
Autore: Pietro Grossi
Pubblicato da Feltrinelli - Ottobre 2016
Pagine: 152 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: I narratori

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Carlo è padre di due gemelli e vive con la moglie Francesca a Londra. Lavora in uno studio di architettura e conduce una vita serena, fino a quando riceve una telefonata dal padre. Insieme devono trasportare la barca Katrina dalla Groenlandia al Canada, attraverso il famoso Passaggio a Nord Ovest. Questo viaggio permetterà a padre e figlio di rincontrarsi dopo tanti anni di silenzi e incomprensioni.

Quando sei lì puoi permetterti il grande lusso di lasciare andare un pensiero per giorni. Settimane, se ti va. A casa i pensieri sono tutti intermittenti, e si sovrappongono.
Carlo conduce una vita “esemplare”: ha una moglie affettuosa, due bambini e vive a Londra. Lavora presso uno studio di architettura e la sua vita procede serena e tranquilla, al ritmo della quotidianità. Un giorno, mentre si trova in ufficio, riceve una telefonata dal padre, con il quale ha sempre avuto un rapporto difficile e conflittuale. Gli viene chiesto di raggiungerlo in Groenlandia, nella città di Upernavik per aiutarlo a trasportare la barca Katrina fino alle coste del Canada. Si tratta di un viaggio lungo e pericoloso, immerso nei ghiacci del famoso Passaggio a Nord-Ovest. Carlo è molto combattuto: si tratta di tornare alla sua vecchia vita, quando partecipava alle regate con suo padre e viveva sempre in mare. Alla fine però, scettico e sospettoso, decide di accettare: non sa che sarà un viaggio alla scoperta di se stesso e dell’uomo che non ha mai capito.
Pensai all’infinità di volte che era capitato a me, al fiume di occasioni in cui, mentre armeggiavo sul ponte, mi ero trovato a scambiare due parole con qualcuno della barca accanto. Mi chiesi d’un tratto che fine avesse fatto tutta quella gente […], cosa avrebbero detto o pensato se avessero saputo che ero finito a lavorare in uno studio di architetti a Londra, e che non ero più salito su una barca.
Il passaggio è un libro delicato e forte allo stesso tempo: il rapporto fragile tra padre e figlio viene analizzato e approfondito durante un difficile viaggio in mare, in una lotta tra ciò che accade all’interno e all’esterno dei protagonisti. Carlo racconta in prima persona la sua storia; dà voce ai suoi pensieri permettendo al lettore di conosce in maniera diretta e senza filtri la sua psicologia. I discorsi diretti non sono identificabili dalla punteggiatura: si armonizzano con la narrazione dando la sensazione di omogeneità e continuità. I flashback narrativi sono numerosi perché permettono di svelare i retroscena del rapporto complesso e conflittuale di padre e figlio. Le descrizioni non risparmiano dettagli: il lessico è specifico della navigazione, scelta dettata sia dal tema che dal vissuto di Pietro Grossi.
Approfondimento
Il passaggio è un titolo pieno di significati: indica non soltanto il viaggio fisico attraverso i ghiacci della Groenlandia fino al Canada, ma anche il passaggio che compie Carlo dall’incomprensione alla comprensione del padre, dal silenzio al dialogo, dalla distanza alla vicinanza. Pietro Grossi ha affrontato in maniera dolce e elegante un tema molto attuale e difficile, il rapporto tra padre e figlio, nel quale molti possono identificarsi. È un libro rivolto a tutti, perché tutti siamo stati figli.
Un particolare che mi ha colpito è stato non scoprire subito il nome del protagonista. Sebbene il libro inizi con la sua voce in prima persona, Carlo si presenta soltanto dodici pagine dopo. Unica pecca: per coloro che non conoscono la navigazione e la rispettiva terminologia, le descrizioni tecniche delle manovre per governare la barca sono un po’ pesanti.
Cindy Stefani
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