi degli eventi alla scuola per signorine di Miss Martha Farnsworth, a partire dall’arrivo del sedicente caporale John McBurney, definito a più riprese yankee e nemico, ma desiderato e concupito anche dalle più giovani.Attraverso la voce dei personaggi, il lettore viene a conoscenza non solo di tutto ciò che accade nel collegio, ma soprattutto dei segreti che ognuno di loro cela e dei sentimenti, non proprio edificanti, che nutre nei confronti degli altri. Il punto di vista dell’autore, in tutta la sua misoginia, traspare ad ogni pagina.
A sua discolpa, possiamo dire che Cullinan non risparmia frecciate neanche all’unico personaggio maschile del romanzo, poiché il suo McBurney appare come un parassita, un profittatore ed un abile simulatore, bugiardo e violento.Però, il vero protagonista del romanzo non è il caporale, ma il potere: quello erotico, che si realizza nel triangolo tra lo stesso McBurney, Alicia Simms e Edwina Morrow, causa di un’immane tragedia; quello dell’autorità rappresentato da Miss Martha pronta a tutto per non perdere il controllo sul suo piccolo mondo; quello della conoscenza e dei segreti nascosti, che possono distruggere una reputazione e quindi, una vita.
La guerra che si combatte tra sudisti e nordisti al di là del bosco entra prepotentemente anche nel collegio ed è una guerra senza esclusione di colpi. Le otto narratrici, infatti, fanno a gara per monopolizzare l’attenzione e l’interesse del caporale. E’ una lotta in cui gli abiti scollati, i corsetti slacciati, le confidenze e i segreti rivelati prendono il posto dei fucili e delle pistole. E’ anche uno scontro tra mondo maschile e mondo femminile poiché, fin dall’inizio Miss Martha, unica e indiscutibile autorità della scuola, si sente minacciata dalla presenza di McBurney, il quale cerca di strapparle via lo scettro del potere, prima con la seduzione, poi con l’inganno e infine, con la violenza. Il gioco, però, gli sfugge di mano ed il caporale finisce per tradire la fiducia di ognuna delle protagoniste, minacciando di rivelare il castello di bugie, ipocrisie e segreti su cui poggia l’intero collegio. A quel punto, allieve e insegnanti non potranno che coalizzarsi per espellere dalla loro piccola comunità il corpo estraneo che ne minaccia la sopravvivenza.
Approfondimento
Il romanzo appare, fin dalle prime pagine, una versione truculenta e grandguignolesca della favola di Cappuccetto Rosso, con Amelia nel ruolo della bambina disubbidiente e McBurney in quello del lupo cattivo. Cullinan affronta, inoltre, tematiche scabrose come l’incesto e quello delle relazioni familiari in cui il più forte domina e il più debole deve sottomettersi oppure è destinato a soccombere. Si parla anche di razzismo e dei rapporti tra i padroni delle piantagioni e i loro schiavi. Insomma, gli spunti di riflessione non mancano.
La lingua ed il tono del romanzo cambiano a seconda dei personaggi: sboccato il linguaggio di Alicia, autoritario il tono di Miss Martha che diventa fragile e lamentoso nella narrazione di Harriet, pragmatico in quella di Mattie e tagliente nelle pagine di Marie. Il ritratto che ne viene fuori è quello di una comunità di donne che languiscono nella noia e si sentono soffocare dalla limitatezza del mondo nel quale gli uomini le hanno relegate. Ognuna di loro sogna di fuggire, ognuna di loro si illude di trovare in McBurney lo strumento che renda possibile questa evasione, eppure neanche per lui ci sarà scampo e verrà fagocitato dalla scuola per signorine di Miss Martha Farnsworth.
Tirando le fila il romanzo è decisamente di livello superiore al film, che ho visto e dove ho ronfato ampiamente, sia per la scrittura: i capitoli brevi basati sui punti di vista dei singoli personaggi, tengono il lettore concentrato e desideroso di proseguire la lettura. Nonostante sia una trama a tinte pesanti e fosche, riesce a scorrere fluida e a non annoiare. Unica nota stonata sono i personaggi femminili, così ingenui e tendenti a non imparare dagli errori!
Libro consigliato a chi vuole immergersi in un gioco psicologico, dalle tinte dark, dove tutto è concesso. [amazon_link asins=’8851152306′ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’38efbba6-7e18-11e8-96e0-495df0023de1′]