
Autore: Irene Pampanin
Pubblicato da 0111 edizioni - 2014
Pagine: 166 - Genere: Racconti
Formato disponibile: Brossura
Collana: LaBlu

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In questa raccolta di racconti tante facce della vita, che é anche natura, amare, perdere, sognare, morire. La ricetta della notte perfetta racconta con la forza del cuore chi siamo, chi dovremmo essere e dove trovare la forza. Ci ricorda le cose a cui aggrapparci e quali lasciare andare con la magia di brevi scritti intensi, felici e senza tempo.

La ricetta della notte perfetta è una raccolta di circa trenta racconti di Irene Pampanin illustrati da Dolo-Mitico, che non ci raccontano solo come preparare e vivere una notte indimenticabile ma hanno lo scopo di svelare ciò che presi dagli affanni di tutti i giorni non vediamo e di estendere questa notte alla vita. Racconti felici, spaccati di vita quotidiana, testimonianze di una sognatrice che osa. Elemento ricorrente di quest´opera è il sogno nella sua ambivalenza, il prodotto onirico della nostra mente non cosciente da una parte da cui nascono delle belle storie e il sogno inteso come aspirazione, come meta, dall´altra, e in questo la strada che separa l´autrice dal sogno sembra accorciarsi racconto dopo racconto, mentre il tempo si dilata e intrattiene, perché chi crede, chi cammina in avanti, scorge la via e alla fine arriva.
Le vite dentro alla ricetta della notte perfetta
Estratti di vita che brillano alla luce delle stelle, storie intangibili cosparse di polvere magica. Tranne qualche racconto tutto è sospeso, non gli si deve poter dare dimensioni e forme esatte, piuttosto deve incontrare la fantasia del lettore, modellarla, restituire il prodotto dei colori, delle immagini, degli insegnamenti, dell´introspezione accurata, dei luoghi all´autrice cari. Restituire la magia vista dai suoi occhi indagatori ad altri occhi dell´anima e sulla carta, appartenenti al lettore. Questi racconti profumano di montagna (del Pelmo soprattutto!), di bosco con luce di stelle, elementi ricorrenti in un inno alla natura capace di riappacificarci e lenire le perdite (e i tempi perduti), e un in inno alla vita, in cui gli stessi elementi esaltano il senso di libertà, capaci di ridefinire o rammentare ciò che nella vita conta davvero, quello che resta, alla fine
Tra i temi trattati in La ricetta della notte perfetta quello dell´uomo disposto a tutto che perde di vista le cose belle della vita, i colori che solo attraverso la luce si manifestano, una luce invece spesso spenta da sentimenti e modi di fare negativi, da persone che mancano di cuore. Un inno alla natura dicevamo, in cui è protagonista l´amore per gli animali, il rapporto tra l´uomo e il cane per esempio fatto di silenzi molto significativi e comunicativi, lì dove vengono meno le parole vi è la forza dei fatti, dell´amore, l´evidenza del legame a parlare. Un racconto di La ricetta della notte perfetta è dedicato alla caccia e sottolinea come questa lasci sempre qualcuno orfano, di figli o nell´anima. Dalla morte si passa alla gioia della vita in “La danza delle ciglia”, probabilmente il più bel racconto della raccolta, che descrive in modo soave e poetico il momento della nascita dagli occhi di un padre, che ama, che è pronto ad amare ancor più. Le ciglia s’incontrano, danzano, in un fruscio come il canto dei grilli che si placa poi al benvenuto di una nuova vita.
Oppure l´amore idilliaco spezzato dalla morte incapace però di cancellare il sentimento. Il dolore ci rende irriconoscibili, mutilati, soli, impreparati al futuro che crolla sugli inermi, su chi non spera. E poi c´è la forza dei ricordi che però non bastano per trovare ciò che ci manca, disancorarsi dal passato è l´unico modo per essere preparati ai cambiamenti del futuro senza i vincoli dei rimpianti. Vita alleata, perlopiù, ma anche antagonista. Come con la protagonista di “Autoindifesa” che prova, con sentimenti di negazione violenti, a strappare la realtà da una vetrina che la racchiude senza volersi far male, perde il controllo senza riuscire però a cambiare nulla del mondo. Resta solo la consapevolezza di aver provato a difendersi nell´attimo in cui si è più esposti e non si tollera, non si ha la forza per vivere d´accordo, in pari con la vita. Anche se poi i segni restano.
Racconti che riempiono l´anima, capaci di togliere le incrostazioni del ripetitivo vivere, di insegnare, di smuoverci. Di farci riabbracciare le cose semplici, di farci tornare al senso primitivo delle cose ed essere felici nella notte perfetta che può durare una vita, tra profumo di montagna, di bosco con luce di stelle.
Vorrei che ci fossero solo colori, scrivere, dipingere, volare con i piedi agganciati alle montagne. Raccogliere sogni, ascoltare speranze, fare qualcosa di grande ma assolutamente umile. Svegliarmi la mattina e avere voglia di abbracciare chiunque, come una girandola che girando miscela tutti i colori in un solo turbine di emozioni. – La ricetta della notte perfetta