
Autore: Anastasia Felt
Pubblicato da Stefania Salta Editore - Novembre 2021
Pagine: 38 - Genere: Bambini
Illustratore/illustratrice: Stefano Chiesa Formato disponibile: Brossura

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I re magi durante il loro viaggio incontrano una dolce nonnina che prepara dei dolci fantastici, emana gioia e serenità, ha una generosità sconfinata per i tantissimi bambini che incontrerà nel suo viaggio. Questa filastrocca ci racconta le radici di una tradizione millenaria, come è nata la leggendaria figura della Befana? Scopritelo a suon di rime, attraverso i bellissimi disegni che ci raccontano una storia fantastica!

È un mito misterioso e affascinante quello della Befana, numerose le sue varianti, che da tempi antichissimi accompagnano l’immaginario religioso e tradizionale in tutto il mondo. Ogni anno puntualissima la cara nonnina scandisce il ciclo stagionale agricolo tra la fine dell’anno solare e il solstizio invernale in coincidenza dell’inizio di un nuovo anno lunare. In alcune parti del mondo la Befana rappresenta una vera e propria divinità che porta nuova vita e tanta luce nel freddo e buio inverno, quindi non fatevi ingannare dai suoi abiti vecchi e consumati, dal suo aspetto stanco e “vecchio” perché nonostante tutto lei rappresenta una rinascita, un nuovo inizio.
E così in “Viva viva Befana” l’autrice Anastasia Felt è riuscita a raccontarci a suon di rime una splendida storia che ha come protagonista proprio la nostra nonnina preferita! Non solo testi ritmati e spiritosi, ma a cornice di questa bella storia troverete delle immagini bellissime, dai colori stupendi, curate da Stefano Chiesa che rendono vive le parole, che danno lustro a questa bellissima novella:
La nostra storia inizia tanto, tanto tempo fa e ancor di più.
Siamo nell’epoca in cui nasceva il nostro amato Gesù.
Appena diffusa la buona novella,
I Re magi partirono seguendo la stella
per andare a rendere onore
al nostro Salvatore.
La stella era brillante
come un diamante […]
Parte da molto lontano l’inizio di questa storia, a rimarcare le radici arcane di questa leggendaria figura, e così i Re magi nella loro missione, perdendo la rotta a causa di una tempesta che oscura la stella guida, si ritrovano davanti alla casa di lei, una vecchina che emana gioia e serenità e si chiama Befana. I re magi bagnati e infreddoliti vengono accolti nella casetta, riscaldati e rifocillati, al mattino davanti ai loro occhi trovano una tavola imbandita di ogni ben di dio, i tre magi propongono alla Befana di unirsi alla carovana per portare i suoi dolci a Gesù ma lei rifiuta l’offerta dicendo di essere troppo vecchia, quindi grata comunque della proposta prepara un grande cestino per loro con tante cose da mangiare affinché nulla potesse mancare per il lungo viaggio, aggiungendo un dono per il piccolo Gesù.
Qualche tempo dopo la povera Befana si rende conto di aver rinunciato ad un grande privilegio, decide allora di mettersi in viaggio per portare personalmente un dono al buon Gesù, quando le sarebbe mai ricapitata una occasione simile?
Rammaricata della sua esitazione decide di preparare un cesto di dolci e biscotti per partire in solitaria verso il Redentore. Viaggia in lungo e in largo al punto di ritrovarsi le scarpe tutte rotte, bussando ad ogni porta che incontra e regalando un dolce ad ogni bambino buono compie delle azioni straordinarie, alla fine fa ritorno nella sua casetta e nonostante non sia riuscita a trovare Gesù, aveva donato e trovato tanto amore attraverso altri splendidi bambini.
La sua buona azione aveva superato ogni confine, tutti parlavano delle sue gesta e i Re magi di ritorno dal viaggio passarono di nuovo a trovarla per renderle omaggio. La felicità era tanta che la Befana venne incaricata di consegnare questi doni ogni anno la notte dell’epifania, a memoria della sua storia, e in adeguamento dell’avvento, con la sua scopa magica avrebbe consegnato doni ai bambini buoni e carbone ai fanciulli bricconi, una lezione elementare per i bambini: “niente più marachelle/se volevano le caramelle…”
Ma questo non è tutto, la filastrocca prosegue, ambientata in Italia proprio in Toscana, la Befana è protagonista di una bella avventura insieme allo spiritello animato, Cenerino, e arriva al punto di stringere una collaborazione anche con Babbo Natale, si, proprio lui. Ma non voglio svelarvi troppo, spetta ad ognuno di voi sfogliare questa filastrocca inedita e originale che attraverso i disegni sembra prendere vita per farci tornare tutti bambini!

Una favola sotto forma di filastrocca semplice da ricordare e con un grande significato per i più piccoli! – Foto © Anastasia Felt e Stefano Chiesa
Approfondimento
Non deve essere stato facile per Anastasia Felt rendere originale e nuova una tradizione millenaria, eppure è riuscita straordinariamente a catturare tutta la nostra attenzione, è un racconto ricco di fantasia che riesce a trascinare il lettore. Un libro capace di far sognare piccoli e meno piccoli. Sono rimasto folgorato dal grande lavoro che si nasconde dietro questo breve libro, abbiamo bisogno di viaggiare con la fantasia, di sentire tramandare storie e leggende che rendono felici i nostri bambini, che sono capaci di impartire lezioni anche ai più “bricconi”.
Facendo alcune ricerche, sono andato ad indagare sulla regione citata nella filastrocca, pensate che in Toscana per la festa della Befana si svolgono davvero tantissimi eventi e iniziative a tema, con presepi viventi, merende nelle piazze, con cortei storici e bizzarri appuntamenti che hanno sempre come protagonista questa simpatica nonnina.
A San Piero Sieve la Befana arriva a bordo di un vecchio treno a vapore partendo dalla stazione di Firenze per la gioia di centinaia di bambini che vengono a vederla da ogni parte di Italia e del mondo, è davvero bello vedere che certe tradizioni sono capaci di emozionare ancora un grande pubblico di bambini e adulti che grazie a filastrocche come queste non smettono mai di divertirsi con una sana compagnia, dunque Viva viva la Befana!
Fabrizio Raccis